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Il sindaco Piero Fassino, durante la riunione del Consiglio Comunale tenutasi questo pomeriggio a Palazzo Civico, ha risposto in merito alla richiesta di comunicazioni sull’organizzazione di un programma di eventi legato al decennale di Torino 2006.
Il sindaco ha evidenziato come le Olimpiadi invernali siano state un evento particolarmente importante per la vita della nostra Città. Si sono collocate alla metà di quella stagione che dura da più di vent’anni e arriva fino a noi, caratterizzata da una grande trasformazione della città. Le Olimpiadi sono state un momento nel quale, da un lato, è stato reso visibile il cambiamento realizzato fino a quel momento, dall’altro, ha rilanciato e accelerato quel cambiamento di Torino che tutti conosciamo.
E’ stata l’occasione, ha continuato il Sindaco, per realizzare grandi investimenti che hanno cambiato il profilo, l’identità e la qualità della vita della città grazie alla metropolitana, ad impianti sportivi di nuova generazione, ad investimenti in infrastrutture.
E’ stata un’occasione che ha coinvolto l’intera nostra comunità a partire dalle migliaia dei volontari che hanno concorso all’organizzazione delle Olimpiadi. La città ne ha tratto motivo di legittimo orgoglio per il successo per il modo con cui le Olimpiadi sono state realizzate e per tutte le ricadute positive arrivate fino a noi, con una costruzione di una immagine nuova di Torino e con la crescita costante di flussi turistici.
Avvicinandosi il decennale dei Giochi, ha aggiunto il Sindaco, si è posto il problema di vivere questo momento non in modo burocratico ma facendo rivivere nella città eventi così importanti per Torino e per tutti i torinesi.
Da settimane si moltiplicano le iniziative di enti o associazioni finalizzate a ricordare il decennale. E anche la Città ha il dovere di farlo. Per questo è stato attivato un calendario di iniziative di riflessione, di dibattito e di confronto con momenti di celebrazione festosa.
Per realizzare questo, ha sottolineato Fassino, abbiamo assunto una delibera con una quantificazione di spesa – 350 mila euro - che non significa che debba essere interamente coperta con risorse pubbliche. Come stiamo facendo per tutte le iniziative che hanno un contenuto culturale e sportivo, ha concluso il Sindaco, stiamo lavorando per essere accompagnati da sponsor che contribuiscano all’onere complessivo, consentendo così al Comune di ridurre il proprio impegno finanziario.
Dopo l’intervento del Sindaco, si è aperto il dibattito.
Maurizio Marrone (Fd’I – AN): Trecentocinquantamila euro: è quanto la vostra delibera prevede di spendere per tre mezze giornate di celebrazioni del decennale olimpico. Prendo atto del fatto che il centrosinistra avesse cavalcato l’evento nel 2006: ma oggi, è inaccettabile.
Il sindaco ha lanciato l’evento, prima ancora che venisse deliberato, in campagna elettorale e a pochi mesi dalle elezioni amministrative. Questo avviene mentre il vostro Bilancio mantiene tagli milionari sui servizi al cittadino, mentre imposte e tariffe sono del 15% più alte rispetto alla media nazionale. Inoltre, questo avviene con una Città che è in regime di esercizio provvisorio, per il quale il testo Unico degli Enti Locali, che è legge, prevede casistiche e modalità di spesa nelle quali sicuramente non rientrano le celebrazioni del decennale olimpico. E devo ricordare che l’indebitamento del Comune, il quale ricade su tutti i torinesi, è ancora di 3 miliardi di euro.
Parlate di “eredità olimpica”, ma di questa fanno parte il disastro dell’ex MOI, la vocazione universitaria che non decolla, gli impianti sportivi allo sbando.
Festeggiate se volete, ma non con i soldi dei torinesi, anche perché il sindaco parla di “sponsor privati” ma AMIAT, GTT, IREN non possono essere considerati tali.
Ecco perché annuncio da oggi l’ostruzionismo olimpico su tutte le delibere di giunta, sino a un vostro ripensamento, che vivamente mi auguro.
Luca Cassiani (PD): Il consigliere Marrone svolge il suo lavoro di opposizione, ma lo fa attaccando una vicenda che ha reso orgogliosa un’intera città. Per inciso, ricordo che nella preparazione dell’evento olimpico ebbe ruolo importante una Regione governata dal centrodestra.
L’immagine di Torino nel mondo non è patrimonio di una parte politica. Del resto, o si spostano le elezioni o si sposta l’anniversario dei Giochi olimpici di Torino, cose entrambi da escludere, direi.
I volontari di Torino 2006, quest’anno, sfileranno tutti insieme, con orgoglio, e nessuno chiederà loro come abbiano votato o come voteranno. E questa città è ciò che è, con le sue molteplici trasformazioni, anche grazie a quell’evento di dieci anni fa, a quella capacità che allora vi fu di guardare al futuro, verso nuovi orizzonti. Un investimento in immagine che ha reso milioni e milioni di Pil, altro che 350mila euro.
Tutta la cittadinanza torinese, qualunque ne sia l’orientamento politico, si sentirà coinvolta e orgogliosa della propria città
Chiara Appendino (Movimento 5 Stelle): Premesso che non è questa la sede per fare il processo alle Olimpiadi in termini di pro e contro, io ho fatto due settimane fa precise domande all’assessore al bilancio, che sono tuttora senza risposta. Io vorrei sapere a quanto ammonta il disavanzo della Città che sarà causato dall’accertamento dei residui passivi imposto dal decreto sull’armonizzazione contabile che riforma i bilanci pubblici. Vorrei sapere se andremo in esercizio provvisorio oppure no. Vorrei sapere, quali sono le coperture per la spesa di 350.000 euro che mi risulta non essere attualmente del tutto coperta da sponsor. Non vorrei che questi impegni vadano a discapito di servizi essenziali quali welfare e scuola che devono essere la priorità.
Andrea Tronzano (Forza Italia): Ricordo alla Giunta che durante le Olimpiadi la sicurezza urbana fu garantita in modo eccellente, e la invito a fare altrettanto nel ricordarle a distanza di 10 anni. Inoltre vorrei sapere se sia vero e perché a Piemonte Ice sono stati affidati parte degli eventi senza gara.
Paolo Greco Lucchina (NCD): La questione non riguarda l’eventuale celebrazione per ricordare il successo ottenuto dalla Città grazie all’evento olimpico, nemmeno la polemica politica o la questione della copertura finanziaria pubblica o privata che sia. Il problema è che lei, signor Sindaco, nel suo intervento ha fatto cenno alle trasformazioni urbane, prima fra tutte la metropolitana, l’unica opera fatta davvero, e ai siti olimpici. Ma la metropolitana era stata progettata ben prima che si parlasse di olimpiadi a Torino mentre i siti olimpici versano in gravissimo stato di abbandono. Contestiamo allora che lo splendore di quei giorni sia ancora splendente. Contestiamo non le celebrazioni di un successo ma l’opportunità sprecata in questi dieci anni di approfittare di quel successo per migliorare la nostra città.
Enzo Liardo (NCD): Tutti parlano di grande successo, ma alla fine se dobbiamo dare una valutazione sui benefici ottenuti, ce ne sono stati davvero pochi. Non per gli albergatori e per i ristoratori, che continuano a proporre orari ridotti da città di frontiera. E da lì possiamo valutare la mancata evoluzione turistica della nostra città e cosa ci portiamo invece dietro in termini di debiti. Considerando poi quello che sono costate le Olimpiadi, ci mancava anche che non si risolvessero in un grande successo. Ma sul rapporto fra costi e benefici non si è raggiunta una quadratura economica e spendere oggi 350mila euro mio sembra francamente uno scandalo.
Michele Curto (SEL): È vero siamo in campagna elettorale e questo ci porta ad avere divisioni. Le olimpiadi del 2006 ebbero la loro incisività sulla vita della città, ma proprio per questo motivo creo che il decennale festeggiato così sia un errore. Se penso, con un ragionamento da padre di famiglia, come la legge definisce il nostro ruolo, a dover spendere 350.000 euro, in questo momento credo che sia una somma ingente.
È vero, non possiamo rinviare; però in questo è particolarmente importante capire qual è l’onere, specie quello politico. Se c’è una volontà di soggetti privati credo che sia giusto organizzare, ma se questi ultimi sono “privati” più di diritto che di fatto, allora l’onere politico sarebbe eccessivo.
Io credo, infine, che non si possano celebrare le olimpiadi senza una riflessione sulla parte negativa sull’evento: come è possibile che una parte delle costruzioni sia stata fatta dalla n’drangheta?
Michele Paolino (PD): Raccolgo alcune delle sollecitazioni del consigliere Curto che non riteniamo condivisibili. Perché è vero che una festa debba comprendere tutti, ma il suo richiamo a ragionare come padri di famiglia non può nascondere l’orgoglio che i torinesi nutrono per le Olimpiadi, un evento che ha generato una serie di percorsi virtuosi che hanno migliorato la nostra città. Noi dobbiamo farci carico di tutti, ma se la nostra città ha raggiunto risultati straordinari a livello culturale e turistico lo si deve all’organizzazione delle Olimpiadi e a come le abbiamo gestite.
Se questa sala riesce a essere unita su un evento che appartiene a tutti, deve comprendere che attraverso quell’evento abbiamo realizzato un salto di qualità. Pertanto è giusto organizzare dei festeggiamenti, con regole trasparenti, in modo coinvolgente, e insieme ai volontari, coloro che davvero ci hanno creduto.
Ufficio stampa Consiglio Comunale