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Comunicato stampa

AL PARCO DORA LA “FESTA DEL SACRIFICIO”

Anche quest'anno la Città di Torino porge i suoi auguri alle sue cittadine e ai suoi cittadini di fede musulmana in occasione della preghiera dell'Eid al-Adha, il prossimo 12 settembre. L’appuntamento per la comunità musulmana di Torino è al Parco Dora a partire dalle ore 9.

La giornata è una delle più importanti del calendario religioso musulmano e ricorda l'episodio biblico di Abramo e del sacrificio dell'agnello in sostituzione di Ismaele – non a caso, infatti, la festa viene chiamata “Festa del sacrificio” e ha una stretta corrispondenza con la Pasqua celebrata dalle religioni monoteistiche.

Come negli scorsi anni, rappresentanti istituzionali e della Curia vescovile sono state invitate e invitati a presenziare all'evento, in un'ottica di dialogo e condivisione frutto di un lungo percorso sostenuto dalla Città e dalla cittadinanza negli anni precedenti.

Marco Alessandro Giusta, assessore alle Pari opportunità e al Coordinamento delle politiche per la multiculturalità, ricorda infatti che “la nostra è una città che ha fatto del dialogo e dell'inclusione il suo marchio di fabbrica, creando occasioni di confronto”.

La partecipazione si inserisce in un lungo percorso di avvicinamento e inclusione alla comunità musulmana di cui tappa fondamentale è stato il “Patto di Condivisione” firmato nel corso del 2016. “Torino – è scritto nel documento - è la nostra città e ne condividiamo il presente e il futuro [...] L’articolo 3 della Costituzione rappresenta il principio in cui tutti ci riconosciamo, sentendoci tutelati e rispettati e, nello stesso tempo, muovendoci alla comune responsabilità di renderlo vivo e praticato”.

“I cittadini e le cittadine di Torino condividono gli stessi spazi”, sottolinea ancora Giusta, “e la reciproca conoscenza e il dialogo sono e devono essere lo strumento per decostruire la meccanica dell'odio e prevenire incomprensioni prima che diventino possibili motivi di scontro. La religione, un elemento intimo e personale dell'individualità di ciascuno e ciascuna di noi, non può essere usato per discriminare. Faccio mio un pensiero: nessuno prenda a pretesto la religione per le proprie azioni contrarie alla dignità dell'uomo e ai suo diritti fondamentali”.
(mm)


Pubblicato il 9 Settembre 2016

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