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Comunicato stampa

EX MOI, IL DIBATTITO IN SALA ROSSA

Su richiesta del consigliere Stefano Lo Russo (PD), è intervenuto oggi in Sala Rossa a fornire comunicazioni sulla situazione delle Arcate dell’ex Moi il vice sindaco e assessore all’Urbanistica, Guido Montanari:
“L’accordo sulla arcate ex Moi tra Università e Politecnico, sottoscritto il 14 novembre 2014, è sostanzialmente saltato.
Il 20 giugno 2015 era stata sottoscritta una convenzione trentennale per costruire lì un polo di aggregazione multidisciplinare sulla ricerca nell’ambito delle scienze per la vita e dell’area medico-chirurgica. Il progetto viene descritto in una delibera della Giunta comunale del 16 dicembre 2014, che sospendeva la pubblicazione del bando di gara sull’area, previsto dalla delibera del 15 luglio 2014.
Con comunicazione del Rettore dello scorso 17 giugno, l’Università ha affermato che sarebbe intenzionata a recedere dal progetto, ma non ha ancora formalizzato la procedura di recesso. L’Amministrazione ha quindi avviato un’immediata interlocuzione affinché non si proceda con le pratiche formali: l’assenza dell’Università metterebbe in discussione l’interesse del Politecnico. Qualora non si trovasse una soluzione, sonderemo alternative che permettano una fruizione di quegli spazi, in sintonia con la vocazione architettonica e urbanistica dell’area. Tra le nuove prospettive, appaiono praticabili destinazioni ad attività mercatali, commercio, attività produttive e di servizio, da verificare con gli attori locali e sulla base delle esigenze sociali ed economiche del quartiere”.

Stefano Lo Russo (PD): Sollecitiamo l’Amministrazione comunale a insistere sul progetto dell’ex Moi, adoperandosi con tutte le forze possibili per risolvere i problemi evidenziati dall’Università, prima di percorrere strade alternative.

Fabrizio Ricca (Lega Nord): Ci auguriamo che l’Amministrazione si adoperi presso l’Università affinché il progetto vada avanti, dopo anni di ‘occhi chiusi’ su tutta la zona ex Moi. Questo sarebbe un ulteriore atto di abbandono che grida vendetta.

Domenico Carretto (Mov. 5 Stelle): Ci stupisce la premura del PD verso le arcate del Moi, dopo anni di colpevole abbandono. Il Movimento 5 Stelle non è contrario al progetto con Università e Politecnico. La volontà è che il progetto vada avanti e si trovino soluzioni. Ma siamo anche realisti. Se il progetto non dovesse proseguire per volontà di altri soggetti, ci deve essere capacità politica di immaginare una soluzione temporanea o definitiva che non ripeta gli errori del passato, per non arrivare all’abbandono del luogo.

Domenico Carretta (PD): Noi non contestiamo che il Moi diventi il mercato dell’artigianato: noi contestiamo l’improvvisazione della proposta. Essere superficiali su queste soluzioni così importanti ci fa pensare alla mancanza di un disegno e auspichiamo di trovarlo nelle linee programmatiche della Giunta. L’interlocuzione con l’Università deve proseguire.

Antonino Iaria (Mov. 5 Stelle): Siamo qui da un mese e stiamo affrontando quanto amministrato dalle Giunte degli ultimi 20 anni: non si possono già criticare le soluzioni sul Moi espresse dal vicesindaco Montanari. È stato chiaramente detto che la priorità resta l’interlocuzione con l’Università.

Piero Fassino (PD): Noi non abbiamo fatto una critica pregiudiziale, ma abbiamo sostenuto la serietà del progetto, che ha una valenza significativa per Torino, nel suo profilo di città dell’innovazione e della scienza. L’ubicazione del Moi è immediatamente attigua alla futura Città della Salute, un’infrastruttura che esprimerà l’eccellenza sanitaria, sia attraverso gli ospedali che attraverso centri di ricerca di avanguardia. Prima di prendere atto del fallimento si riprenda un colloquio con il Politecnico e l’Università per sostenere una progetto di eccellenza che ha una valenza strategica per il futuro di Torino.

Monica Amore (Mov. 5 Stelle): Voglio ricordare all’attuale minoranza che prima di parlare bisognerebbe sapere bene le cose. Se Università di Torino e Politecnico hanno deciso di non sostenere più il progetto la colpa non è dell’attuale Giunta. L’occupazione delle palazzine è un fatto che perdura da molto tempo e di fronte al quale l’Amministrazione uscente è sempre stata sorda.

Roberto Rosso (Lista Civica Roberto Rosso): Il Moi doveva essere un lascito post-olimpico di tutto rispetto, una struttura nuova e all’avanguardia. Oggi invece è occupato dai clandestini invece che dai cittadini che dovrebbero usufruirne. Le Arcate avrebbero poi dovuto essere recuperate per un importante progetto universitario. La colpa che questo progetto non venga più realizzato non è né di Fassino né di Appendino, ma è improponibile che uno degli interlocutori principali di quest’Amministrazione – il Rettore dell’Università – si rifiuti di continuare un progetto ambizioso. Ritengo che quelle Arcate debbano avere un destino importante per i cittadini: bisogna individuare soluzioni che rivalutino il luogo.

Francesco Tresso (Lista Civica): Mi chiedo se non fosse intenzione della Giunta voler considerare come elemento di innovazione importante il problema della dislocazione degli atenei in aree periferiche, come possibilità di recupero e ricucitura delle periferie, con relativo indotto. È infatti un elemento valoriale importante che condivido e su cui puntare. Si tratta di servizi periferici che potrebbero essere utilizzati anche da un bacino di utenza più ampio.

Al termine del dibattito, è intervenuta la Sindaca Chiara Appendino: Non c’è niente di improvvisato e lavoriamo sempre per l’interesse della Città. La posizione dell’Università è stata chiara: abbiamo quindi avviato subito un dialogo con gli Atenei per capire quali siano le loro priorità, ma stiamo studiando un ‘piano B’ per evitare di lasciare abbandonate quelle aree della città.

(M.Q. - T.D.N. - A.P. - F.D'A.) - Ufficio stampa Consiglio Comunale


Pubblicato il 25 Luglio 2016

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