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Comunicato stampa

SALONE E FONDAZIONE DEL LIBRO: LE COMUNICAZIONI DELLA GIUNTA IN CONSIGLIO COMUNALE

In Consiglio comunale sono state fornite, dall’Assessora alla cultura, Francesca Paola Leon, comunicazioni sull’attuale situazione della Fondazione del libro e del Salone del libro, anche in vista della realizzazione della manifestazione nel 2017 e nel futuro.
L’Assessora ha esordito facendo puntuali riferimenti alla convenzione del 21 dicembre 1992 con cui la Città dava attuazione alle delibere relative al “Piano Particolareggiato Lingotto”.
La convenzione, ancora in vigore, riguarda il Centro Congressi del Lingotto, composto da sale di diversa dimensione, l’Auditorium e il Padiglione n. 5 del Centro Fieristico.
I locali sono attualmente in capo a due differenti soggetti: il Centro Congressi del Lingotto e l’Auditorium a Fiat Partecipazioni S.p.A., il Padiglione 5 a GWM, a seguito dell’acquisto da GL Events Italia S.p.A..
“Appare pleonastico evidenziare – ha detto Leon - che i padiglioni del centro espositivo del Lingotto,1, 2 e 3 non siano mai stati oggetto della convenzione”.
Nella convezione del 1992 veniva stabilito che: “La Società si impegna a mettere a disposizione della Città per 50 giorni ogni anno le sale (compresi locali accessori) destinati a spettacoli, manifestazioni e congressi, che fanno parte del Centro Congressi, del Centro
Fieristico Espositivo (Padiglione 5), dell’Auditorium, per spettacoli, congressi, convegni o manifestazioni anche espositive di produzione diretta della Città, spettacoli e manifestazioni culturali di produzione della Circoscrizione o di terzi, realizzati con il patrocinio della Città.
“L’individuazione, sia delle date dei giorni messi a disposizione della Città, sia delle sale che saranno occupate dagli eventi – ha spiegato l’Assessora – dovrà essere effettuata sulla base di un programma triennale ed un calendario concordato nell’ ultimo trimestre di ogni anno tra la Società e l’Assessorato alla Cultura, modificabile in presenza di improrogabili esigenze”.
“Richiedere l’utilizzo di queste giornate – ha proseguito – compete all’ Assessorato alla Cultura tramite una procedura da avviare nell’ultimo trimestre dell’anno. Agli uffici non risulta che tale procedura sia stata avviata. Per quanto di nostra competenza stiamo predisponendo il calendario che, in conformità con quanto stabilito nella convenzione, sarà inviato ai soggetti titolari dei locali nel mese di settembre per programmare il 2017.
Per ciò che concerne i locali che fanno capo a Fiat Partecipazioni S.p.A. non vi è alcun tipo di problema.
Un altro discorso riguarda invece il Padiglione 5 che attualmente è stato venduto ad un soggetto terzo, GWM, il quale desidera richiedere il cambio di destinazione d’uso da fieristico a commerciale.
Tale cambio è possibile in virtù di una Delibera del Consiglio Comunale del 2010 ma solo a seguito della costruzione del cosiddetto Padiglione 4, ossia un edificio nello spazio tra gli attuali padiglioni del centro Fiere e l’Oval.
Al momento non risulta sia stato ancora costruito questo nuovo padiglione e dunque, in autunno, verranno avviate le trattative tra i due soggetti privati e la Città al fine di definire i futuri assetti urbanisti e di utilizzo, ad esempio sui 50 giorni attualmente in capo al
Padiglione 5”.
In riferimento all’inchiesta della magistratura, attualmente in corso, che vede indagato un
Assessore della precedente Giunta e alle eventuali responsabilità penali, ha detto Leon ”Ritengo sia doveroso al momento sospendere ogni tipo di considerazione”.
“Un altro ragionamento – ha proseguito l’Assessora - è doveroso sulla responsabilità politica in capo ai soggetti che avrebbero potuto mettere gratuitamente a disposizione della Città o di soggetti terzi quei locali per promuovere gli eventi e gli altri tipi di occasioni di sviluppo. Tale ragionamento preliminare sui luoghi era necessario per inquadrare uno dei problemi strutturali del Salone del Libro di Torino: l’elevato costo della partecipazione all’evento per gli espositori. Prima della trattativa di venerdì scorso il contratto di locazione
triennale degli spazi prevedeva che la Fondazione per il Libro pagasse un canone di circa
1,2 milioni di euro all’anno, ora ridotto a 600.000 euro”.
Un ulteriore elemento cui ha fatto cenno Leon, riguarda il ruolo dell’AIE, Associazione Italiana Editori, nella gestione dell’evento e nella strutturazione dei contenuti culturali. L’AIE che è tra i soci fondatori della Fondazione per il Libro lamenta, in particolare nell’ultimo triennio, di non essere stata adeguatamente coinvolta.
“Aver avviato un dialogo con le controparti potrebbe consentire lo sblocco di una situazione che sembrava ormai consolidata su posizioni inconciliabili”, ha concluso Leon.

La Sindaca, Chiara Appendino, è intervenuta nel dibattito, seguito alle comunicazioni dell’Assessora Leon, ricordando che anche negli anni scorsi il Consiglio, compreso il Movimento 5 stelle, ha sempre manifestato piena concordia sulla necessità di salvaguardare il Salone. A fronte di fatti recenti di natura emergenziale, ha detto Appendino “ci siamo messi al lavoro con le altre istituzioni superando le debolezze del modello, e per consolidarne i punti di forza, come le competenze sviluppate dalla Città e il radicamento culturale del Salone”. “La trattativa con GL Events – ha proseguito - dà ora certezze sulla sede con un affitto dimezzato.
Oggi è interesse della Città essere più coesa possibile e dare una governance più forte. Siamo in corsa per rilanciare il Salone nella prossima edizione”.
Appendino ha annunciato per la prossima settimana un incontro con il Presidente della Regione, Sergio Chiamparino e con il vertice del Politecnico per Torino Esposizioni. “Saranno anche le conclusione dell’inchiesta a indicarci come proseguire in questo sforzo”, ha concluso Appendino augurandosi che il Consiglio non faccia mancare il suo contributo.

Il dibattito:

Stefano Lo Russo (PD): La questione è molto complessa e risale al 1992, con la stipula della prima convenzione, che, sulla base di quanto dichiarato dall’assessora Leon, pare fare riferimento esclusivamente al padiglione 5 e non ai padiglioni 1, 2 e 3. Questo non corrisponde a quanto dichiarato dalla Sindaca Appendino a mezzo stampa il 19 luglio. Ora la trattativa con GL Events è stata chiusa positivamente e siamo soddisfatti. Per fortuna sembra abbandonata l’ipotesi del 13 luglio di Sindaca e assessora Leon di trasferire il Salone del Libro a Torino Esposizioni, che a questo punto può procedere secondo il vigente progetto di riqualificazione, che prevede di insediarvi la Biblioteca Centrale Civica e il Campus di Architettura.

Antonino Iaria (Mov. 5 Stelle): Mi stupisce che il Capogruppo Lo Russo non faccia i complimenti alla nuova Giunta e non faccia riferimento agli arresti e agli avvisi di garanzia. È un mese che amministriamo la Città di Torino e abbiamo già risolto un grosso problema, non causato da noi e che in precedenza non è stato affrontato nella maniera giusta, come ha detto anche il senatore Esposito. Fino a un mese fa tutti dicevamo che avremmo perso il Salone del Libro: abbiamo dimostrato di non essere né inesperti, né inadeguati.

Daniela Albano (Mov. 5 Stelle): Ci troviamo qui per condividere le scelte migliori per Torino. L’accordo con GL Events è una vittoria non solo dell’Amministrazione, ma della Città intera, che ha saputo far valere le proprie ragioni grazie all’attività della Giunta. Abbiamo fatto in poche settimane quello che la scorsa Amministrazione non è riuscita a fare in anni: ci siamo presi le responsabilità politiche anche di chi ha amministrato prima di noi.
Roberto Rosso (Lista Civica Rosso): ha chiesto di sapere se il Comune ritenga di procedere nei confronti di eventuali responsabili rispetto al danno contabile emerso, rivolgendosi alla Corte dei Conti.
Eleonora Artesio (Torino in Comune – La Sinistra) L’aspettativa della Città va oltre la resa dei conti sulle responsabilità immobiliari dei padiglioni del Lingotto e guarda, invece, al futuro del Salone per l’edizione 2017. Occorre discutere sui contenuti della candidatura torinese rispetto all’analisi che verrà fatta mercoledì a Milano da Aie sulle proposte avanzate dalle amministrazioni di Torino e di Milano. I piccoli editori (e non solo) si sono espressi a favore della permanenza del Salone a Torino dove hanno potuto contare su costi più favorevoli. Siamo troppo concentrati su competizione fra Torino e Milano mentre l’esperienza ci dice che dovremmo puntare maggiormente alla cooperazione nell’interesse della diffusione della lettura che è elemento obiettivo principale di innalzamento del valore civico delle comunità.

Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)


Pubblicato il 25 Luglio 2016

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