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“Torino che protegge”, è una iniziativa della Città di Torino per ridurre i danni legati ad eventi meteo-climatici nelle PMI e aumentare la resilienza del tessuto economico e del territorio nel suo complesso. L’iniziativa è parte del progetto europeo Life DERRIS a cui la Città di Torino partecipa insieme al Gruppo Unipol, Anci nazionale, Coordinamento Agende 21 Locali Italiane e CINEAS (consorzio interuniversitario).
Attraverso un invito aperto a tutte le imprese del Comune di Torino localizzate nelle aree a maggiore rischio saranno selezionate 30 aziende che prenderanno parte alla sperimentazione. Durante il percorso che si svilupperà per un anno a partire da settembre 2016, le aziende riceveranno supporto tecnico gratuito da parte degli esperti del progetto per poter individuare e gestire i rischi meteo-climatici ai quali sono esposte. Gli strumenti sviluppati tramite la sperimentazione saranno successivamente messi a disposizione di tutta la collettività.
Il workshop informativo di presentazione del progetto si terrà stasera, giovedì 21 aprile alle ore 17,30 presso la Sala della Protezione Civile in Via delle Magnolie 5, con la partecipazione dell’assessore all’ Ambiente della Città di Torino Enzo Lavolta .
I pericoli legati al mutamento climatico sono principalmente le alluvioni ma anche tempeste, nevicate, grandinate, ondate di caldo e di gelo, vento forte, che provocano danni ingenti al nostro territorio e alla nostra economia. Oltre ai danni economici non si devono però dimenticare le conseguenze per le persone.
Tutta la comunità è colpita da questi danni ma le imprese spesso sottovalutano i rischi a cui sono esposte.
Munich Re, società di riassicurazione tedesca, ha stimato che la sola alluvione che ha coinvolto anche Torino nel 2000 abbia generato un danno economico totale di circa 470 milioni di euro.
I danni diretti per le aziende, quali il danneggiamento dei capannoni o dei macchinari o la perdita delle merci, rappresentano solo un aspetto delle conseguenze di questi eventi. Secondo uno studio realizzato dal Comitato Europeo Assicuratori (CEA) il danno indiretto, dovuto all’interruzione dell’attività produttiva a seguito di eventi meteo-climatici, è mediamente superiore di 2,5 volte al danno diretto che colpisce ad esempio i macchinari e i fabbricati.
Secondo uno studio dell’ Associazione Italiana Brokers di Assicurazione e Riassicurazione (AIBA) il 90% delle Piccole e Medie Imprese che in conseguenza di un sinistro rimangono inattive per più di una settimana, falliscono entro un anno dalla ripresa dell’attività, non riuscendo a compensare il dissesto finanziario.
(mm)