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“Prendersi cura del cuore”, “Dare un nome alle cose e alle emozioni”, frasi bellissime di ragazzi detenuti, germi di cambiamento interiore, che suggellano gli incontri filosofici di Chiara Castiglioni al Ferrante Aporti e che ora, col progetto “Carcere e Cultura “, stanno per iniziare anche al “Lorusso e Cotugno”.
Il progetto, assieme a quello di life coaching a cura di Carla Malinverni aperto alle 90 detenute della sezione femminile, è stato promosso dalla Garante del Comune di Torino per le persone private della libertà e presentato in mattinata durante una conferenza stampa in Municipio.
Con la Garante, Monica Cristina Gallo, e le due esperte, hanno partecipato la presidente della Commissione pari opportunità, Laura Onofri, il direttore della Casa Circondariale, Domenico Minervini, la Direttrice del Ferrante Aporti, Carla Picco, e l’assessora alle politiche educative, Mariagrazia Pellerino, insieme ad un gran numero di associazioni e di volontari che a Torino lavorano per un carcere migliore.
In Sala Colonne era presente anche il Garante Regionale piemontese per le persone private della libertà, Bruno Mellano.
Negli interventi di ognuno la determinazione a lavorare affinché la pena detentiva sia realmente rieducativa e il riconoscimento che in questa direzione molta strada è stata fatta negli ultimi anni, grazie al lavoro sempre più efficace e coordinato dell’Amministrazione cittadina, di quella penitenziaria, e del ricco tessuto del volontariato torinese.
A tale proposito Minervini, ha ricordato che a marzo la Corte di Strasburgo ha elogiato gli sforzi realizzati in Italia negli ultimi due anni ed ha ringraziato Monica Gallo per “il cambio di marcia” impresso dall’azione della Garante.
Gallo ha annunciato nuovi progetti in collaborazione con “Piazza dei mestieri” e con il Salone del libro.
Onofri, richiamando la mozione approvata dal Consiglio comunale nello scorso gennaio con cui si impegna la Città a lavorare affinché il carcere sia il più possibile incluso nel tessuto sociale e culturale della Città ha prospettato la possibilità di nuovi progetti, come una collaborazione con Camera (mostre fotografiche in carcere) e con Luci d’Artista.
Pellerino ha annunciato che la Giunta ha deciso di avviare una collaborazione del sistema bibliotecario torinese con l’Amministrazione penitenziaria.
Ufficio stampa del ConSiglio comunale (S.L.)