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Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la relazione conclusiva della Commissione speciale Smart City. La sala Rossa ha dato il via libera alla mozione di accompagnamento che impegna il sindaco e la giunta su alcuni specifici punti previsti dalla relazione. Il presidente della Commissione, Marco Muzzarelli, ha illustrato in Aula la relazione e la mozione di ccompagnamento:
"Il genio copia, il mediocre imita…" è la citazione di Picasso utilizzata all'inizio della relazione per evidenziare quanto sia importante per la nostra città uscire dall’autoreferenzialità che nel tempo ci ha permesso di sviluppare e rendere disponibili al mondo intero competenze di alto livello, per passare ad una apertura dello sguardo verso le migliori città internazionali che stanno guidando il processo delle smart cities. Solo la consapevolezza del fatto che non si possa costruire reale innovazione senza confronto, collaborazione ampia e capacità di copiare i migliori, ci permetterà di essere tra i primi esploratori di un modello nuovo di città che per ora nessuno conosce ancora.
“Occorre intraprendere un percorso di approfondimento della Smart City a partire dalle persone e dalle loro relazioni piuttosto che dagli aspetti tecnologici. La capacità di innovarsi da parte della città di Torino e la storica propensione ed attenzione alle tematiche sociali ritengo possano essere la chiave di lettura per interpretare una nuova città Smart innanzitutto attenta alle persone e ai loro bisogni, capace di interpretare questi stessi bisogni attraverso l'uso attento dei dati e di tutti gli strumenti tecnologici.
Dando quindi alle tecnologie digitali, oggi così facilmente disponibili, il ruolo di "strumento abilitante" (capace cioè di "abilitare" opportunità) piuttosto che fine ultimo della Smart City.
“Occorre poi avviare un processo di approccio innovativo alla gestione della città che attraverso una progettazione per strati superi il tradizionale processo di suddivisione di deleghe e competenze per silos verticali.
La vision e la governance della Smart City devono essere coerenti con questa impostazione, sia a livello di deleghe che di competenze istituzionali ripensando alle modalità con le quali gli aspetti di innovazione possano attraversare trasversalmente tutte le deleghe (anche all'interno di assessorati differenti), mantenendone comunque una regia.
“Ed è bene ripensare l'organizzazione della struttura amministrativa in modo nuovo che faccia dell'uso degli strumenti digitali la base di relazione con l'esterno.
L'amministrazione pubblica costituisce la spina dorsale della città, occorre partire da questo centro nevralgico affinché la capacità innovativa della città si diffonda anche all'esterno. Molto si è fatto con alcune iniziative come InnovaTo per accogliere ed incentivare l'innovazione del personale interno alla macchina comunale, riteniamo che questo possa essere considerato il primo passo di un inderogabile percorso.
“Servirà avviare definitivamente politiche di uso e diffusione degli Open Data e dei Big Data non solo all'interno dell'amministrazione pubblica ma anche in tutte le agenzie partecipate. La trasparenza di una amministrazione non si misura solo attraverso la disponibilità a fornire i dati a fronte delle richieste che pervengono dai cittadini, ma soprattutto dalla capacità di fornire i dati in formato leggibile ed utilizzabile anticipando le richieste. I dati e la loro disponibilità a partire dall'amministrazione pubblica, passando attraverso tutte le società partecipate dal Comune di Torino, sono il terreno sul quale creare nuove opportunità sia per i "policy makers" da un punto di vista decisionale, ma soprattutto per creare un "sistema città" in grado di adattarsi e rispondere in modo continuativo e rapido ai bisogni della città stessa.
Ha fatto seguito un dibattito in Consiglio Comunale del quale potete leggere le sintesi degli interventi:
Dario Troiano (Moderati): È necessario che il prossimo mandato amministrativo analizzi in maniera approfondita il lavoro svolto, con una Commissione ordinaria ad hoc, con compiti trasversali che toccano vari assessorati. La Città potrà così continuare a sviluppare la propria vocazione “smart”.
Vittorio Bertola (M5S): Ho seguito questi temi con molto interesse e Torino è sicuramente una città innovativa anche se, come tutto il Paese, su altri fattori siamo distanti rispetto al Centro Europa che deve essere un punto di riferimento. Sarà importante che la prossima Amministrazione faccia un ulteriore salto di qualità nel rapporto con i cittadini e verso una crescita economica sostenibile. E’ stato importante introdurre nello Statuto della Città che ogni cittadino possa partecipare e votare per via telematica. Però c’è molto lavoro da fare per la piattaforma di partecipazione e Torino Facile, e questo riguarderà la prossima Amministrazione che farà una buona scelta se manterrà la Commissione Smart city.
Fosca Nomis (PD): Ringrazio i presidenti e i colleghi per il lavoro svolto in Commissione, con una visione e un ruolo di indirizzo ben definiti, per caratterizzare la nostra città nel segno dell’innovazione. Per un ulteriore sviluppo occorre però avere come riferimento anche l’Agenda Digitale Europea, con l’obiettivo di creare occasioni di crescita economica e di lavoro. In questo senso, occorre promuovere l’interlocuzione con gli acceleratori e gli incubatori di start up, favorendo il dialogo e il lavoro di rete e prevedendo facilitazioni: sgravi fiscali, residenze per giovani imprenditori sul modello universitario, accesso facilitato a servizi della Città e ai Big Data del territorio, ecc.
Infine, occorre declinare innovazione e nuove tecnologie ponendo attenzione al tema di genere: ci sono importanti opportunità lavorative per le donne, in particolare nell’ICT, che permettono la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, e nel campo delle start up, dove la presenza femminile è molto forte e può contribuire a trainare la ripresa economica.
Alessandro Altamura (PD): Farei due valutazioni sul lavoro svolto; la prima è un invito a leggere con attenzione la relazione, ai consiglieri che non hanno fatto parte della commissione e ai componenti della Giunta. Poi siamo partiti per lo sviluppo della banda larga e ultra larga, così come si sta muovendo il Governo; così come nel presupposto di nuove governance delle società di telecomunicazioni. Due cose non sono state completate: il software libero e la piattaforma Wi Fi interna, per la quale auspico, visto il basso costo, che sia una tra le prime cose che farà la nuova Amministrazione
Vincenzo Laterza (PD): Voglio fare un ringraziamento sentito al presidente della commissione che ha fatto un lavoro certosino e molto preciso. Rimane incompiuto solamente un obiettivo, ovvero l’installazione di una rete wi-fi per il Consiglio Comunale; speriamo che il prossimo Consiglio riesca a raggiungere questo traguardo.
I lavori della Commissione per la prima volta hanno proposto un incontro sperimentale per permettere di partecipare attivamente anche a chi è lontano. La riunione è avvenuta tramite videoconferenza con il direttore dell’Osservatorio Anci sulle Smart City, Paolo Testa, e alcuni consiglieri hanno avuto la possibilità di suggerire temi da trattare tramite chat, lontani dalla sede del Comune. Infine propongo che la Commissione Smart City diventi a tutti gli effetti una Commissione permanente.
Ufficio stampa Consiglio comunale