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Gli stabilimenti industriali della società Lavazza sono compresi in un’area per attività produttive e logistiche più ampia ed è il comprensorio denominato “Pescarito” che occupa una superficie territoriale di quasi 2 milioni di metri quadrati.
Le imprese occupano il territorio di comuni diversi e a partire dal Protocollo d’intesa del 2010 (Regione Piemonte, Provincia Torino e i comuni di Torino, Settimo, San Mauro e Borgaro) si è intrapreso un percorso per rendere maggiormente omogenee le norme urbanistiche-edilizie.
La variante, approvata dal Consiglio comunale, intende definire nuove norme di attuazione per l’ambito Lavazza inserendo una nuova scheda normativa definita “Pescarito-Lavazza” all’interno delle “Zone urbane consolidate per attività produttive”. La variante non incrementa le superfici territoriali o gli indici di edificabilità per attività economiche-produttive, direzionali, turistico e commerciali in misura superiore al 2%.
A fronte di ciò il Consiglio comunale, nello stesso documento, ha approvato lo schema di Convenzione di pianificazione tra i Comuni di Torino, Settimo e San Mauro per la gestione coordinata degli strumenti urbanistici relativi all’ambito “Lavazza- Pescarito”.
Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Trombotto e Bertola.
(tdn) - Ufficio stampa del Consiglio comunale