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Un protocollo d’intesa tra Città di Torino e Rete Onu (Rete nazionale operatori dell’usato)
La città di Torino stipulerà un Protocollo di Intesa con gli operatori aderenti alla Rete Onu (Rete nazionale operatori dell’usato) per sperimentare un sistema di calcolo del beneficio ambientale derivante dall’estensione della vita utile dei prodotti a seguito della loro sottrazione al circuito dei rifiuti. La sperimentazione durerà circa sei mesi.
Il calcolo del potenziale beneficio economico sarà associato ai comportamenti virtuosi e applicato quale sconto sulla tassa rifiuti che gli esercizi commerciali aderenti alla rete Onu versano alla Città di Torino.
Il beneficio dello sgravio Tari è concesso in funzione del maggior onere che gli aderenti alla rete Onu dovranno affrontare al fine di predisporre gli strumenti di calcolo adeguati e di provvedere a un sistema trasparente di fatturazione e rendicontazione.
Conclusa la sperimentazione, la Città valuterà quali provvedimenti amministrativi adottare al fine di rendere effettivo il sistema, coinvolgendo gli operatori economici interessati e i cittadini.
La Città istituirà un elenco degli operatori del riutilizzo dotati del sistema di calcolo, fissandone le regole di adesione e di operatività.
L’utilità del sistema così creato è certificata da diversi elementi.
• Estendere la vita dei prodotti tramite il riutilizzo è un efficace mezzo per contribuire all’obiettivo della conservazione delle risorse (materiali ed energia) e della riduzione delle emissioni di gas serra, in quanto consente di soddisfare la domanda dei consumatori senza la produzione di nuovi prodotti e di nuovo packaging.
• Significativo, in tal senso, è l’aspetto associato alla riduzione dei rifiuti, particolarmente rilevante considerato che l’alternativa al riutilizzo, pur se di oggetti in perfette condizioni o addirittura di pregio, è spesso l’avvio al circuito di gestione dei rifiuti.
• Incentivare l’incremento e l’emersione di attività del riutilizzo può generare nuovi posti di lavoro, nuova fiscalitá locale e centrale, ricchezza e sviluppo locale.
• Per promuovere le azioni di riutilizzo dei prodotti da parte dei cittadini è opportuno attivare strumenti di incentivo, anche economico qualora le condizioni di sistema lo consentano, che premino le buone pratiche quotidiane.
• Il sistema di screening dell’usato permette di acquisire dati utili a verificare la tipologia dei beni indirizzati al riutilizzo, il loro mancato impatto sulle procedure e sui processi di smaltimento e i benefici ambientali ed economici che ne derivano.
La Città di Torino ha in corso di definizione le Linee guida per la Gestione dei Rifiuti della Città di Torino, che in coerenza con il Progetto di Piano di Gestione dei Rifiuti Urbani e dei fanghi di depurazione della Regione Piemonte, definisce obiettivi e azioni specifiche per la riduzione dei rifiuti.
Rete ONU (Rete Nazionale Operatori dell’Usato) aggrega sin dal 2011 gli operatori e gli organizzatori dei mercati storici e delle pulci, delle fiere e delle strade, delle cooperative sociali, delle cooperative di produzione lavoro che lavorano nel sociale, delle botteghe di rigatteria e dell’usato e dei negozi in conto terzi, con la finalità di sostenere, promuovere e far emergere il settore dell’usato anche come canale per rispondere alla prima voce della corretta gerarchia di gestione dei rifiuti, ovvero la riduzione della produzione dei rifiuti alla fonte. Alcuni operatori aderenti a Rete ONU utilizzano già oggi un sistema di calcolo utile a definire le quantità di risorse naturali risparmiate dal mancato smaltimento dei beni rimessi in circolo, anche economico, e i costi connessi al mancato smaltimento degli stessi.
“Come Amministrazione stiamo già da tempo adottando azioni orientate ed attente a sostenere una crescita che sia sostenibile – ha affermato Enzo Lavolta, assessore all’Innovazione e all’Ambiente -. Il modello che vogliamo per Torino passa attraverso la corresponsabilità nella gestione dei rifiuti. Dobbiamo lavorare per riconoscere, anche economicamente, i comportamenti virtuosi”.
“Quello di oggi è un primo passo in questa direzione – conclude Lavolta -. Con questa iniziativa introduciamo infatti un modello nuovo e virtuoso, che allunga la vita dei prodotti e il loro riutilizzo, e che riconosce nel contempo il valore e i benefici di azioni che ne riducono l'impatto ambientale”.
“Ritengo sia un passo importante – sottolinea l’assessore al Bilancio e ai Tributi , Gianguido Passoni - quello di favorire, anche attraverso gli sgravi fiscali, lo sviluppo di quelle attività economiche che riutilizzano prodotti, sottraendoli al ciclo dei rifiuti per trasformarli, nei fatti, da scarto in risorsa. Un comportamento virtuoso – aggiunge Passoni - che porta indubbi benefici per l’ambiente e, fatto oggi tutt’altro che irrilevante, contribuisce a ridurre i costi relativi alla raccolta e al trattamento dei rifiuti”.
(mm)