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La Città di Torino aderisce formalmente alla Fondazione Polo del Novecento, condividendo atto costitutivo e statuto insieme a Regione Piemonte e Compagnia di San Paolo. Il sì della Giunta comunale è arrivato questa mattina e, nelle prossime settimane, è atteso anche quello della Sala Rossa.
E’ toccato all'assessore al Patrimonio, Gianguido Passoni, illustrare la delibera ai colleghi e annunciare l’imminente inaugurazione ai primi di marzo degli spazi rivitalizzati dei Quartieri Militari juvarriani, trasformati in sede unitaria degli istituti culturali cittadini impegnati nella ricerca e nella sensibilizzazione intorno al ‘900 sociale, economico e politico.
La delibera approvata oggi dalla Giunta e proposta all’esame del Consiglio Comunale dà forma a una “fondazione di partecipazione” i cui fondatori sono Città, dalla Regione e Compagnia di San Paolo. Alla fondazione partecipano il Museo Diffuso della Resistenza, l’Istoreto, l’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, l’Ismel, la Fondazione Antonio Gramsci, la Fondazione Vera Nocentini, l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, il Centro Studi Piero Gobetti, la Fondazione Carlo Donat Cattin, l’Unione Culturale Franco Antonicelli e l’Associazione Rete Italiana Cultura Popolare.
“Armonizzando i servizi e le attività, nel rispetto delle specificità di ogni istituto, si compie - ha sottolineato Passoni - un’integrazione spaziale e funzionale che non potrà che giovare alla diffusione dei valori di cittadinanza e democrazia”.
Si tratta del coronamento di un progetto che coinvolge le due ex caserme negli isolati dei Santi Celso e Daniele, all’angolo tra corso Valdocco e via del Carmine. Immobili di proprietà della Città, che furono edificati tra il 1716 e il 1728 eseguendo il progetto di Filippo Juvarra su commessa di Vittorio Amedeo II.
Concluso nel 2003 il restauro di Palazzo San Celso di via del Carmine 13, sono ora terminati, grazie al cospicuo finanziamento di sette milioni di euro garantito dalla Compagnia di San Paolo, i lavori di ristrutturazione dell’edificio San Daniele e si stanno completando gli arredi. Al piano terreno di via del Carmine 14 ci sarà uno spazio espositivo, una buvette, ai piani superiori uffici e archivi.
All'interno di Palazzo San Daniele troveranno spazio anche le nuove sedi delle associazioni appartenenti al comitato di coordinamento delle associazioni della resistenza (Anpi, Anppia, Fiap, Aned, Avl e Associazione nazionale combattenti e reduci).
“Nei mesi scorsi – ha concluso Gianguido Passoni- in vista del completamento dei lavori, abbiamo coinvolto la popolazione residente, sia invitandola ad assistere a iniziative ed incontri, sia a visite in cantiere invitandola così ad esprimere le aspettative. Siamo stati premiati dall’interesse dimostrato dagli abitanti, in larga misura lusingati dall’apertura a pochi passi da casa di un centro culturale di eccellenza storica e valenza nazionale”.
(gf)