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In mattinata il giardino sulla via Cossa, compreso tra le vie Actis e Buffa di Perrero, è stato intitolato a Santa Maria Goretti, come la chiesa che vi si affaccia, consacrata esattamente 50 anni fa.
Alla cerimonia hanno partecipato il Presidente del Consiglio comunale, Giovanni Porcino, Matteo Principi, Sindaco di Corinaldo, il paese marchigiano dove nel 1890 nacque Maria, il presidente della circoscrizione 4, Claudio Cerrato, il pronipote della Santa, Marco Vassalli, e il parroco della chiesa Santa Maria Goretti, Don Nino Olivero.
Tra la piccola folla radunata nel giardino, non solo abitanti del quartiere ma anche persone devote alla Santa, giunte da vari punti della città.
Porcino ha ripercorso la breve vita di Maria, figlia di poverissimi contadini, riconducendo la sua tenacia, il suo coraggio e la sua generosità di bambina e madre putativa dei fratelli più piccoli, all’attuale nostro tempo, segnato dall’edonismo e dall’egoismo.
“Una storia che ci appartiene – ha concluso – perché simile a tante storie del nostro tempo, e che può rappresentare una vena profonda del vissuto di ognuno, anche nell’ottica di favorire un incontro ideale tra pensiero laico e tradizione religiosa”.
Il Sindaco Principi ha espresso la gratitudine di Corinaldo per questa intitolazione, mentre Vassalli ha ripercorso l’amara parabola fatta di lavoro, sfratti e fame della famiglia della prozia, soprattutto dopo la morte del padre di Maria.
Il Presidente Cerrato, tornato a distanza di pochi mesi alla Parrocchia Santa Maria Goretti dove nel settembre scorso aveva accolto il nuovo parroco, ha evidenziato l’attualità di una storia che parla di immigrazione e di estrema povertà, in cui matura la violenza, ed ha salutato l’intitolazione del giardino come un simbolico prolungamento del sagrato della chiesa, nel segno dell’integrazione tra comunità parrocchiale e quartiere.
Anche Don Olivero, accompagnato da un gruppo di profughi africani ospiti della parrocchia ha parlato di accoglienza e integrazione, prima di benedire la targa scoperta al termine della cerimonia.
Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)