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Il Consiglio comunale ha approvato con 19 voti favorevoli e 5 astensioni la variante parziale n. 283 al Piano Regolatore che concerne la zona urbana di trasformazione (Z.U.T.) denominata “quartiere Dora”, compresa tra corso Marche, corso Francia e via Madonna delle Sallette.
Il provvedimento, che interviene su una precedente variante parziale del 2009 che istituiva la Z.U.T., modifica i precedenti parametri funzionali portando le previste edificazioni destinate a residenza libera da un massimo del 30% al 45%, e lasciando invariate le previsioni relative alle residenze convenzionate.
L’iniziativa è motivata dalla necessità di rimettere in moto le trasformazioni dell’area, che dopo la costruzione del supermercato “Gigante”, lungo l’asse di corso Marche, segnano il passo.
“Le condizioni di mercato attuali – ha detto l’assessore all’urbanistica, Stefano Lo Russo – nell’illustrare l’atto, non rendono possibili le condizioni di sviluppo dell’area previste all’atto dell’approvazione dela variante del 2009”.
Il dibattito che ha preceduto il voto:
Vittorio Bertola – Movimento 5 stelle: Comprendo le ragioni del provvedimento che però concerne la cementificazione di uno degli ultimi gerbidi della città, ora in stato di abbandono, dato che di questa trasformazione è stata realizzata solo la parte commerciale. Il rischio però è di stabilire un principio-scappatoia con cui si realizzano solo lei parti commerciali, più redditizie delle grandi trasformazioni, per questo non potrò votare a favore del provvedimento.
Maurizio Trombotto – Sinistra ecologia libertà: Quello in esame sarebbe uno di quei casi in cui i consiglieri dovrebbero prendere visione dei luoghi. In effetti si rischia di creare un precedente varando trasformazioni urbanistiche che poi non vanno a buon fine costruendo un numero esorbitante di alloggi privati e di centri commerciali di cui la Città non ha bisogno. L’impressione è che le manchi, Assessore, una visione delle politiche urbanistiche per la Città e si finisca per fare quello che il privato vuole.
Il mio voto sarà di astensione per consentire alla votazione di andare a buon fine e per sottolineare nello stesso tempo il mio dissenso da questo modo di procedere.
Piera Levi Montalcini – Gruppo misto di maggioranza: concordo con chi mi ha preceduta. Vediamo tante altre trasformazioni ferme alla realizzazione del solo insediamento commerciale (come nell’area Gondrand).
Io non credo che la sola ripresa del settore edilizio garantisca la ripartenza dell’economia, perciò anch’io mi asterrò.
Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)