Città di Torino > Ufficio Stampa > Comunicati stampa 2016 > FEBBRAIO

Comunicato stampa

LA CITTÀ ADERISCE AL POLO DEL NOVECENTO

Il Consiglio comunale ha approvato, nella seduta odierna, la delibera presentata dagli assessori Maurizio Braccialarghe e Gianguido Passoni, riguardante l'adesione della Città alla Fondazione “Polo del Novecento”, il suo Atto costitutivo e lo schema di Statuto.

La Fondazione "Polo del Novecento", avrà sede a Torino in Palazzo San Celso e Palazzo San Daniele, all’interno dei Quartieri militari juvarriani, situati in corso Valdocco all’angolo con via del Carmine.

Le associazioni che fanno, inizialmente, parte della Fondazione, sono: il Museo Diffuso della Resistenza, della guerra, della deportazione, dei diritti e della libertà; l’ISTORETO, Istituto Piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti"; l’ANCR, Archivio nazionale cinematografico della Resistenza; il Centro internazionale di studi “Primo Levi”; l’ISMEL, Istituto per la Memoria e la cultura del lavoro, dell'impresa e dei diritti sociali; la Fondazione Istituto Piemontese “Antonio Gramsci”; la Fondazione “Vera Nocentini”; l’Istituto di studi storici “Gaetano Salvemini”; il Centro studi “Piero Gobetti”; la Fondazione “Carlo Donat-Cattin”; l’Unione culturale “Franco Antonicelli”; l’Associazione Rete italiana Cultura popolare.

Associazioni alle quali è stata aggiunta, grazie ad un emendamento, presentato dal consigliere Andrea tronzano (FI), l’Associazione “Venezia Giulia e Dalmazia”.

La Fondazione nasce sul modello di "fondazione di partecipazione", forma giuridica più idonea ad affermare le finalità di interesse generale del soggetto costituendo e consentire ai soci fondatori (Città di Torino, Regione Piemonte e Compagnia di San Paolo) di mantenere, anche dopo l'atto di costituzione, forme dirette ed indirette di amministrazione e controllo.

In particolare alla Fondazione saranno affidati compiti di tutela, conservazione, digitalizzazione e accesso integrato degli archivi e delle biblioteche che ne costituiscono il patrimonio culturale; acquisizione di biblioteche, fondi, collezioni di rilievo nell'ambito del proprio oggetto sociale; concessione di spazi, delle aree del Complesso agli enti culturali partecipanti; gestione degli spazi pubblici e/o comuni; coordinamento e gestione di funzioni integrate quali l'attività di comunicazione, promozione e fundraising del Polo; ideazione, progettazione, organizzazione e coordinamento di iniziative integrate.

Prima del voto, in Sala Rossa si è svolto un dibattito cui hanno preso parte i consiglieri. Di seguito riportiamo ampi stralci degli interventi.

Andrea Tronzano (FI): “Abbiamo prodotto emendamenti ostruzionistici per mettere in evidenza che il Polo del Novecento nasce culturalmente monco. Pesa, infatti, l’assenza fra i soci fondatori, fatta rilevare anche dal presidente dell’Istoreto, delle associazioni legate alla questione istriana, giuliana e dalmata. A dimostrazione, ancora una volta ce ne fosse bisogno, dell’incapacità di Torino di aprirsi a pluralismo su questioni storiche delicate quanto controverse. Per questo chiediamo all’assessore Braccialarghe di inserire fra i soci fondatori del Polo del Novecento l’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, attualmente esclusa, prima dell’approvazione della delibera in discussione. La Città gliene sarebbe grata”.

Maurizio Marrone (Fd’I): “Rammaricandomi del fatto che non ci sia stata l’illustrazione della Giunta, che sembra trattarci quasi come fossimo dei premi-bottone, io faccio mia la proposta del collega Tronzano, visto che non sono passate neanche due settimane dalla commemorazione della Giornata del Ricordo; quella ricorrenza, tra l’altro, è avvenuta in un momento in cui alcuni atti vandalici hanno colpito gli spazi della città intitolata alle vittime delle foibe. Il Sindaco stesso, in occasione della celebrazione, ha espresso il suo pensiero, sottolineando la necessità di considerare quella tragedia al pari delle altre tragedie di quegli anni. Il semplice co-working non basta; è necessario che ANVGD faccia parte a tutti gli effetti dei fondatori del Polo del Novecento. Questa è l’opportunità per riuscire a organizzare al meglio questa nuova realizzazione”.

Maurizio Trombotto (SEL): “Il gruppo SEL aderisce in modo convinto alla proposta dell’assessore Braccialarghe. Credo che questa città faccia bene a dotarsi di una struttura di coordinamento tra le istituzioni e le associazioni che si occupano di alcune sfaccettature del Secolo Breve, e che si riqualifichi uno splendido palazzo juvarriano, utilizzandolo come sede. Noi abbiamo presentato un emendamento e chiedo all’aula un voto favorevole, a fronte della discussione in Commissione, che ha visto la condivisione sullo strumento del bando pubblico per selezionare il nuovo direttore. È bene che il sistema del bando pubblico sia utilizzato il più possibile, come è avvenuto per altre importanti Istituzioni culturali. Ci auguriamo che il nostro emendamento venga approvato”.

Alessandro Altamura (PD): “Torino, a differenza di tante altre città italiane, ha avuto la presenza della storia dell’esodo istriano e dalmata, ricordato dal sindaco nel suo intervento nella cerimonia della Giornata del Ricordo, anche se la distanza della storia può allontanare la percezione dei fatti. Il ‘900, cosiddetto secolo breve, ha lasciato ferite nella dignità e nell’anima di molte persone. Il sindaco Fassino è stato tra i primi, insieme a Luciano Violante, a voler l’istituzione della Giornata del Ricordo, non per cancellare una ferita ma per costruire una storia. Nel 2005 è stata apposta una targa, nel quartiere Lucento, che ricorda la tragedia della popolazione di istriani e dalmati e quindi è importante che assessore e sindaco inseriscano l’associazione nella delibera superando le divisioni politiche e per il rispetto delle persone e dei popoli”.

Luca Cassiani (PD): “Ero presente, insieme ad altri colleghi alla cerimonia di ricordo accanto la targa che ricorda la tragedia di 350mila italiani costretti a lasciare le proprie case e luoghi, persone che sono ancora da risarcire. Vorrei ricordare che da parte dell’Amministrazione non c’è alcuna volontà polemica e siamo per il confronto e non per dividere la comunità. Sono favorevole all’inserimento delle associazioni Giuliane, Istriane e Dalmata all’interno del Polo del Novecento”.

Enzo Liardo (NCD-UDC): “Ritengo che l’intervento del sindaco nella cerimonia della Giornata del Ricordo sia stato frutto di sentimenti sinceri quindi non capisco perchè non si possa inserire questa associazione. Il collega Altamura, ricordando Fassino deputato tra i fautori dell’istituzione della Giornata del Ricordo, non ha detto che il governo all’epoca non era di centrosinistra, questo per una maggiore correttezza”.

Giusi La Ganga (PD): Apprezzo l’iniziativa e mi auguro che la civica Amministrazione mantenga un ruolo centrale nel Polo del ’900, dove dovranno prevalere i ruoli di servizio e non di omologazione, garantendo il pluralismo interno.

Paolo Greco Lucchina (NCD-UDC): Sarà necessario porre attenzione al ruolo che avrà Compagnia di San Paolo nel Polo del ’900 rispetto alla civica Amministrazione e agli enti territoriali. Apprendiamo che la Compagnia di San Paolo ha deciso di sostenere la nascita del Polo del ’900. Qual è il ruolo della Compagnia? Quello di egemonizzare con i suoi contributi le iniziative che sostiene oppure è l’Amministrazione comunale di Torino che monopolizza le risorse della Compagnia?

Ha concluso la serie degli interventi il Sindaco Piero Fassino: “Le fondazioni bancarie impegnano risorse a beneficio del territorio in cui operano, così come è accaduto per il Museo Egizio, l’ex sede di Economia e Commercio in cui è stato collocato il Collegio Carlo Alberto e ora per il Polo del ’900, sempre d’intesa con le Istituzioni. Si è voluto raggruppare tutte le associazioni che si occupano di storia del ’900 in un unico Polo per dare organicità e sistemazione logistica adeguata, fermo restando che l’attività culturale e di ricerca rimarrà nella piena sovranità dei soci e degli organismi di ogni singola istituzione. Ritengo si possa accogliere l’emendamento proposto e inserire nello Statuto anche l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, la cui attività è dedita a tenere viva la memoria di pagine drammatiche che appartengono alla storia del Paese e alla storia del Novecento”.

Al termine del dibattito si è svolta la votazione che ha portato all’approvazione della delibera con 24 voti favorevoli e 2 astenuti.

(ML) Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 22 Febbraio 2016

Stampa questa pagina

Condividi

Torna indietro