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Approvata oggi dal Consiglio Comunale di Torino, con 23 voti favorevoli e 2 consiglieri astenuti (del gruppo SEL), la delibera con cui la Città stabilisce di acquistare dalla società Cartolarizzazione Città di Torino (CCT) srl il maneggio alfieriano dell’ex Cavallerizza Reale per la somma di un milione di euro (oltre iva), per favorirne la riqualificazione e il recupero funzionale.
“La delibera – ha spiegato l’assessore al Patrimonio Gianguido Passoni – permette alla Città di acquisire il maneggio alfieriano da destinarsi ad attività culturali, che già l’Amministrazione mise in atto dal 2005. Le attività del Masterplan sono ancora in essere: arriverà a compimento a inizio 2016.
La Città già nel 1997 aveva organizzato attività culturali alla Cavallerizza, con la Biennale dei Giovani artisti d’Europa e del Mediterraneo. Nel 2005 l’area del maneggio Chiablese veniva concessa al Teatro Stabile, ma l’impossibilità di intervenire in maniera strutturale aveva comportato per il Teatro oneri notevoli. Nel 2010, acquisendo il compendio dal Demanio, la Città di Torino lo girava a CCT srl per la cartolarizzazione. È stata poi recuperata con successo l’Aula Magna, progetto già avviato negli anni ’90.
Sono state quindi individuate alcune linee guida, tra cui la destinazione totale ad attività culturali del compendio, coinvolgendo una ventina di enti e ascoltando istanze culturali della città, che verranno nuovamente ascoltate una volta terminato il Masterplan.
Non sono previste residenze, né interventi abitativi, ma attività di servizio a una sala per teatro e spettacoli che rispettino il recupero architettonico del bene, sotto la vigilanza della Soprintendenza.
Per l’89% la Cavallerizza sarà finalmente attraversabile dalla cittadinanza, per raggiungere il teatro, i Giardini Reali, il Polo reale o l’aula magna del Rettorato. È un primo innesco per restituire l’accessibilità all’area e riaprire un’ampia area verde (i Giardini Reali superiori) alla fruizione pubblica, rafforzando l’asse culturale del polo reale della città”.
Sono quindi intervenuti nel dibattito i consiglieri comunali.
Maurizio Marrone (F.D’I.): Questa notte che vi ha portato consiglio, probabilmente è un po’ troppo vicina alla prossima scadenza elettorale. E se mai è in discussione la capacità oratoria dell’assessore Passoni per alzare una cortina fumogena e confondere la reale portata del contenuto amministrativo dei provvedimenti presentati, rimane però in evidenza un dato incontrovertibile: state negando un dato di fatto. Questo delibera è una retromarcia, perché quella parte di Cavallerizza di cui stiamo parlando è stata per breve tempo proprietà comunale ed è la Città che ha deciso di cartolarizzarla. Lo ricordo: un’operazione che precede una vendita a un soggetto partecipato al 100% dalla Città, consentendo a questo soggetto di indebitarsi con le banche (in barba al divieto di ulteriori indebitamenti a carico dell’Amministrazione) per preparare una vendita futura. Operazione lecita e legittima, forse solo un po’ discutibile nel merito. La sostanza è che il Maneggio Alfieriano era già nella disponibilità della Città che, per motivi diversi, aveva deciso per la sua cartolarizzazione e il cambio di destinazione d’uso. Le critiche ricevute da una parte della sinistra vi hanno fatto riflettere e arrivare alla decisione odierna. Allora decidiamo in modo simile anche per gli altri beni storici pubblici della città sottoposti a cartolarizzazione, un patrimonio di tutti. Se le cartolarizzazioni sono un progetto sbagliato, allora vanno riviste quelle cartolarizzazioni invece di spendere un milione di euro di denaro pubblico per colpa di una dialettica tutta interna alle due sinistre che stanno governando la città.
Vittorio Bertola (5 Stelle): Sono contento di questa delibera, che torna e rendere disponibile una parte importante della città per usi culturali, anche se non capisco perché nei quattro anni di consigliatura l’assessore Passoni abbia insistito sulla mancanza di risorse economiche per effettuare quest’operazione. È ovvio che questa è una marcia indietro. E forse sarebbe meglio ammettere che si sono ascoltati cittadini e associazioni organizzati per difendere questo bene pubblico decidendo di tornare sui propri passi. Con alcune note che vanno chiarite: il prezzo non è esattamente quello pagato quando il bene venne cartolarizzato: venduto a 800 €/mq, lo stiamo ricomprando a 1.000 800 €/mq, con un’inevitabile perdita per la Città. Facendo contemporaneamente un favore al fantomatico investitore privato per cui il Maneggio Alfieriano era più un peso che una risorsa economica. In sostanza, rimane il dubbio di una manovra utile a dare un contentino di un milione di euro per recuperare consenso in chiave elettorale in un’area che si è allontanata da questa Amministrazione.
Maurizio Trombotto (SEL): Riconosco la passione e la competenza profuse dall’assessore nell’illustrare questa delibera. Ricordo che in Commissione ci era stata illustrata la tesi di una certa eterogeneità del complesso della Cavallerizza, che invece è da ritenersi un elemento di continuità con il Polo Reale, certo di importanza secondaria rispetto a Palazzo Reale, ma ad esso strettamente connesso. Se l’Amministrazione con questa delibera riafferma la destinazione culturale del complesso, siamo d’accordo: ma leggendo l’atto, un passo mi lascia perplesso, laddove si citano commercio, locali pubblici, residenze e ricettività. Si parla di residenze universitarie, di ostello della gioventù o di altro? Si parla di bar o di una galleria commerciale? In questo caso ci troveremmo di fronte a un’altra fattispecie. Se a quanto ho capito l’assessore potrebbe essere parzialmente a favore della mozione da me presentata con la collega Appendino, lo invito a rileggerla e, se vuole, a emendarla.
È vero che noi siamo solo rappresentanti pro tempore dei cittadini, ma resta il fatto che da mesi non abbiamo più affrontato il tema in sede istituzionale: lo rifaremo a gennaio in V Commissione. C’è una parte di città che ha posto una forte attenzione sulla Cavallerizza e che va ascoltata. Se oggi ne discutiamo è anche grazie ai cittadini e in particolare all’Assemblea della Cavallerizza.
Luca Cassiani (PD): Non si può dire che non ci sia stata attenzione da parte della Città su questo tema. Solo per quanto riguarda la V Commissione da me presieduta abbiamo organizzato più incontri, anche con la Regione – cosa mai avvenuta negli ultimi anni – e abbiamo svolto due audizioni con i comitati dei cittadini, 5 riunioni con l’assessore Passoni e anche l’assessore regionale Parigi.
Rendere pubblico il bene rappresentato dalla Cavallerizza è importante, ma l’illegalità delle occupazioni non può essere accettata, anche se abbiamo discusso a suo tempo anche con gli occupanti. Ma io non prendo ordini da un’assemblea degli occupanti di un bene pubblico. Poche altre trasformazioni urbane hanno visto tanto confronto e una discussione così approfondita. Voterò a favore della deliberazione illustrata dall’assessore Passoni, ma non voterò la mozione di accompagnamento, che prende le parti degli occupanti e “riscrive” la storia.
Ha quindi concluso il dibattito il sindaco Piero Fassino:
“Condivido l’ampia e documentata relazione dell’assessore Passoni, che dimostra quel che abbiamo sempre detto e scritto: e cioè che il compendio della Cavallerizza – per valore storico-architettonico e per ubicazione – non poteva che essere destinato a finalità culturali e universitarie.
Apprezzo il movimento partecipativo che si è innescato e la progettualità che si sta costruendo, ma non posso non sottolineare che per mesi dall’Assemblea della Cavallerizza e da altri ambienti sono state evocate intenzioni dell’Amministrazione Comunale in realtà mai pensate”.
(M.Q. - C.R. - M.L.) Ufficio stampa Consiglio Comunale