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In una Sala Rossa gremita di autorità, rappresentanti di istituzioni e tanti giovani, quasi tutti simbolicamente con un indumento arancione, la Città di Torino ha celebrato oggi la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne con il convegno “La città per le donne”.
Ha aperto i lavori Adriana Stramignoni, presidente della Consulta femminile comunale, promotrice dell'iniziativa: “Oggi e ogni giorno dell'anno le donne devono sapere che, nelle situazioni di dolore, violenza e angoscia, non sono sole”.
Il presidente del Consiglio Comunale Giovanni Porcino ha inviato un messaggio: “L'iniziativa di oggi è un punto di partenza per nuove azioni per prevenire e combattere la violenza contro le donne, che in Italia fa più vittime degli incidenti stradali”.
Ha quindi preso la parola il sindaco Piero Fassino: “Negli anni, la Giornata del 25 novembre ha saputo catalizzare tantissime iniziative, a livello mondiale, a testimonianza di una crescente consapevolezza, sotto il continuo incalzare di violenze ed eventi drammatici. Pensiamo alle donne schiave del Califfato in Siria, alle nigeriane sequestrate da Boko Haram, alle donne afgane maltrattate, ma anche alle tante donne che ogni giorno in Europa vengono offese, umiliate, violentate, uccise. Solo in Italia sono 300 le vittime di femminicidio nell’ultimo anno”.
“La nostra priorità - ha concluso Fassino - deve essere tutelare le donne e fare sì che i comportamenti individuali e collettivi siano improntati al rispetto delle donne”.
La vicesindaca Elide Tisi ha quindi ricordato l'impegno del Coordinamento cittadino contro la violenza sulle donne e del Centro Anti-violenza che, nel 2014, ha accolto 158 persone (151 donne e 7 uomini), di cui 121 hanno seguito un percorso strutturato, e ha ricevuto 417 telefonate (159 per casi di maltrattamento), che hanno portato ad accogliere in strutture 24 madri (con 66 figli), 21 donne sole, 4 gestanti. La Casa Rifugio segreta della Città ha invece accolto nel 2014 9 madri con 17 figli minori.
L'assessore alle Pari Opportunità Ilda Curti ha poi ricordato l'importanza del raccordo tra le istituzioni, possibile grazie alle attività del CCPCVD (Coordinamento Cittadino e Provinciale Contro la Violenza sulle Donne), di cui è presidente, e la necessità di affrontare anche la “questione maschile”, intervenendo sui maltrattanti. Ha quindi annunciato che verrà avviato un percorso di formazione rivolto agli esercenti commerciali per sensibilizzarli sul tema della violenza contro le donne.
Sono di seguito intervenute Valeria Rubino, dipendente del Comune di Torino referente dell'accoglienza mamma/bambino per donne in difficoltà, Adriana Re, dell’Associazione Donne per la Difesa della Società Civile, e Paola Castagna, responsabile del Centro SVS (Soccorso Violenza Sessuale) dell’Ospedale Sant'Anna di Torino, che ha sottolineato il “delicato compito di accogliere le donne vittime di violenza, trasformate in oggetti, a cui occorre non solo offrire assistenza medica, ma restituire dignità”.
Chiara Comuzio, presidente di Aida (Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti) ha infine sottolineato il ruolo delle associazioni professionali nell'insegnare il rispetto di genere negli ambienti di lavoro, per sradicare pregiudizi culturali e fenomeni di violenza.
La cerimonia è quindi proseguita con un intrattenimento musicale a cura del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, che ha visto l’esibizione del giovane quartetto “Alexander”, metafora dell'armonia che vorremmo nella società.
(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio Comunale