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Comunicato stampa

“ITINERARI DIVERSI, MA STESSA DEDIZIONE ALLE ISTITUZIONI”: MINERVINI, DE GIULI E RAMELLA PAIRIN RICORDATI IN SALA ROSSA

La Sala Rossa ha oggi ospitato la commemorazione di tre ex consiglieri comunali scomparsi negli ultimi mesi. Marta Minervini, Carlo Ramella Pairin e Mario De Giuli hanno fatte parte dell’assemblea elettiva di Palazzo Civico in periodi e schieramenti diversi. Ramella Pairin con la Democrazia Cristiana tra il 1964 e il 1970, Minervini con il MSI-DN nel 1980-1986 e De Giuli nel mandato 1993-1997, con la lista civica “Alleanza per Torino”.

Il presidente del Consiglio comunale Giovanni Porcino, aprendo la cerimonia, ha ricordato come da pochi giorni il Consiglio democraticamente eletto abbia idealmente celebrato i suoi 69 anni di vita.
“Dal 10 novembre del 1946 ad oggi – ha sottolineato – tutti i consiglieri che hanno preso posto in questa sala hanno contribuito, in varia misura, a scrivere la storia di Torino”. Dei tre oggi commemorati, Porcino ha voluto ricordare “l’esperienza umana e politica di persone dagli itinerari diversi ma accomunate dalla dedizione alle istituzioni e alla città”, manifestando la gratitudine nei loro confronti da parte del Consiglio e della cittadinanza.

Raffaele Corapi, già consigliere comunale, ha quindi tratteggiato l’itinerario politico di Marta Minervini, tenendo a sottolineare come la scomparsa consigliera fosse persona “inequivocabilmente di destra, una destra diversa da quella attuale”. Minervini “anticipò tematiche quali la liberazione della donna, che non appartiene solo alla sinistra”. Capace di guadagnarsi il rispetto di tutti, “a Torino come a Roma, nella direzione nazionale del MSI”, secondo il relatore essa “avrebbe raggiunto incarichi ancor più elevati se non avesse liberamente scelto di militare in un piccolo partito d’opposizione, anteponendo le proprie convinzioni all’interesse personale”.
Concludendo il suo intervento Corapi ha rievocato come “assai attuale di questi tempi”, quale esempio della statura politica di Marta Minervini, la lucidità della sua analisi a proposito dell’insediamento degli aerei da combattimento americani F16 nella base aerea di Gioia del Colle, nel 1988. Un’analisi che univa la rivendicazione della sovranità nazionale nel quadro dell’Alleanza Atlantica e la necessità di realizzare uno strumento militare europeo, senza timore di polemizzare “da cattolica ghibellina, rispettosa dei valori della Chiesa ma anche dell’autonomia dello Stato da essa” con le posizioni pacifiste espresse dai vescovi pugliesi nella vicenda.

Gian Paolo Collu, già consigliere ed ex assessore, ha da parte sua lasciato ai presenti un ricordo di Carlo Ramella Pairin. Sempre distintosi “nell’impegno sociale a favore dei giovani e dei bisognosi”, Ramella Pairin aderì alla CISL nel secondo dopoguerra. Divenuto poi segretario provinciale della Federazione metalmeccanici, “subì anche, nel 1954, l’arresto e la reclusione per alcuni giorni, accusato di aver diffuso materiali incitanti ad uno sciopero”. Entrato nella Democrazia Cristiana, vicino al gruppo di “Forze Nuove” animato da Carlo Donat Cattin, venne eletto in Consiglio comunale nel 1964, occupandosi soprattutto di assistenza. “Sostenitore del Gruppo Abele allora agli esordi, Ramella Pairin venne anche nominato commendatore dal Presidente della Repubblica, proprio in virtù del suo impegno sociale”, ha concluso Collu.

L’ex consigliere Mario De Giuli è stato ricordato da Alessandro Altamura con il quale aveva condiviso l’esperienza politica nella lista civica Alleanza per Torino, della quale il sindaco Valentino Castellani era stato espressione, nel 1993.
De Giuli, ha sottolineato Altamura, ha dato un contributo importante nell’individuare le nuove visioni della città, non limitandosi solo all’attività di amministratore e di imprenditore. Visioni che, dalle Olimpiadi in poi, hanno consentito una grande trasformazione delle vocazioni della città che non ne hanno sostituito il tessuto manufatturiero ma hanno creato i presupposti per fare di Torino una città che guida le trasformazioni di questo Paese.
Era un imprenditore illuminato, ha continuato Altamura, che ha sviluppato disegni di riqualificazione di aree come il Quadrilatero romano, via Arquata, San Salvario. Sapeva colloquiare, ascoltare, cogliere suggerimenti anche dai più giovani. La sua attività si svolse anche oltre la cinta daziaria, dimostrazione dell’esistenza di una visione complessiva anticipatrice, di area metropolitana. Aveva idea legata non solo alle trasformazioni urbanistiche ma anche relativa al welfare della città, avendo rivolto particolare attenzione all’emergenza abitativa. De Giuli, ha concluso Altamura, ha lasciato un seme che ha creato l’idea di una città diversa che non è mai ferma, lungo un percorso e una strada che non finisce mai.

In conclusione di cerimonia è intervenuto il sindaco Piero Fassino che ha evidenziato come momenti questi non abbiano valore celebrativo ma vogliano trasmettere memoria. “La possibilità, oggi, di accedere a milioni di informazioni e di dati, ha affermato Fassino, ci espone al rischio di perdere ciò che sta alle nostre spalle, facendo sì che si annebbi il ricordo di persone e fatti”. Di Marta Minervini, conosciuta sui banchi della Sala Rossa, Fassino ha ricordato il forte rigore morale che le hanno consentito di ottenere un generale riconoscimento da parte di tutti componenti il Consiglio Comunale.
De Giuli, interlocutore di Fassino quando ricoprì l’incarico di presidente del Collegio Costruttori, è stato definito dal sindaco come uomo di spessore, di grande vivacità culturale, con una visione utile alla città in un momento di crisi e di deindustrializzazione, a cavallo fra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso. Capace di porsi il problema di ripensare il futuro e la vocazione della città, ha sottolineato il sindaco, ha contribuito nell’individuare la trasformazione urbana come strumento per ridefinire l’identità di Torino.
Infine Fassino ha concluso il suo intervento con il ricordo di Carlo Ramella Pairin il quale, grazie alla sua esperienza proveniente dal mondo sindacale, si è impegnato sul fronte sociale esprimendo un grande sforzo al servizio dei più deboli e dei più umili.

(C.R. - F.D'A. - Ufficio stampa del Consiglio comunale)


Pubblicato il 23 Novembre 2015

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