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Approvata oggi dal Consiglio Comunale di Torino, con 36 voti favorevoli, 1 consigliere contrario (Luca Cassiani) e 1 astenuto (Maurizio Trombotto), una mozione (primo firmatario: Silvio Viale - PD) che impegna Sindaco e Giunta, in occasione del rinnovo della concessione di locali comunali all’associazione Radio Blackout, a inserire nel contratto di concessione che la proprietà comunale dei locali sia ben evidenziata nella comunicazione effettuata dal concessionario, sul loro sito web, alla radio e in occasione delle loro iniziative.
Si chiede altresì, qualora non ci siano norme vincolanti, di non concedere più lo sconto del 50% del canone di affitto a Radio Blackout.
Infine, il documento chiede di inserire in tutte le concessioni di locali comunali l’obbligo di rendere noto sul web e sul materiale di presentazione che il concessionario usufruisce di locali comunali, indicando l’ammontare dell’affitto ed eventuali agevolazioni sul canoni.
Prima della votazione, dopo una prima parte di discussione svoltasi in seduta segreta, sono intervenuti alcuni consiglieri comunali in una discussione congiunta in seduta pubblica su questo documento e su un’altra mozione (presentata dal consigliere Maurizio Marrone - F.D’I., che chiedeva di non rinnovare la concessione di locali comunali a Radio Blackout, bocciata poi dall’aula):
Luca Cassiani (PD): Il presidente di Radio Blackout non è intervenuto in Commissione, ma ha interloquito con la Giunta e per me è sufficiente. Non condivido ciò che dice Radio Blackout, ma devono poter esprimere la loro opinione.
Maurizio Trombotto (SEL): “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire”. Così diceva Voltaire. E per questo voterò contro il divieto di rinnovo della concessione a Radio Blackout proposto dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Marrone.
Ferdinando Berthier (MIR): Qui non si parla di giornalismo e di libertà di espressione, ma di istigazione a delinquere. Per questo, non dovremmo concedere locali comunali a Radio Blackout: il loro comportamento è da censurare.
Silvio Viale (PD): Qui non è in gioco la libertà di informazione e di espressione, anche perché Radio Blackout era libera di dire ciò che voleva prima di ricevere in concessione, nel 1998, i locali comunali, e lo è stata anche dopo. Prendendo spunto da questa vicenda, chiedo però maggiore trasparenza nella concessione dei locali comunali: i concessionari devono dichiarare nelle proprie comunicazioni di occupare locali della Città, quanto pagano e quale sia l’agevolazione. Infine, deve essere rivisto anche il canone e lo sconto applicato a Radio Blackout, così che non debbano vergognarsi come antagonisti.
Enzo Liardo (NCD): Non si tratta di negare la libertà di espressione, ma di fare pagare un canone adeguato per locali che hanno un valore commerciale. Siamo in epoca di spending review e tutti dovrebbero adeguarsi: chiedo quindi all’aula di comportarsi con coerenza e di eliminare in parte le agevolazioni a Radio Blackout, così come a tutte le associazioni e agli impianti sportivi, in modo da abbassare la pressione fiscale comunale.
(M.Q.) - Ufficio Stampa Consiglio Comunale