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Il Consiglio comunale ha oggi ratificato, su proposta dell’assessore Domenico Mangone, l’accordo di programma con Regione Piemonte e Città Metropolitana riguardante l’area di corso Romania.
La zona, a nord del torrente Stura, è oggetto di un processo di trasformazione basato sul potenziamento della stazione Stura del Sistema ferroviario metropolitano, sul riassetto urbanistico del corso Romania e sulla conferma della vocazione produttiva e terziaria, unitamente al recupero e alla valorizzazione ambientale di spazi produttivi dismessi.
L’accordo di programma prevede il riassetto e riposizionamento dell’ipermercato Auchan.
La deliberazione è stata approvata con 19 voti a favore, 10 contrari e 5 astensione. A votare contro sono stati i rappresentanti di M5S, Fd’I-AN, Lega Nord, FI, NCD, MIR. Astenuti SEL, due consiglieri PD (Altamura e La Ganga) e Sbriglio. Favorevoli, oltre al sindaco Fassino, PD e Moderati.
La Sala Rossa ha anche approvato una mozione, presentata dal M5S, che impegna l’Amministrazione comunale, nelle fasi di predisposizione della relativa variante urbanistica, a interagire con Auchan allo scopo di ottenere garanzie per la tutela degli attuali posti di lavoro e per l’eventuale riassorbimento del personale in esubero, grazie all’ampliamento del centro commerciale.
Le votazioni sono state precedute da un breve dibattito.
Bertola (M5S), annunciando il voto contrario alla delibera ha evidenziato il contrasto tra le riduzioni di personale effettuate da Auchan nei mesi scorsi e i piani di ingrandimento dell’azienda, Trombotto (SEL) si è interrogato sull’esistenza o meno di una chiara strategia in fatto di commercio da parte dell’Amministrazione comunale, con la mancanza di una visione in termini di area metropolitana sul rapporto tra grande distribuzione (GDO) e negozi di vicinato. Ventura (PD) ha ricordato come il tema della tutela dell’occupazione in Auchan fosse stato discusso e fatto proprio dalla Commissione Lavoro da lui presieduta, deplorando l’iniziativa unilaterale del M5S. Altamura (PD) ha criticato la mancanza di unicità d'intenti all’interno della Giunta, dove alle dichiarate preoccupazioni per il piccolo commercio si affianca la tendenza a fare cassa con oneri di urbanizzazione provenienti da nuovi insediamenti di grande distribuzione. Nella replica che ha concluso il dibattito, l’assessore Mangone ha annunciato che, per quanto riguarda la pianificazione commerciale, gli uffici si stanno riorganizzando in questo senso. L’assessore ha inoltre sottolineato come la tendenza della GDO sia cambiata rispetto agli anni passati, quando tendeva a insediarsi all’esterno della città. Il piccolo commercio, ha aggiunto, è importante per il tessuto sociale della città e sul rapporto tra esso e la GDO c’è una fase di discussione con l’assessore all’Urbanistica.
C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale