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Comunicato stampa

CAVALLERIZZA, “NO AL DIBATTITO CON NOTARNICOLA”

L’assessore Gianguido Passoni ha risposto in aula alla richiesta di comunicazioni, avanzata dal consigliere Maurizio Marrone, a proposito dell’annunciato convegno presso la Cavallerizza occupata per venerdì prossimo, nel quadro della festa di InfoAut. Convegno che vedrebbe la partecipazione, tra gli altri, di Sante Notarnicola, uno dei componenti di quella che venne definita la “banda Cavallero”.

L’amministrazione comunale – ha detto l’assessore Gianguido Passoni - prende le distanze da quest’iniziativa, pubblicizzata come organizzata congiuntamente da InfoAut e Associazione Cavallerizza, per una serie di motivi: in primo luogo, si tiene dentro uno spazio, classificato come patrimonio UNESCO, occupato in nome della sua tutela quale bene comune, motivazione con la quale poco c’entra la festa di InfoAut. In secondo luogo, si tratta di un’iniziativa estranea a qualsivoglia progetto culturale legato alla Cavallerizza, diversamente, ad esempio, dal convegno organizzato la scorsa settimana con la presenza di accademici importanti, peraltro senza che la Città vi partecipasse. In terzo luogo, c’è l’invito a una figura quale Sante Notarnicola, espressione di una vicenda (per la quale ha scontato la propria condanna) che non può assolutamente essere condivisa. C’è poi un tema più ampio di ordine pubblico, legato all’occupazione della Cavallerizza. La Città sottoporrà la questione al Comitato Provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico, sollecitando una riflessione delle autorità preposte.
L’Amministrazione comunale è da sempre disposta al dialogo se si parla del tema della tutela e valorizzazione dei beni comuni, ma non può tollerare che la Cavallerizza diventi palcoscenico della gesta di un criminale.

Maurizio Marrone (Fd’I-AN): Approvo in gran parte quanto detto dall’assessore. Sarebbe importante che l’Amministrazione cittadina parlasse con voce unanime. Occorre riaffermare che, fatto salvo il dibattito aperto a tutte le idee, anche radicali, chi si è macchiato le mani di sangue innocente nel corso di rapine che successivamente sono state “ideologizzate”, chi si è trovato in cima all’elenco, stilato dalle BR, dei “prigionieri politici” da liberare in cambio della vita di Aldo Moro, non ha diritto di parlare in un immobile di proprietà pubblica. Certo, non dovrebbe parlare comunque, ma in primo luogo non in un edificio che è un “bene comune”. Sarebbe uno schiaffo alle vittime del terrorismo e ai loro familiari, in una città che è stata colpita duramente dall’eversione armata. Avrei voluto sentire su questo la viva voce del sindaco, che spero si esprimerà in merito pubblicamente, anche se non è presente in aula. Vorrei anche che alla riunione del Comitato per la Sicurezza e l’Ordine pubblico, in programma domani, il sindaco facesse un esplicito appello a Prefetto e Questore affinché l’iniziativa sia vietata e ne venga impedito lo svolgimento. Perché un terrorista può diventare un ex terrorista, espiate le proprie colpe, ma le sue vittime non diventano mai ex vittime. E qui parliamo di una persona che ha usato un’ideologia per mascherare crimini comuni.

Michele Curto (SEL): Su quanto detto dall’assessore Passoni e sulla replica del consigliere sono d’accordo in parte e in parte no. Non condivido in nulla l’evento della Cavallerizza perché significa aprire una pagina dolorosa della nostra città e irrispettoso per le vittime e i familiari. E’ politicamente sbagliato a partire da quell’interlocutore. Però vorrei porre l’attenzione su due cose. 1) Il comportamento censorio perché ogni persona ha diritto di esprimersi e quella persona ha espiato la pene. E sono contrario alla decisione dell’Amministrazione di chiedere di annullare l’evento. 2) Questo episodio non deve essere strumentalizzato tra l’Amministrazione e chi gestisce il bene e lo tutela.

Michele Paolino (PD): Il gruppo del Pd condivide le parole dell’assessore Passoni. Non ci troviamo di fronte ad un problema di garantire la libertà di opinione ma di evitare una “passerella” in un luogo occupato. Essere fuori dal quadro delle regole, una manifestazione non autorizzata non garantisce le vittime, i testimoni di quell’epoca e i familiari. Ci sono delle regole entro le quali ci si deve muovere e porrei molta attenzione alla città e al luogo dove si intenderebbe svolgere l’evento.
Questo si fa affinché si chiudano le ferite e le persone non abbiano modo di vivere ulteriore dolore.

Silvio Viale (PD): Premesso che l’occupazione della Cavallerizza è un atto illegale, chiunque ha diritto di parola, chiunque può intervenire in un dibattito, anche Sante Notarnicola. Certo, averlo invitato a parlare in quel contesto, politicamente, è stato un autogol per gli occupanti: hanno preso in giro tutti coloro che credevano nell’occupazione della Cavallerizza e nella sua gestione come bene comune.

Maurizio Trombotto (SEL): Mi dissocio dai fatti che hanno portato alla condanna di Sante Notarnicola, ma ritengo sbagliato negare la possibilità di esprimere la propria opinione a chi ha pagato ogni debito con la giustizia. Infine, stigmatizzo il comportamento dei consiglieri comunali che chiedono ora lo sgombero della Cavallerizza: mi auguro che ciò non avvenga.

Ha concluso l’assessore Passoni: Ribadisco come la Città tenga da sempre un profilo dialogante con tutti i soggetti che hanno a cuore il futuro del compendio della Cavallerizza Reale. Non sono mancate occasioni di confronto, in piazza, nelle sedi universitarie, come in Commissione consiliare. Non è disposta a dialogare, invece, con chi utilizza la Cavallerizza per ospitare iniziative che nulla hanno a che fare con il futuro del compendio. La pagina web che invita all’evento (almeno fino a oggi, alle 18:35) indica chiaramente come organizzatori “Infoaut Fest” e “Assemblea Cavallerizza 14:45”, circostanza che verrà segnalata al Comitato Provinciale per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza.

C.R. - M.Q. - T.D.N. - R.T. (Ufficio stampa del
Consiglio comunale)


Pubblicato il 12 Ottobre 2015

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