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In relazione all’interpellanza generale sul tema degli sfratti presentata dal consigliere Marrone, il vice sindaco Elide Tisi ha riepilogato i dati relativi al 2014.
“Come già aveva spiegato il sindaco Fassino – ha detto Tisi - durante la relazione al Bilancio di Previsione, gli sfratti per morosità del 2014 sono stati 4.693. Un dato che riguarda l’intera area di competenza del Tribunale di Torino e comprende anche alcuni Comuni della Città metropolitana.
“Per far fronte all’emergenza sfratti sono stati usati diversi strumenti. Sono stati infatti assegnati 444 alloggi di Edilizia residenziale pubblica (ERP); sono 320 i contratti stipulati con l’assistenza di LOCARE (di cui 95 attivati con il Fondo Salvasfratti).
“L’accoglienza in housing sociale e in alloggi temporanei ha sostenuto 205 famiglie, mentre il contributo economico a sostegno dell’abitazione ha riguardato 1.794 famiglie in stato di disagio.
“La somma dei vari interventi della città in questo ambito ha consentito di sostenere circa 2.800 famiglie. Inoltre 650 famiglie hanno beneficiato del Fondo Sostegno alla locazione.
“Nel 2014 le domande presentate alla Commissione emergenza abitativa (CEA) sono state 1.144 e la tendenza dei primi sei mesi
di quest’anno indica circa il 10 per cento in meno delle domande presentate, rispetto al 2014.
Inoltre nei primi sei mesi del 2015, per la prima volta da anni, diminuiscono gli sfratti per morosità di circa il 5 per cento, rispetto all’anno scorso”.
Dopo gli interventi dei Consiglieri, riportati a seguire, il vice sindaco Tisi ha replicato:
“Riguardo quanto affermato dal consigliere Marrone sul bando di acquisizione di alloggi ERP, rilevo che i 16 alloggi acquistati erano previsti con la reiterazione del bando stesso. E complessivamente gli alloggi acquistati sono 24.
“Preciso inoltre che l’acquisto e la vendita di alloggi da parte della città non sono rapportabili, considerando i requisiti richiesti per gli alloggi da acquisire che peraltro devono avere precise caratteristiche strutturali ed essere liberi. Inoltre i fondi ERP sono vincolati presso l’ATC. E dal patrimonio venduto i ricavi sono reinvestiti per incrementare il patrimonio dell’edilizia residenziale pubblica”.
Sono intervenuti al dibattito in Aula i consiglieri Marrone e Centillo. Qui di seguito una sintesi degli interventi.
Maurizio Marrone (FdI): Comprendo perché il sindaco non è intervenuto: c’è stata un’evidente speculazione in Consiglio comunale con le parole dette a suo tempo da Fassino che affermava di aver risolto 3.000 su 4.000 pratiche di sfratti. In realtà l’emergenza è grave e gli interventi fatti dalla Città (come il Fondo salva sfratti o l’accoglienza in housing sociale) hanno caratteristiche marginali. Il problema non si risolve finanziando i privati cittadini, specie se questi cittadini non hanno un reddito e non sono autosufficienti.
Le cifre fornite dal sindaco sono fuori dal mondo. E anche quando afferma che sono stati investiti cinque milioni per l’acquisto di case popolari non dice il vero. Gli alloggi acquistati sono stati soltanto 16 per 2.200.000 euro, mentre ne sono stati venduti 8 per un valore di un milione di euro. E qualcosa non torna se poi si dice che sono state fatte operazioni di vendite con immobili della città, operazioni che alla fine presentano un saldo economico negativo.
E mi chiedo perché il sindaco si sottrae a un dibattito di questo genere in Aula. E’ un tema importante il diritto alla Casa e Fassino avrebbe dovuto confermare quanto detto a suo tempo.
Lucia Centillo (Pd): Riguardo il bando di acquisto di alloggi ERP è stato fatto un lavoro certosino in Commissione consiliare. Molta attenzione è stata fatta di fronte a una situazione difficile, per riuscire a dare delle risposte con un bando che aveva condizioni stringenti sulla funzionalità, le ristrutturazioni, le metrature minime, l’accessibilità.
Ora si tratta di capire come implementare il numero di alloggi disponibili anche considerando che in città ci sono molti appartamenti liberi.
R.T. - Ufficio stampa Consiglio comunale