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Comunicato stampa

LA SALA ROSSA HA RICORDATO L’EX CONSIGLIERE DANTE NOTARISTEFANO

La Sala Rossa, questo pomeriggio, ha commemorato Dante Notaristefano, avvocato, consigliere comunale per due legislature (1970-1975 e 1975-1980), eletto nelle fila della Democrazia Cristiana, assessore con delega all’Assistenza tra il 1970 e il 1973. Nel 2001 venne eletto all’unanimità presidente dell’associazione tra egli ex consiglieri comunali.
Vittima di un attentato da parte delle Brigate Rosse, il 20 aprile 1977, iniziò un impegno durato tutta la vita a tutela e supporto delle vittime del terrorismo e dei famigliari, nell’ambito dell’Associazione italiana vittime del terrorismo di cui fu presidente, dal 2007 alla sua scomparsa, lo scorso mese di febbraio.
Erano in molti a gremire i banchi del Consiglio Comunale: con la figlia Marina, consiglieri di ieri e di oggi, avvocati e magistrati torinesi.
“Un uomo mite e raffinato, dalla conversazione colta e mai banale”, lo ha definito così il presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Porcino, “Era difficile restare indifferenti di fronte alla sua brillante saggezza, ha aggiunto, e la sua morte, vicina al traguardo dei 90 anni, stride se confrontata alla vitalità che mostrava ancora di recente”.
Dopo l’attentato di cui è stato vittima, ha sottolineato Porcino, “sarà esponente autorevole ed espressione di un Consiglio che non solo non si piegherà alle intimidazioni degli attentati ma saprà reagire traducendo in azioni concrete la protesta di tutta la comunità cittadina”.
Una persona “dal tratto gentile e dall’eloquio calmo con ogni interlocutore, compresi gli avversari politici” lo ha definito invece Gian Carlo Quagliotti, presidente dell’Associazione ex Consiglieri comunali. Notaristefano, ha ricordato, “credeva nella virtù civica della politica come forza moderatrice, alieno com’era da ogni estremismo. A lui, ha sottolineato, va il merito di essersi impegnato, come assessore per rinnovare politiche e metodi della direzione dell’assessorato, non verso una generica modernizzazione ma attraverso una riforma che puntò a superare la visione meramente caritatevole della politica assistenziale fatta di piccole elargizioni di sussidi”.
Ricordi personali da parte dell’ex collega di partito e di professione Andrea Galasso che lo ha descritto come “umile e sereno, indifferente alle tentazioni della gloria e della vanità” sottolineando come il modo di agire di Notaristefano fosse sempre improntato al rispetto della regola.
Lo stesso concetto è stato illustrato dal procuratore generale Marcello Maddalena che ha messo in luce il coraggio e la capacità di Notaristefano nel dire “no” quando le regole non consentivano determinate procedure, tanto che “fin dai tempi in cui lo conobbi, ho sempre pensato che una buona amministrazione dello stato si basa molto di più sull’onestà, sul senso dello stato, sulle capacità professionali e soprattutto sulla dirittura morale dei funzionari e del personale dell’apparato burocratico amministrativo, piuttosto che sulle virtù e capacità degli stessi uomini politici”.
Infine il sindaco Piero Fassino, assente alla cerimonia, in un messaggio letto dal presidente Porcino ne ha evidenziato il garbo umano, la disponibilità al confronto, la lodevole pazienza, la profonda cultura, l’approfondita conoscenza delle procedure amministrative, la passione per la politica, e lo ha descritto come uomo sempre leale, coerente, di assoluta trasparenza. Notaristefano, ha aggiunto Fassino, dopo l’attentato terroristico subito, si è sempre battuto per difendere la memoria storica, per far capire che il rispetto dei valori inviolabili della persona, la tolleranza, non sono scontati ma valori conquistati.

F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio Comunale


Pubblicato il 28 Settembre 2015

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