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In questi giorni il Servizio Verde Gestione della Città di Torino sta realizzando, in diverse località della città dove si sono riscontrate infestazioni su esemplari arborei, un intervento biologico di lotta alla processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa), con irrorazione alla chioma con un prodotto larvicida biologico a base di “Bacillus thuringiensis”.
Si tratta di un insetto patogeno, un lepidottero taumetopeide defogliatore, le cui larve si nutrono degli aghi di pino (prevalentemente pino nero o pino silvestre alle nostre latitudini), scheletrizzandoli. Gli alberi colpiti presentano defogliazioni più o meno accentuate, risultano indeboliti e quindi maggiormente soggetti a ulteriori attacchi anche di altri parassiti.
Le larve sono ricoperte di numerosissimi peli urticanti, che possono causare allergie e irritazioni cutanee e nei casi più gravi anche veri e propri choc anafilattici, e quindi in ambito urbano possono costituire un rischio per la salute delle persone o degli animali. Il momento di maggior pericolo è quello della cosiddetta “processione”: le larve mature abbandonano la pianta ospite e si dirigono in fila indiana verso un luogo adatto in cui interrarsi, ad una profondità variabile da 5 a 20 cm., in un periodo che va da fine febbraio ad inizio aprile.
L’intervento, per essere efficace, deve essere realizzato a fine estate. L’effetto del trattamento è la cessazione del nutrimento da parte delle larve e la loro morte dopo 2-5 giorni.
"L’intervento di disinfestazione, ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta, non ha nessun tipo di ricaduta negativa per la salute degli utenti dei parchi, anzi tende a tutelarla”.
La Città di Torino, per prevenire le infestazioni sta evitando, nell’ultimo decennio, la messa a dimora di conifere del genere Pinus (in particolare di Pinus nigra).
mc