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Comunicato stampa

RIFIUTO CORSA TAXI A PANCALLI, DISCUSSIONE IN SALA ROSSA

Su richiesta dei consiglieri Silvio Magliano (Misto di minoranza Area Popolare - NCD) e Dario Troiano (Moderati) è intervenuta oggi in Sala Rossa l’assessora ai Vigili Urbani Giuliana Tedesco a relazionare sul rifiuto di una corsa taxi al presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli.

L’episodio – come ha spiegato Tedesco – si è verificato lo scorso 15 settembre intorno alle ore 16.30, in corso Stati Uniti 21 a Torino, dove si era riunita la Giunta nazionale del Coni, quando il presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli e la sua assistente si sono avvicinati a un posteggio taxi. È stato dapprima chiesto all’autista taxi di una Jaguar X-Type di essere accompagnati a Caselle. Constatato che il bagagliaio dell’auto non era in grado di ospitare la carrozzina, l’assistente di Pancalli si è rivolta al secondo autista in fila, conducente di una Seat Altea, che si è rifiutato di trasportarli all’aeroporto. I due autisti sono stati poi rintracciati dalla Polizia Municipale.

“È un fatto deprecabile – ha dichiarato l’assessora Tedesco – che non dovrebbe accadere in alcuna città, ma non si può colpevolizzare l’intera categoria. È importante però che si sia acceso un faro su un problema su cui la Città ha sempre dimostrato attenzione”.

“Le centrali dei taxi – ha concluso Tedesco – hanno contattato l’assessore al Commercio Domenico Mangone per scusarsi e hanno chiesto un incontro con il presidente Pancalli per spiegare le ragioni dell’equivoco. Hanno anche lanciato la proposta di mettere a disposizione due grossi mezzi attrezzati per il trasporto di persone con disabilità motorie il 27 settembre in tutto il territorio torinese”.

All’autista della Seat è stata comminata una sanzione che va da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro (che può essere pagata subito nella misura doppia del minimo), mentre la Direzione Commercio si occuperà dell’eventuale sanzione accessoria della sospensione dell’attività da conducente da un minimo di 15 giorni a un massimo di 90 giorni. Procedimento che, valutate anche le eventuali controdeduzioni dell’autista, dovrebbe concludersi entro due mesi.

In aula sono intervenuti al dibattito alcuni consiglieri comunali:

Dario Troiano (Moderati): Sicuramente vi è stato un problema di approccio tra il signor Pancalli e il tassista, ma non vorrei che quest’ultimo diventasse un capro espiatorio. Tuttavia quello che è accaduto ha in sé una particolare gravità per quello che riguarda la mancata attenzione alla necessità di un disabile, e bisogna dare un segnale forte a tutta la categoria dei tassisti.
È pertanto necessario un confronto diretto, magari in Commissione, con le cooperative dei tassisti. Questi ultimi sono obbligati dall’Art 35 a trasportare carrozzelle, ed è quindi nostro dovere far sì che questa regola venga rispettata e che i disabili possano muoversi in tutta tranquillità.

Silvio Magliano (Area Popolare - NCD): L’increscioso incidente, del quale mi rammarico molto, deve essere un punto di partenza per un’accurata riflessione sulle condizioni della mobilità delle persone con disabilità. Ciò che è avvenuto ha dimostrato come, oltre alle barriere architettoniche, esistano ancora delle barriere mentali che tendono a considerare le persone con disabilità, prima come tali e poi come clienti.
La questione della mobilità delle persone con disabilità è molto delicata. È necessario, al più presto, un confronto con la categoria dei tassisti per ragionare sul trasporto delle persone con disabilità e della situazione dei buoni taxi, considerati insufficienti per le necessità degli invalidi. Non lasciamo che l’incidente rimanga solo un triste avvenimento, ma cogliamo l’opportunità per ridisegnare le condizioni di mobilità delle persone con disabilità all’interno della nostra città.

Paola Ambrogio (F.D’I.): L’impressione che si ricava dalla vicenda è che ci sia stato un malinteso, un equivoco generato dalla frase gergale di due tassisti. E credo che questo dibattito in Aula sia quindi inutile. Se è vero che un tassista è obbligato a trasportare un disabile, non lo è quando il cliente paga la corsa con un buono taxi. E questo per motivi di ritardi cronici nei pagamenti; tant’è che i tassisti spesso rinunciano al servizio gravato dai buoni taxi.
I tassisti hanno sempre collaborato con il Comune. Torino è da sempre aperta al mondo dei disabili e anche il tassista coinvolto nella vicenda Pancalli ha sempre fatto il suo dovere per molti anni. Più in generale, mi farebbe piacere si dedicassero maggiori attenzioni all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Fabrizio Ricca (Lega Nord): Non si era mai visto tanto clamore per fatti di questo genere. Forse perché la persona si chiama Pancalli, una personalità rilevante del mondo sportivo. Ed è chiaro che il tassista coinvolto non voleva offendere nessuno e lo dimostra anche la multa di 50 euro, una cifra che rappresenta il valore reale di quanto accaduto.
Occorre dare segnali forti, ed è del tutto inopportuno togliere la licenza al tassista per un simile atto, perché vorrebbe dire privare una famiglia del pane portato dal duro lavoro.

Laura Onofri (PD): Sono imbarazzata dal tenore degli interventi ascoltati oggi in Aula su una vicenda che evidenza la mancanza di sensibilità delle persone coinvolte, di tassisti che svolgono un servizio pubblico. Quando i tassisti, nella vicenda Uber, hanno sottolineato la peculiarità di servizio pubblico, siamo stati d’accordo con loro nel rivendicare tale peculiarità. Vorremmo la stessa attenzione anche nel caso del trasporto delle persone con disabilità. In realtà, non c’è stato soltanto un equivoco: sono stati segnalati altri casi. E nessuno discute la civiltà di Torino, ma questi incidenti non devono più accadere. Evidenzio che si tratta di un servizio pubblico, che il Regolamento della categoria deve essere sempre rispettato e che non è chiaro quanti altri casi ci siano già stati.
Sarebbe utile ascoltare in Commissione le rappresentanze di categoria dei tassisti per capire quali siano tutte le problematiche della loro professione non risolte.

Maurizio Trombotto (SEL): Hanno fatto bene i consiglieri Troiano e Magliano a chiedere le comunicazioni in Aula per questo argomento, che non va sottovalutato. Inaccettabile che nell’ambito del servizio pubblico, il servizio sia negato a una persona con disabilità. Risibili alcune affermazioni di consiglieri di opposizione, legate all’imminenza delle elezioni che li induce a ergersi a paladini di una categoria. Considero opportuna la richiesta della consigliera Onofri di un’audizione della categoria in Terza Commissione consiliare affinché il Comune di Torino continui ad abbattere le barriere di ogni genere, come ha sempre fatto.

Andrea Tronzano (Forza Italia): Il conducente e i taxisti come categoria hanno parlato di un errore e, di fatto, ammesso la propria responsabilità. La categoria è impegnata a migliorare il servizio offerto ai cittadini. La maturità mostrata dal taxista e dalle organizzazioni sindacali di categoria rende inopportuna un eventuale provvedimento di sospensione della licenza. Ricordo a chi come Trombotto si erge a paladino delle persone con disabilità – come se noi fossimo contro di loro! – che da decenni le Amministrazioni cittadine non fanno nulla per l’abbattimento delle barriere architettoniche, come molte associazioni denunciano. Basti vedere quali difficoltà ci sono state e ci sono per rendere accessibili le linee Gtt numero 13 e 71. Chiedo agli assessori di procedere senza farsi influenzare dalla pressione mediatica e dall’ostilità per la categoria dei taxisti che è presente in alcuni consiglieri.

Silvio Viale (PD): L’equivoco non è accaduto in piazza, ma è qui dentro. Ricordo che la responsabilità è individuale anche per i taxisti e che la loro stragrande maggioranza non si comporta così. Alcuni non vogliono i buoni taxi del Comune, dicono, perché devono aspettare un mese o due per il pagamento: in realtà, non vogliono quello che considerano un fastidio. Ha sbagliato il taxista ed è sbagliata la sua difesa di categoria. Dunque non infieriamo con le sanzioni, ma facciamo che non succeda più quel che è successo, mi risulta, non per la prima volta. Non può esserci “obiezione di coscienza” per negare la corsa a una persona con disabilità. Se il taxista per qualche ragione non può effettuare la corsa deve trovare la soluzione alternativa per garantirla comunque. E non avalliamo buffonate come quella annunciata di due veicoli che per un giorno offrono corse gratuite. Quel che serve è che la categoria faccia il suo dovere 365 giorni all’anno.

Vittorio Bertola (5 Stelle): Mi stupisco dei giudizi netti di alcuni consiglieri comunali su colpe e responsabilità. Dobbiamo prima sapere se c’è stato effettivamente un rifiuto del servizio o solo uno scambio di battute. Giusto però sanzionare se c’è stato un comportamento scorretto. Bisognerebbe poi capire se si tratta di comportamenti ripetuti in città oppure no. Con i tagli fatti da questa Amministrazione ai buoni taxi, la politica non può fare la morale, ma deve occuparsi di garantire la mobilità a tutti i disabili.

Ha poi concluso l’assessore al Commercio Domenico Mangone:

“Ricevuta la relazione dalla Polizia Municipale, gli uffici del mio assessorato daranno inizio al procedimento che porterà, previa consultazione della Commissione taxi della Città metropolitana, alla sanzione verso il taxista. Nel farlo, useremo il consueto buon senso, senza farci condizionare dal trambusto mediatico che si è sviluppato nel frattempo.
Ho incontrato i tassisti ricavandone l’impressione che siano consapevoli che sia stato commesso un errore - uno schizzo di fango sulla categoria e sulla città - e che siano disponibili a porre in qualche modo rimedio, incontrando Pancalli per ribadire di essere categoria sensibile verso le persone diversamente abili.
Voglio aggiungere che altre segnalazioni di questo tipo non mi sono arrivate e nei miei incontri con la categoria ho sempre avuto l’impressione di avere di fronte lavoratori sensibili e attenti. Forse è arrivato il momento di abbassare i toni della polemica e chiudere questo incidente senza ulteriori strascichi”.

(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio Comunale


Pubblicato il 21 Settembre 2015

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