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Sopralluogo della Commissione consiliare Cultura, guidata dal vicepresidente Angelo D’Amico, oggi alla nuova sede del Mu.Fant, il Museo del Fantastico e della Fantascienza di Torino.
Ospitato in precedenza in via Luini 195 (dall’anno 2010), ora il Museo – ideato e gestito dall’associazione culturale Immagina – ha trovato accoglienza in via Reiss Romoli 49 bis, in spazi più ampi, messi a disposizione gratuitamente dalla Circoscrizione 5, e si prepara a ri-aprire il prossimo 17 ottobre in una veste completamente rinnovata.
Guidati da Silvia Casolari e Davide Monopoli, curatori del Museo, i consiglieri comunali hanno visitato in anteprima l’allestimento, ancora in fase di ultimazione: mancano le didascalie delle teche e le indicazioni del percorso museale e ci sono ancora alcune sale da completare. All’ingresso verrà poi collocata una grande astronave e le pareti esterni verranno decorate dal famoso street artist torinese XEL (Alessandro Ussia), che ha già esposto sue opere, oltre che a Torino, a Bologna, a Ginevra e alla Biennale di Venezia.
Il Mu.Fant non ospita solo cimeli di fantascienza, ma – come spiegano i curatori – anche fantasy e horror gotico: ovvero, il fantastico moderno. Ci sono i pregiati libri della famiglia del noto collezionista Riccardo Valla, già presidente del Comitato scientifico del museo, ma c’è anche una parte dedicata ai videogiochi. Il percorso inizia con l’esposizioni di numerosi volumi, anche preziose prime edizioni, e materiali dei tre padri della fantascienza: Verne, Poe e Wells. Ci sono anche le prime riviste di fantascienza italiane degli anni Cinquanta del Novecento, quando arrivò da noi la moda delle riviste pulp americane di fantascienza pubblicate negli Usa negli Anni Trenta (anch’esse esposte). Parte dei materiali appartengono a Piero Gondolo, storico collezionista di Verne.
Grande spazio è dedicato ai protagonisti di Star Wars e Star Trek con astronavi, rari giochi vintage, locandine dei film e tute “spaziali”. E poi ci sono robot giapponesi, cimeli legati a Frankenstein, Terminator, Batman, Uomo Ragno, Visitors... E, infine, un’area video – in collaborazione con Teche Rai – per vedere sceneggiati cult come “Le uova fatali”, “Gamma”, “A come Andromeda” o “La traccia verde”.
“Il Mu.Fant – ha dichiarato il vicepresidente Angelo D’Amico – è un museo con un’ottima collezione. Rappresenta un'offerta culturale alternativa per la città, che può attirare tanti appassionati, torinesi e turisti. Speriamo venga fatta un’adeguata promozione per coinvolgere il maggior pubblico possibile”.
Il museo sta inoltre attivando collaborazioni con il Torino Film Festival e con alcune aziende del territorio (Thales Alenia Space, Smat e Argotec, ditta torinese che prepara cibi per astronauti), per affrontare anche il passaggio dalla fantascienza alla scienza.
Il Mu.Fant entrerà nel circuito dell’abbonamento Torino Musei (ingresso gratuito per i possessori della card), mentre il prezzo del biglietto è ancora in fase di definizione (intorno ai 5 euro). Sono inoltre previsti eventi, visite guidate e laboratori per le scuole. Info: www.mufant.it
Il fotoblog di CittAgorà sulla visita in anteprima al Mu.Fant:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1052770478090867
(M.Q.) - Ufficio Stampa Consiglio Comunale