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Comunicazioni in Sala Rossa, questo pomeriggio durante il Consiglio comunale, da parte dell’assessore alla Polizia municipale Giuliana Tedesco, in merito alle attività di contrasto da parte dell’amministrazione verso il servizio di trasporto Uber. Le comunicazioni sono state richieste dalla consigliera comunale Paola Ambrogio (Fratelli d’Italia).
L’assessore Giuliana Tedesco nel suo intervento ha ricordato che: “la Polizia municipale si è attivata ed è in atto un’intensa attività d’indagine, da cui sono scaturiti alcuni interventi contro il fenomeno che hanno colpito autisti e vetture. Sono stati contestati diversi articoli del codice della strada (articolo 86 comma 2, articolo 82 comma 8 e 10, articolo 116 comma 16 e 18). Questo, per dare seguito a quanto avevamo garantito durante le analoghe comunicazioni tenutesi nel novembre dello scorso anno. Come il ministro Lupi, anche io credo ci si trovi di fronte ad un esercizio abusivo della professione però, per risolvere il problema, serve un intervento normativo adeguato da parte del ministro dei trasporti. Non si risolve questo problema solo con interventi che riguardano l’ordine pubblico. Va tutelato il diritto alla concorrenza ma devono esserci regole chiare e semplici che valgano per tutti. Per questo, se i Comuni devono contrastare l’illegalità, il servizio Uber va ricondotto all’interno di un quadro normativo di regole certe”.
All’intervento dell’assessore Tedesco, ha fatto seguito il dibattito fra i consiglieri.
Paola Ambrogio (Fd’I): “Già a suo tempo gli assessori Mangone e Tedesco avevano ribadito in Sala Rossa che il servizio Uber è illegale, garantendo interventi di contrasto per arginare questo attività. Nel frattempo la Polizia municipale avrebbe dovuto attivare una serie di azioni di intelligence per contrastare il fenomeno. Se così fosse stato, come mai per più giorni un teatro torinese ha pubblicizzato un servizio gratuito di Uber per i suoi frequentatori senza che l’amministrazione intervenisse. Voglio sapere se la Polizia municipale era informata, se era presente davanti al teatro per elevare sanzioni ed effettuare sequestri. Deve essere chiaro che Uber è un servizio illegale e chi lo esercita, lo fa abusivamente. Aspettando nuove norme dobbiamo fare la nostra parte e agli annunci l’amministrazione deve fare seguire i fatti.”.
Dario Troiano (Moderati): “Nessuna battaglia di retroguardia contro Uber, perché secondo me il vero problema riguarda la possibile elusione fiscale. Uber fornisce una piattaforma cui aderiscono coloro che mettono a disposizione la propria auto. L’ottanta per cento dell’incasso dei drivers (con addebito su carta di credito) viene restituito ai conducenti stessi. Quindi Uber incassa un venti per cento che, tolti i costi generali, viene riconosciuto alla piattaforma olandese, generando reddito zero sul territorio nazionale. Serve allora metterci nella condizione di trattare, perché stiamo attraversando una rivoluzione epocale. In attesa della normativa nazionale, chiedo all’assessore di convocare Uber ad un tavolo per trovare una soluzione al problema dell’inserimento di un attore terzo nel campo della mobilità privata”.
Fabrizio Ricca (Lega Nord): “Sono contento che l’amministrazione faccia qualcosa, ma in questo momento, cosa fa contro il fenomeno dei venditori di merce contraffatta in via Garibaldi o i parcheggiatori abusivi? Noi non vogliamo parole, non vogliamo che si faccia qualcosa ma che il sindaco (anche presidente Anci) batta i pugni dal ministro Lupi per fare oscurare Uber, come è stato fatto in Spagna e Francia. Mentre stiamo discutendo molti stanno usando il servizio trasporto Uber. Vorrei un’azione di contrasto più forte”.
Maurizio Marrone (Fd’I): “Proprio in questo momento, attraverso l’App di Uber, ci sono otto vetture nei dintorni di Palazzo civico. Questo è un esercizio abusivo della professione, si può risolvere con la mappa satellitare o con i singoli sequestri? Questa Holding ha sede a San Francisco, è possibile che non possa essere raggiunta da una diffida per lo svolgimento di un’attività abusiva? Le regole sono fatte per essere rispettate”.
Giuseppe Sbriglio (Con Sbriglio insieme): “Mi sono stupito delle posizioni che molti colleghi hanno espresso in merito al voler aprire delle battaglia legali con Uber. Saremo in grado di vincere queste battaglie? E per quale motivo non provare a collaborare? Io tengo in considerazione le esigenze dei tassisti, tuttavia credo che i bisogni più importanti da assecondare siano quelli dei consumatori. Il mondo è pieno di applicazioni che forniscono servizi di questo genere da Air BnB a Bla Bla Car; pertanto credo che, sebbene si debba tener conto delle necessità di ogni categoria, allo stesso tempo il mondo si debba adeguare alle esigenze del consumatore”.
Andrea Tronzano (FI): “L’ultima volta che si è discusso di Uber in Consiglio, l’Assessore ha dichiarato che era un’attività illegale; pertanto mi chiedo come mai l’Amministrazione non abbia preso ancora una posizione nei confronti del fenomeno. Io voglio difendere la categoria dei tassisti, perché dietro alle loro licenze vi sono delle vite e delle famiglie. La Città deve prendere una posizione chiara per affrontare un fenomeno illegale. No a speranze di guadagno e di lavoro basate sull’illegalità”.
Marco Muzzarelli (PD): “È necessario approfondire il tema: oltre al rispetto delle regole, c’è infatti la questione della sicurezza degli utenti. Siamo di fronte a una tecnologia innovativa che ha trasformato mercati potenziali in mercati reali: molti degli utenti di Uber, probabilmente, non avrebbero mai utilizzato i taxi. Noi dobbiamo lavorare per rendere complementari i due servizi – Uber e taxi - e affinché la nostra città, per prima in Italia, riesca ad accogliere questa e altre innovazioni, così da costruire una mobilità moderna ed efficiente”.
Silvio Magliano (Area Popolare - NCD): “Dobbiamo ragionare insieme su come il servizio di valutazione di Uber possa diventare un’opportunità per gli utenti del servizio taxi. Al termine di ogni corsa, infatti, l’utente può dare un giudizio sul trasporto effettuato e, in caso di valutazioni non soddisfacenti da parte degli utenti, l’autista non potrà più svolgere attività per Uber. Con i tassisti non è possibile: dovremmo introdurre analoghe valutazioni anche per loro. Per migliorare il servizio e tutelare chi ha investito in una licenza taxi e rispetta sino in fondo i Regolamenti comunali. Uber potrebbe però essere anche un prezioso alleato per il trasporto dei disabili: il Comune potrebbe risparmiare molto sui buoni taxi”.
Ha concluso la serie degli interventi, la replica dell’assessore Giuliana Tedesco: “A normativa esistente, il servizio Uber Pop è illegale. Occorre modificare la legislazione nazionale, aprendo un dibattito che parta dalle esigenze degli utenti, innovativo dal punto di vista tecnologico e che favorisca la sharing economy. A normativa esistente però si tratta di esercizio abusivo della professione”.
(Ufficio stampa Consiglio comunale)