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La Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Toponomastica, Stefano Gallo, ha deliberato l’intitolazione di due aree attrezzate a verde pubblico, rispettivamente all’atleta Pietro Paolo Mennea e a Felicita Ferrero. “Sole” sarà invece il nome che verrà attribuito ad un edificio scolastico comunale.
L’area verde che prenderà il nome “Parco Pietro Paolo Mennea” si trova tra le Circoscrizioni 2 e 3 e precisamente nella porzione prospiciente Piazza Marmolada, Corso Racconigi, l’asse ferroviario Torino-Modane, che corre parallelamente alla Via Tirreno e l’area FF.SS.
Così verrà, dunque, ricordato dalla Città il campione senza tempo, il mito di tutti; il promotore della Fondazione che prende il suo nome a favore di enti caritatevoli o di ricerca medico-scientifica, associazioni culturali e sportive, nonché impegnata a diffondere lo sport ed i suoi valori e, inoltre, a promuovere la lotta al doping.
Nato a Barletta il 28 giugno 1952, dottore commercialista e avvocato civilista. Icona dello sport italiano e internazionale, leggenda e punto di riferimento per gli sportivi di oggi, modello di comportamento e dedizione per quelli della sua epoca.
Ogni anno, il 12 settembre, il mondo dell’atletica leggera italiana celebra il Pietro Mennea Day: una giornata in ricordo del record del mondo sui 200 metri piani del 1979.
Fra i tanti record, vittorie e riconoscimenti deputati a Mennea, è importante segnalare il legame dello sportivo con la nostra città: Medaglia d’oro e d’argento – 200 m nel 1979; Coppa Unione Nazionale Atleti Azzurri d’Italia il 2 giugno 1973, Premio Città di Torino 1977, Campionati Italiani Assoluti il 24/25/26 giugno 1980; nelle semifinali di Coppa Europea Torino nel 1975, Mennea qualifica l’Italia ai 200 m. per la finale di Nizza, vincendo con il tempo di 10.20 che costituiva il nuovo primato italiano senza misurazione manuale, ma elettrica. Muore a Roma il 21 marzo 2013.
Il giardino della Circoscrizione 10, compreso tra il Corso Unione Sovietica e Via Monteponi verrà intitolato a Felicita Ferrero, la giovane impiegata torinese, fortemente impegnata nelle lotte sociali e per l’emancipazione della donna. Aderì nel 1921 al Partito Socialista e fu tra i fondatori del Partito Comunista. Rientrata in Italia, continuò l’attività antifascista fino all’arresto nel 1927 e alla successiva condanna del Tribunale Speciale a sei anni di reclusione. Scarcerata alla fine del 1932 emigrò prima in Francia e, alla fine del 1933, in Unione Sovietica dove fu testimone degli anni più terribili della repressione staliniana. Giornalista a l’Unità, dopo la repressione della rivolta ungherese del 1956 abbandonò il Partito Comunista. “Un nocciolo di verità” è il libro che racconta le memorie della sua vita. Si spense il 9 febbraio 1984, nella nostra città, dopo aver vissuto gli ultimi decenni in dignitosa povertà.
Infine, alla scuola per l’infanzia di Corso Benedetto Croce 21, nella Circoscrizione 9 verrà assegnato il nome “Sole”, così come proposto dalla Commissione Scuola-famiglia dello stesso istituto, che ha sviluppato un progetto in cui sono stati coinvolti i bambini, le insegnanti e il personale non docente della scuola. “i bambini - recita la motivazione per la scelta di questo nome - sono i raggi di sole. Il volto dei piccoli allievi si illumina come un sole quando fanno le loro scoperte, e la scuola dell’infanzia è il luogo privilegiato della scoperta e della meraviglia che caratterizza l’età dei bambini dai 3 ai 6 anni”.
(rag)