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Il Consiglio comunale ha approvato le tariffe relative alla Tari, la tassa istituita, dal 2014, con la finalità di coprire integralmente il servizio di raccolta, trattamento e gestione dei rifiuti.
Il provvedimento è stato illustrato dall’assessore al Bilancio, Gianguido Passoni.
Il piano finanziario ammonta a 205.789.143 euro dei quali 105.223.016 rappresentano i costi fissi e 100.066.127 quelli variabili.
Per la determinazione dei coefficienti di produzione e delle tariffe per la gestione dei rifiuti urbani, l’Amiat ha predisposto una relazione tecnica secondo la quale si evidenzia come la produzione di rifiuti da parte delle utenze domestiche sia passata dal 47,03% del 2014 al 47,48% del 2015.
Le utenze non domestiche sono invece passate da una produzione del 52,97% dello scorso anno al 52,52% per l’anno in corso.
Per quanto riguarda le utenze non domestiche, al fine di aggiornare gli indici di produzione da parte di categorie che avevano subito maggiori aumenti tariffari nel passaggio alla Tari, l’Amministrazione ha incaricato l’Amiat di effettuare nuove indagini sulle produzioni di rifiuti delle categorie tariffarie legate a “locali di esercizi commerciali per vendita al minuto e all’ingrosso di beni alimentari”.
Sulla base dei risultati, si è proceduto ad una perequazione della pressione del carico fiscale in modo da determinare la conferma delle tariffe 2014 per tutte le categorie, ad eccezione di quelle che, a seguito delle nuove indagini, hanno visto crescere o diminuire il proprio coefficiente di produzione rifiuti.
Per queste categorie gli aumenti devono essere contenuti entro il 7,80% e le diminuzioni entro il 3%.
Passoni ha sottolineato come sia allo studio dell’Amministrazione anche la valutazione su alcune modalità di economia nella gestione del servizio in particolare sulle aree mercatali che potrebbero portare alla riduzione del costo della raccolta e dello smaltimento e con esso ad una valutazione sull’impatto che potrebbe avere la tassa con un mix di funzione e servizi messi in atto anche da soggetti assegnatari del mercato stesso. Dopo l’illustrazione della delibera da parte dell’assessore al Bilancio, si è sviluppato il dibattito.
Sono previsti sgravi del 10% per i locali stabilmente dedicati al culto, riconosciuti dallo Stato, del 30% a favore di ONLUS.
Previste agevolazioni anche per le attività commerciali ed artigianali che subiscono disagi per l’allestimento di cantieri per opere pubbliche per una durata superiore a sei mesi.
Le tariffe relative alle utenze domestiche sono rimaste invariate rispetto allo scorso anno.
Sono previste agevolazioni per tre fasce di reddito, risultante dalla certificazione ISEE: 45% da 0 a 13.000 euro, 30% da 13.001 a 17.000, 20% da 17.001 a 24.000.
Dopo l’illustrazione della delibera da parte dell’Assessore al Bilancio, si è sviluppato il dibattito.
Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia): Abbiamo sbagliato a concentrarci sul tema delle aliquote per definire le categorie più o meno gravate quando invece è facile rendersi conto che il costo complessivo del servizio è l’elemento che va a creare differenze di imposizione a tutta la comunità torinese e diventa difficile poi aiutarne una parte con sgravi in minima percentuale. Pur prendendo atto del fatto che la Giunta ha dato attuazione alla nostra mozione che distingueva tra commercio al dettaglio e all’ingrosso, sostengo che sia il costo del servizio sul quale il Consiglio deve esprimersi. Il costo di Amiat è concorrenziale? Perché un servizio analogo in altre città costa meno? Un eccessivo ricorso al subappalto crea un aggravio di costi. Manca una verifica di controllo politico su Amiat come soggetto concorrenziale. Per questo abbiamo proposto con l’NCD di prevedere una commissione che vada a recuperare la funzione di indirizzo e controllo sui servizi pubblici locali. E’ anacronistico il ripristino della vecchia Agenzia per il controllo dei servizi pubblici locali per i suoi costi di gestione ma occorre che il Consiglio comunale si riappropri del controllo politico non dello svolgimento del servizio ma dello svolgimento in economicità.
Fabrizio Ricca (Lega Nord): Anche quest’anno discutiamo di una Tari fatta da aumenti circa 2% verso le abitazioni, fino all’8% per i mercatali. Un segnale negativo per le famiglie e le partite Iva che fanno fatica a tirare fuori soldi per una tassa che da qualunque punto di vista è la più alta d’Italia, in particolare per gli ambulanti. Gli emendamenti che proponiamo riallineerebbero Torino alle altre città italiane. La pulizia dei mercati costa 5 volte Napoli. Chiediamo uno sgravio per tutte le abitazioni che sorgono in prossimità dei campi Rom, con la presenza di discariche a cielo aperto. Con una mozione di accompagnamento chiediamo una tariffa giornaliera per i cosiddetti “spuntisti” perché paghi solo chi sporca e di introdurre l’autopulizia del mercato perché gli operatori del mercato puliscano autonomamente la piazzola, risparmiando sul costo di raccolta e producendo un risparmio sulle tariffe di oltre il 50% sulle tariffe.
Andrea Tronzano (Forza Italia): Il nocciolo della discussione è Amiat. L’assessore ha avuto la forza, grazie anche all’opposizione, di chiedere ad Amiat di dire la verità sui costi, non in linea con le aspettative di una Amministrazione che vuole agire nell’interesse dei cittadini. Ancora la verità non emerge. Non capisco perché non si voglia affrontare la discussione sul perché ad una riduzione dei rifiuti, negli ultimi quindici anni, non abbia corrisposto una riduzione delle tariffe. Ci sono ampi margini di intervento sul contratto di servizio, resta alta la sproporzione tra costi per famiglie e costi per imprese. Non si può tartassare chi produce occupazione e tiene in piedi il tessuto produttivo. Ho presentato un emendamento perché si preveda uno sgravio per le famiglie che abitano nella zona di via Germagnano, nel quartiere Rebaudengo, dove i cittadini sono subissati da roghi di materiale da parte dei Rom che, anche se non sono dannosi per la salute, rappresentano comunque un disagio soprattutto in relazione agli ingenti accumuli di immondizia che si trovano nella zona.
Vittorio Bertola (Mov. 5 Stelle): L’Amministrazione si era data obiettivi di efficienza del sistema raccolta rifiuti ma il risultato è disastroso: la tassa non ha fatto altro che aumentare, la percentuale di raccolta differenziata non è aumentata, forse perché bisogna alimentare il termovalorizzatore. Ora sentiamo tutte le forze politiche che propongono l’autopulizia nei mercati per ridurre il costo del contratto di servizio. Vorrei ricordare che l’autogestione della raccolta rifiuti nei mercati era già stata approvata due anni fa dal Consiglio grazie ad una mozione del Movimento 5 Stelle. Ci sembra comunque di vedere un’evoluzione nel pensiero del Consiglio comunale. Importante la questione dei roghi ma non è il problema fondamentale che resta il sistema inefficiente di raccolta da parte di Amiat e il costo della tariffa che non permette ancora di pagare per i rifiuti prodotti ma solo sulla base di una stima.
Michele Paolino (Partito Democratico): Il tema del controllo sui servizi pubblici locali ci sta a cuore. Avevamo già annunciato una iniziativa in questa direzione. L’idea è quella di un soggetto non riconducibile alla Giunta ma al Consiglio con le stesse prerogative che erano in capo all’Agenzia per il controllo dei servizi pubblici locali e, in questo senso, ci sentiamo quindi di appoggiare lo spirito della proposta di una Commissione avanzata dai consiglieri Marrone e Greco Lucchina. Ci impegniamo per trovare le risorse, a partire da quelle dei gruppi consiliari, per mettere la Commissione proposta nelle condizioni di lavorare.
Rispetto ad Amiat, riteniamo che il risparmio che deriva dall’efficientamento di Amiat debba essere utilizzato con l’obiettivo di ridurre la tassa rifiuti e sul potenziamento del servizio stesso. Per questo abbiamo presentato una mozione di accompagnamento al Bilancio. Condividiamo inoltre la proposta della Lega Nord rispetto alla sperimentazione della pulizia dei mercati. Noi andiamo oltre immaginando, per l’anno prossimo, un modello di cogestione tra ambulanti per la pulizia delle aree mercatali. Siamo d’accordo con la sperimentazione a favore di una strada nuova perseguibile insieme a tutti gli operatori.
Alessandro Altamura (Partito Democratico): Al di là della legittima ambizione di rendere migliore il servizio non dobbiamo dimenticare che, tra glia ambulanti, i pagatori corretti si aggirano intorno al 60%. Occorre quindi lavorare molto anche per recuperare quanto non è stato pagato. Rispetto alla questione del controllo sui servizi pubblici locali, ritengo che la Commissione proposta da Marrone e Greco Lucchina non ha tutti gli strumenti mentre l’Agenzia per i servizi pubblici locali nasceva come ente terzo, con la capacità di presentare valutazione sui contratti di servizio paragonati a quelli di altre città. I nuovi aspetti tecnico normativi legati ai servizi pubblici locali ed alla spending review hanno bisogno di un supporto tecnico della segreteria generale del Consiglio comunale. Con queste condizioni sono favorevole alla mozione di accompagnamento.
Con la delibera sono state approvate anche due mozioni di accompagnamento.
La prima, a firma dei consiglieri Maurizio Marrone (FdI) e Paolo Greco Lucchina (NCD), impegna il presidente del Consiglio Comunale a presentare una deliberazione per l’istituzione di una Commissione in materia del monitoraggio dei servizi pubblici locali quale organo di indirizzo e controllo su modalità e costi/tariffe di erogazione degli stessi, sulla nomina dei vertici di spettanza comunale delle società erogatrici e dei contratti di servizio.
La seconda mozione di accompagnamento (presentatori i consiglieri della Lega Nord, Fabrizio Ricca e Roberto Carbonero) impegna invece il Sindaco e la Giunta ad avviare uno studio di fattibilità, entro il 2015, per la liquidazione della Tari giornaliera per i cosiddetti “spuntisti” (operatori senza un’assegnazione fissa), riducendo il numero degli insoluti, senza aumentare i costi per gli operatori.
Il documento chiede inoltre di avviare una sperimentazione che coinvolga gli operatori nella gestione di raccolta, pulizia e differenziazione del rifiuto da loro prodotto, al fine di ridurne i relativi costi per la Città e per gli operatori.
F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale