Città di Torino > Ufficio Stampa > Comunicati stampa 2015 > LUGLIO
Le modifiche erano state sollecitate da alcuni Consigli circoscrizionali
Il Consiglio comunale ha concluso l’iter di approvazione di alcune modifiche al Regolamento cittadino dei centri d’incontro deliberato nel dicembre del 2014. Le modifiche deliberate sono scaturite dalle proposte dei Consigli delle Circoscrizioni 5 e 6 e dal lavoro svolto dalle commissioni consigliari competenti, dai consiglieri, e dall’assessore al decentramento Gianguido Passoni.
Il Regolamento mira ad armonizzare la disciplina dei Centri d'Incontro in ordine alla gestione ed alle attività che vi si svolgono.
Le modifiche approvate oggi dal Consiglio (30 voti favorevoli e quattro contrari) accolgono in buona misura la richiesta da parte delle Circoscrizioni di riconoscere le differenze e le specificità dei Centri d’incontro così come sono andate delineandosi nel corso degli anni e introducono elementi di maggior flessibilità ed iniziativa circoscrizionale.
Tra le novità introdotte dal nuovo testo, vi è la possibilità “sentito il Comitato di Gestione, di stabilire una quota annuale di iscrizione per far fronte alle spese minime di funzionamento del Centro (pulizia, ecc.). In ogni caso ai cittadini privi di reddito, che comprovino tale condizione con adeguata documentazione, verrà comunque garantita l'iscrizione gratuita al Centro con il relativo rilascio della tessera".
La nuova formulazione del Regolamento inoltre consente di effettuare pubblici spettacoli o incontri con organizzazioni che il dirigente della Circoscrizione potrà eventualmente vietare ai sensi delle normative generali e regolamentari vigenti.
L’ Articolo 17 del regolamento è stato integrato con la seguente previsione: "Nel caso di Centri d'Incontro con Comitato di Gestione, il sostegno della Circoscrizione è effettuato con rimborso a mezzo di rendicontazione annuale nelle forme previste dall'articolo 6 del
presente Regolamento".
Infine viene nel nuovo testo approvata una modalità di gestione dei Centri che contempla la possibilità di affidarli ad associazioni o loro raggruppamenti già esistenti.
Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)