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Via libera dalla Giunta comunale al Bilancio di previsione 2015. Il provvedimento, che definisce entità e caratteristiche di entrate, spese e investimenti per l’anno in corso, passerà nei prossimi giorni all’esame delle commissioni consiliari e della Sala Rossa che, entro fine luglio, dovrà dare il sì definitivo alla “finanziaria” di Palazzo Civico.
Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Piero Fassino “per un bilancio che, nonostante i tagli subiti per effetto dei provvedimento governativi (nel 2015 – ha anche ricordato il Sindaco - i Comuni italiani hanno subito tagli per 1,6 miliardi di euro), mantiene inalterate le risorse destinate a welfare, servizi educativi, cultura, sport e servizi ai cittadini, senza ricorrere all’aumento di tributi e tariffe, ma agendo sul costo del personale, sulla rinegoziazione dei mutui e sui contratti di servizio”.
Fassino ha inoltre sottolineato che “il bilancio di spesa corrente è tutto costruito su voci di entrata strutturali e ripetibili, senza alcuna entrata straordinaria o una tantum, e riservando il conto capitale interamente agli investimenti per 140 milioni di euro. Note positive – ha aggiunto il Sindaco – vengono anche dalla riduzione del debito complessivo, che quest’anno scende sotto la soglia dei 2,9 miliardi di euro, ritornando ai livelli dei primi anni Duemila”.
Per l’assessore al Bilancio, Gianguido Passoni, la manovra varata questo pomeriggio “ha salvaguardato nel loro complesso i servizi di welfare, istruzione e l’offerta culturale. Un obiettivo – ha spiegato il responsabile delle politiche finanziarie di Palazzo Civico - conseguito pur a fronte della necessità di ridurre l’entità complessiva della spesa corrente e senza fare ricorso a entrate straordinarie o alla leva fiscale per compensare la riduzione dei trasferimenti statali e regionali. Il previsionale 2015 – ha poi aggiunto Passoni - è stato inoltre adeguato alle normative sulla cosiddetta armonizzazione contabile che, tra le altre cose, hanno imposto per i crediti difficilmente esigibili l’istituzione di uno specifico fondo, con conseguente immobilizzazione di risorse da destinare alla spesa corrente”.
A proposito di contrazione delle risorse finanziarie disponibili, l’assessore Passoni ha anche ricordato che, rispetto al 2014, le minori entrate per 91 milioni di euro dovuti alla riduzione di trasferimenti erariali, oltre ai 30 milioni di maggiore spesa per l’istituzione del fondo crediti di dubbia esigibilità e per gli 11 milioni da destinare l’annuale ripiano del disavanzo “hanno pesato non poco e reso sicuramente non semplice elaborare il bilancio di previsione senza compromettere il sistema dei servizi cittadini e senza alzare la pressione fiscale attraverso l’aumento delle tasse locali” .
Guardando più nel dettaglio i numeri del Previsionale 2015, il bilancio pareggia, per la parte corrente, a 1273 milioni di euro.
Le entrate tributarie ammontano a 830 milioni di euro, quelle extratributarie (canoni e concessioni, interessi e fitti attivi, mense, contravvenzioni) corrispondono circa a 281 milioni di euro, mentre i trasferimenti da Stato, Regione e altri enti portano nelle casse di Palazzo civico, secondo il previsionale, una cifra pari a 136 milioni di euro e 26 milioni quelli da dividendi delle partecipate.
Risparmi sono stati ottenuti agendo sulle spese per il personale (16 milioni di euro), i beni e servizi (4 milioni di euro), i trasferimenti e i contributi (4 milioni di euro).
Il Bilancio 2015 prevede anche investimenti per 140 milioni di euro, in parte cofinanziati da terzi. “Un dato che – ha sottolineato l’assessore Passoni - considerando l’attuale contesto economico generale risulta comunque significativo”.
Continua la progressiva discesa del debito, che cala di ulteriori 90 milioni di euro rispetto al 2014, attestandosi a quota 2,9 miliardi di euro.
“Secondo gli strumenti di programmazione del Comune, questa consiliatura – annuncia l’assessore al Bilancio – si contraddistinguerà per aver ridotto l’indebitamento di mezzo miliardo di euro.”
Sul piano tariffario confermate le agevolazioni per i redditi più bassi già introdotte negli anni passati e che riguardano la tassa raccolta rifiuti (riduzioni per redditi fino a 24mila euro Isee), addizionale comunale Irpef (con esenzione per persone con reddito non superiore a 11mila e 670 euro) e la Tasi (con rimborso fino a 100 euro per le famiglie con reddito Isee inferiore a 17mila euro). (mge)