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La delibera approvata dal Consiglio comunale (26 favorevoli su 26 votanti) offre nuove possibilità alle aree agricole cittadine, spesso sottoutilizzate e tendenti al degrado. La valorizzazione delle attività agricole rispecchia una delle vocazioni della città, già nel 2012 con l’approvazione del progetto “Progetto TOCC – Torino città da coltivare” e dal provvedimento “Tutela delle aree agricole periurbane e nuovi indirizzi per la realizzazione di orti urbani nella Città di Torino”. Lo stesso Piano regolatore del 1995 riconosceva queste aree in territorio in da destinare a parco urbano, fluviale e collinare ed era garantita la conservazione delle attività agricole.
L’agricoltura con queste importanti novità diventa lo strumento di valorizzazione e riqualificazione paesaggistica e possono diventare interessanti attrazioni anche in chiave turistica.
Contestualmente nel provvedimento sono introdotte importanti semplificazioni. Una maggiore flessibilità per le aree per servizi pubblici, per alcuni parametri di edilizia (rapporto di copertura e ampiezza dei cortili) e per il trasferimento dei diritti edificatori.
I parcheggi pertinenziali ai servizi pubblici, seguendo l’orientamento della Città, si ritiene di non estenderli per incentivare ogni forma di flessibilità sostenibile.
Per il recupero del patrimonio edilizio esistente e la riduzione del consumo di suolo, è ampliata la possibilità degli interventi ammessi come il restauro e il risanamento conservativo (oltre la manutenzione ordinaria e straordinaria) senza possibilità di modificare la destinazione d’uso. Anche questo punto diventa importante per il turismo.
All’ “Edilizia convenzionata” si affianca il “Social housing” regolati da convenzione urbanistica e verificata con l’Edilizia residenziale pubblica. Le modifiche introdotte dalla delibera non mutano l’impianto strutturale del Prg, si tratta di integrazioni e recepimento di disposti normativi, non cambia la funzionalità delle infrastrutture (a rilevanza sovracomunale) e non interessa aree caratterizzate da dissesto attivo e non modifica la classificazione dell’idoneità geologica dell’uso urbanistico.
Sono state approvate dal Consiglio comunale due mozioni di accompagnamento (entrambe 25 voti favorevoli su 25 votanti).
La prima (a firma del consigliere Carretta) chiede alla Giunta di attivare le procedure per l’attivazione della Commissione consultiva comunale per l’agricoltura e le foreste”. La seconda (primo firmatario il consigliere Trombotto) chiede all’Amministrazione di predisporre entro il 2015 una cartografia completa che individui e delimiti le aree agricole presenti sul territorio cittadino e approvare una norma che tuteli le aree e le attività agricole cittadine.
"Vogliamo promuovere le attività agrituristiche – ha dichiarato l’assessore Stefano Lo Russo - per agevolare la permanenza dei produttori agricoli attraverso il miglioramento delle condizioni di vita e l'incremento dei redditi aziendali, valorizzando le strutture produttive esistenti e incrementando le potenzialità dell'offerta turistica cittadina in tema di sostenibilità ambientale”. “Il provvedimento – ha proseguito l’assessore Lo Russo - introduce altresì importanti semplificazioni in campo edilizio che vanno incontro all'esigenza di far ripartire questo fondamentale settore dell'economia cittadina".
Di seguito si riportano gli interventi dei consiglieri dopo l’illustrazione della delibera (avvenuta nel corso del Consiglio comunale del 4 giugno 2015).
Maurizio Trombotto - Sel
È stato fatto un percorso approfondito nelle Commissioni congiunte Urbanistica e Ambiente, con una concertazione proficua, e si è prodotto un buon lavoro. Le associazioni ambientaliste e quelle dei coltivatori diretti non sono distanti nelle proprie posizioni. Il Consiglio comunale, in questo mandato, ha già approvato una delibera di iniziativa dei cittadini a tutela delle aree agricole.
L’obiettivo è di tutelare e valorizzare le aree agricole. Con questo spirito, le due mozioni di accompagnamento rafforzano la delibera stessa. La prima prevede la ricostituzione della Commissione consultiva comunale per l’agricoltura e le foreste (prevista con Legge regionale); la seconda impegna l’Amministrazione a predisporre una cartografia completa che individui e perimetri le aree agricole.
Vittorio Bertola – Movimento5stelle
Nella delibera si parla di aree agricole e di altri argomenti non direttamente collegabili con il primo. Sarebbe stato meglio dividere i due atti in modo tale da riuscire a fare ragionamento diverso per ogni singolo tema.
La tutela delle aree agricole è necessaria dal momento che il terreno agricolo, nel nostro Paese, diminuisce a vista d’occhio, e la nazione è sempre meno autosufficiente dal punto di vista della produzione del settore primario. Per la tutela di queste aree è necessaria una delibera normativa dedicata, che metta in pratica delle vere e proprie misure di protezione; questa proposta lo fa in modo decisamente insufficiente. Da questo punto di vista ben vengano le mozioni di accompagnamento; soprattutto l’idea della cartografia di queste aree è un passo importante.
Guido Alunno - PD
A nome del PD volevo esprimere un giudizio favorevole su questa delibera. C’è qualche differenza tra il titolo dell’atto e i suoi contenuti, e forse dividere i due temi sarebbe stato meglio; tuttavia ciò non incide sulle conseguenze.
È stato deciso di tutelare le aree agricole cittadine, misura che in passato non è stata messa in pratica né regolamentata. Purtroppo la sola individuazione di aree verdi come aree agricole potrebbe non essere del tutto sufficiente, ma, nonostante ciò, l’atto è un vero e proprio passo avanti.
Le mozioni di accompagnamento sono sostanzialmente condivise.
Piera Levi Montalcini - Misto di Maggioranza
Chiedo all’Assessore di cambiare il nome alla delibera. La denominazione dell’atto, che cita solo le aree agricole, potrebbe trarre in inganno qualsiasi architetto, che non andrebbe a cercare gli adeguamenti contenuti riguardanti l’edilizia privata. Inoltre mi chiedo il perché, a pagina 32 dell’allegato, sia stata cancellata la competenza del Consiglio Comunale spostandola genericamente a un “organo competente”, cosa che ho già chiesto in Commissione.
(tdn) - Ufficio stampa del Consiglio comunale