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Il Consiglio Comunale ha approvato il piano operativo di razionalizzazione (con le linee di indirizzo e operative) delle società partecipate della Città. La delibera è stata approvata all’unanimità, con 25 voti favorevoli.
Seguendo le indicazioni fornite dalla legge di stabilità 2015, uno degli obiettivi del piano approvato oggi dal Consiglio è la riduzione del numero delle società partecipate al fine di conseguire una diminuzione dei costi incidenti sul bilancio dell’Amministrazione comunale.
Il piano di razionalizzazione fa riferimento alle società partecipate direttamente della Città e a quelle partecipate attraverso la holding FCT. “La delibera è una sorta di fotografia delle partecipate di proprietà della Città – ha spiegato in Aula l’assessore Giuliana Tedesco – e abbiamo tempo fino al marzo del 2016 per fare delle scelte in merito. Oggi per alcune società sono in corso studi di fattibilità per valutare le scelte da intraprendere nei prossimi mesi”.
Unitamente al piano di razionalizzazione, la sala Rossa ha approvato una mozione di accompagnamento che invita la giunta a predisporre entro il 2015 una delibera da sottoporre al Consiglio comunale che individui le linee guida di intervento e un piano operativo di razionalizzazione per i soggetti no profit.
Al dibattito in aula sono intervenuti i seguenti consiglieri:
Chiara Appendino (M5S): E’ stato fatto un lavoro impegnativo con questo piano di razionalizzazione delle società partecipate della Città che non condivido in tutte le sue scelte. Ma che considero un buon punto di partenza. Da qui in avanti si dovrà capire quali scelte l’amministrazione comunale intende fare, avviando un lavoro anche sugli enti no profit.
Alessandro Altamura (Pd): Questa delibera non è una semplice ricognizione, ma un lavoro ampio già svolto. Chiedo che gli impegni presi in Commissione da parte dell’assessore Tedesco siano rispettati. E in prospettiva occorre valorizzare il lavoro di dismissioni già svolto finora.
Con la mozione presentata invitiamo a proseguire il lavoro di monitoraggio svolto. Partendo dalla ricognizione già effettuata si individuino le linee guida dell’intervento e un piano di razionalizzazione per i soggetti no profit.
Maurizio Marrone (Fd’I-AN): Già a livello romano ci sono stati obiettivi poco ambiziosi rispetto alla necessità di una spending review rigorosa. A Torino, sono state affrontate con superficialità le questioni riguardanti la dismissione di società partecipate importanti, mentre non comprendo il motivo di tenere in vita FCT Holding, se non per la necessità di un ulteriore indebitamento, fatto eludendo i vincoli esistenti tramite la holding. Analogo il caso della società di cartolarizzazione. La Corte dei Conti ha affermato che le cartolarizzazioni sono di fatto un sistema di scatole cinesi per contrarre nuovi mutui. Sono queste le società partecipate da eliminare, avendo il coraggio che il governo Renzi non ha avuto nel chiudere inutili scatole che producono solo prebende.
R.T. - Ufficio stampa del Consiglio comunale