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Gli interventi nel quadro delle vaste trasformazioni previste dalla Variante 200
Con l’approvazione della variante urbanistica per la trasformazione dell’ambito “Regaldi” (26 voti favorevoli quattro voti contrari) il Consiglio comunale ha realizzato uno dei presupposti del più vasto progetto di trasformazione della zona nord di Torino, ossia della Variante 200.
L’area interessata da questo provvedimento è compresa tra i corsi Novara e Regio Parco ed il proseguimento delle vie Regaldi e Ristori, in gran parte occupata dall’ex scalo ferroviario “Vanchiglia” nei pressi del Cimitero Monumentale ed è interessata anche dalla realizzazione della linea 2 della Metropolitana.
Il progetto si articola in tre diverse unità di intervento, la prima compresa tra il fronte di Corso Novara e la via Pacini (U.I.1 estesa su 65.545 mq di superficie territoriale), la seconda (U.I.2 estesa su 8.114 mq di superficie territoriale) tra le vie Quittengo e Pacini, la terza (U.I.3 estesa su 45.121 mq di superficie territoriale) compresa tra la via Pacini, Regaldi in progetto e il Corso Regio Parco.
La nuova zona di trasformazione riconosce attraverso il Piano Particolareggiato approvato oggi puntuali elementi di “cerniera” tra le nuove edificazioni e il quartiere esistente quali le piazze in affaccio su corso Novara e sulla nuova via Regaldi, caratterizzate entrambe dall’ipotesi di realizzazione delle future stazioni della Linea 2 della metropolitana.
In particolare la futura piazza Novara si delinea come una congiunzione tra la Città consolidata e quella riplasmata dalle trasformazioni e riqualificazioni previste dal Piano Particolareggiato e dalla variante 200, mentre la piazza Ristori costituisce il fulcro urbano del nuovo quartiere, beneficiando di una visuale privilegiata sulla collina torinese.
Le piazze valorizzano la nuova via Regaldi, vero e proprio boulevard cittadino e asse portante del nuovo insediamento, in coerenza con quanto previsto dalla variante 200 che assegna al corso Regio Parco il ruolo di viale urbano, con la conseguente rivalutazione del suo carattere storico e di cornice del Cimitero Monumentale.
L’ampia sezione di via Regaldi ospiterà, oltre alle carreggiate stradali, spazi lineari organizzati per la fruizione pubblica (piste ciclabili, spazi e percorsi pedonali).
A completamento della rete viaria sono previsti: il prolungamento della via Pacini fino al corso Regio Parco, l’apertura della via Quittengo verso via Regaldi e il prolungamento del tratto di via Ristori fino alla futura omonima piazza. La realizzazione di un nuovo fronte urbano sulla via Regaldi e su corso Novara e di un parco lineare lungo il corso Regio Parco su cui si affacceranno le nuove attività residenziali, commerciali e servizi, anticipa anche con il completamento della trama viaria esistente la futura connessione con il sistema dei parchi di Torino Città delle Acque.
Il provvedimento approvato interessa una superficie di circa 118.000 mq di superficie e la realizzazione di opere pubbliche (nuova viabilità lungo Via Regaldi e via Pacini e la sistemazione del controviale est di corso Novara, nuove piazze pubbliche, illuminazione, sottoservizi e il nuovo parco lineare lungo il corso Regio Parco) per 7.631.200 euro sui 13.315.000 di oneri di urbanizzazione complessivamente generati dall’operazione.
Le aree per servizi pubblici saranno pari a 78.127 metri quadrati (42.218 metri quadrati per verde e aree attrezzate, 17.207 metri quadrati per aree a parco e 18.702 metri quadrati per parcheggi in struttura). Un edificio con 1000 metri quadrati da dedicare a spazio polivalente sarà ricavato, a spese dei soggetti privati attuatori, dagli edifici che si affacciano su piazza Ristori.
Il Piano approvato prevede una quota pari a circa 4.800 metri quadrati di SLP da destinarsi a edilizia convenzionata o per “social housing”.
Sulla via Regaldi, trasformata in “vero e proprio boulevard urbano” oltre alle carreggiate stradali avranno posto piste ciclabili, alberature e “percorsi pedonali di relazione”.
Rispetto al progetto adottato nel gennaio 2011, la Superficie Lorda di Pavimento (SLP) generata dal progetto ammonta a 81.026 mq. destinata per un massimo del 60% a residenze e per un minimo del 40% ad attività commerciali e a servizi (ASPI ed Eurotorino). La superficie edificata si riduce pertanto rispetto a quanto previsto nella precedente versione del Piano particolareggiato del 2011 (85.114 mq) mentre la distribuzione commerciale, inizialmente prevista come “Localizzazione urbana periferica non addensata di tipo L2”, tenuto conto del minor dimensionamento della localizzazione commerciale, potrà essere individuata in nella tipologia L1.
Con l’approvazione del Piano la Città acquisirà il trincerone ferroviario lungo le vie Sempione e Gottardo “ passaggio indispensabile – ha ricordato l’assessore Lo Russo – per la realizzazione della linea 2 della Metropolitana”.
“Col Piano Particolareggiato Regaldi – ha dichiarato in conclusione l’assessore Stefano Lo Russo - diamo avvio concreto ad una delle più grandi trasformazioni urbane della Città. Il riuso di spazi industriali dismessi, la restituzione alla Città di nuove funzioni urbane, la costruzione di nuovi spazi pubblici e l’integrazione architettonica di funzioni diverse come il commercio e la residenza rappresentano le cifre distintive del progetto. Una nuova centralità urbana che costituisce un elemento fondamentale nella strategia di sviluppo della zona Nord e nella riqualificazione di Barriera di Milano. Il piano Regaldi – ha ribadito Lo Russo replicando ad alcuni interventi dopo il dibattito del consiglio comunale – è un caso esemplare di riqualificazione urbanistica”.
Per la complessità del programma di trasformazione è stata prevista un’articolazione temporale decennale.
Il dibattito:
Maurizio Trombotto (SEL): Ringrazio l’assessore per la disponibilità nell’illustrare i contenuti di un Piano particolareggiato da 318mila mq, che anticipa la realizzazione dell’attesa Variante 200, finalmente prossima a diventare realtà. Verrà così riqualificata l’area nord di Torino, come da tempo chiedono diverse forze politiche, tenendo conto non solo degli aspetti urbanistici, ma anche delle esigenze dei commercianti e dei residenti, ai quali verranno destinati 1.000 mq di spazi pubblici. Lo Scalo Vanchiglia è rimasto un “non luogo” per molto tempo: ora finalmente troverà una sua vocazione.
Enzo Liardo (NCD): La delibera Regaldi è la rievocazione storica di quanto è accaduto nel 2000, quando si vollero creare nuovi quartieri sulla Spina 3: quartieri che nascevano già degradati e che oggi si sono infatti dimostrati un fallimento. Spero che, almeno in questo caso, non vengano creati nuovi Comitati cittadini ad hoc, finanziati dal Comune: in passato non sono serviti a nulla, se non a sprecare risorse pubbliche.
Vittorio Bertola (5 Stelle): È incredibile che questa delibera, che contiene centinaia di pagine di allegati, non sia mai stata liberata per l’aula dalla Commissione Urbanistica. Ci sono poi molti punti che lasciano perplessi sulla legittimità dell’atto. Innanzitutto, sono passati più di 4 anni dall’adozione della delibera all’approvazione prevista oggi. È stata poi presentata una variante parziale, mentre invece dovrebbe essere strutturale. Ci sono inoltre state troppe modifiche rispetto all’adozione, in particolare per la tipologia di insediamento commerciale e i volumi delle costruzioni. Sarebbe stato più corretto adottare un nuovo atto. Senza contare che non abbiamo potuto leggere molti documenti, tra cui il Masterplan della Variante 200.
Nella sostanza, non c’è bisogno di altri 80mila mq di cemento a Torino: il valore delle attuali case dei torinesi scenderà ancora. Inoltre, questo atto non genera alcun finanziamento, né avvia lavori per la linea 2 della metropolitana. E non è stato valutato l’impatto sulla viabilità, ad esempio della rotonda che si vuole costruire su corso Novara.
Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)