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L’obiettivo è dare corpo a un progetto unitario e finanziariamente sostenibile per riqualificare lo storico complesso della Cavallerizza Reale e la ex Zecca di via Verdi, salvaguardando la vocazione culturale pubblica di spazi e immobili. La strada individuata per raggiungerlo è un percorso aperto al dialogo e al confronto: un’idea messa nero su bianco nel protocollo d’intesa che questa mattina l’assessore al Patrimonio, Gianguido Passoni, ha presentato ai colleghi di Giunta e a cui l’esecutivo di Palazzo Civico ha dato il suo via libera per la sottoscrizione.
L’intesa prevede il coinvolgimento del Comune di Torino innanzitutto, che ponendo la sua firma si impegna a garantire il corretto svolgimento dei percorsi partecipativi con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e della cittadinanza, e di Regione Piemonte, Soprintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, Archivio di Stato di Torino, Università degli Studi di Torino, Edisu, Compagnia di San Paolo, Fondazione Teatro Stabile di Torino , Fondazione Teatro Regio di Torino, Accademia di Belle Arti di Torino e società Cartolarizzazione Città di Torino.
“Il protocollo – spiega l’assessore Passoni – è l’inizio di un percorso di confronto e lascia aperte le porte a ulteriori collaborazioni e alla partecipazione di enti o altri soggetti che intendano mettere a disposizione know-how e risorse per il progetto di riqualificazione della Cavallerizza.
Con questa intesa – aggiunge Passoni – si apre un tavolo di lavoro che dovrà produrre uno studio di fattibilità, valutare l’impatto economico, cercare risorse e trovare soluzioni che scongiurino la frammentazione del compendio in un insieme incoerente di usi e funzioni individuati singolarmente: un progetto che strappi al degrado questa preziosa porzione del centro cittadino per renderla, conservandone la bellezza, spazio culturale pienamente fruibile dai torinesi, dagli studenti delle nostre facoltà universitarie e dai tanti di visitatori che, ogni anno, scelgono Torino città d’arte come meta turistica”. (mge)