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Per 22 lavoratori e lavoratrici a tempo determinato dell’ex Provincia di Torino, con contratto scaduto, è in arrivo una soluzione.
Lo ha annunciato il sindaco Piero Fassino, oggi a capo della Città Metropolitana subentrata alla Provincia, nel corso di un incontro con la conferenza dei Capigruppo, convocato su richiesta del consigliere Maurizio Trombotto per discutere il caso.
Il problema del rinnovo dei contratti di lavoro a tempo determinato – ha spiegato Fassino – riguarda numerosi enti locali che hanno sforato il Patto di stabilità e pertanto non possono rinnovare contratti a tempo determinato che siano scaduti. Nei confronti del Governo, ci si è pertanto mossi per ottenere un provvedimento di deroga alle relative sanzioni, sia finanziarie che normative.
Il Governo, sin dal dicembre scorso, ha assunto un atteggiamento favorevole alla richiesta, tanto da cercare di inserire la deroga prima nel Decreto “milleproroghe” e poi nel provvedimento sull’IMU agricola: in entrambi i casi, l’iniziativa non è stata accolta dal Parlamento, data l’insufficiente affinità delle materie.
Pertanto, ha chiarito il sindaco, è stato stipulato un accordo Governo-Città-Regioni, per il quale vengono escluse le sanzioni per gli Enti di secondo grado che abbiano sforato il Patto di stabilità.
Detto accordo contiene un esplicito riferimento alla possibilità di rinnovare il contratto ai lavoratori a tempo determinato e dovrebbe essere compreso nel Decreto Enti Locali in dirittura d’arrivo, il quale prevede la ricostituzione del fondo di 625 milioni per i 1.800 Comuni che hanno subito un calo degli introiti nel passaggio da IMU a TASI, oltre alla rimodulazione dei tagli da 1 miliardo sulle città metropolitane e all’esclusione delle succitate sanzioni. Il Decreto sarà esecutivo subito dopo l’approvazione.
Per quanto riguarda il caso specifico dei 22 dipendenti dell’ex Provincia di Torino, si è convenuto con L’Agenzia per i Servizi dell’impiego che il termine (il quale sarebbe scaduto il 28 febbraio) entro il quale questi lavoratori o avevano il rinnovo del contratto o passavano a regime di disoccupazione fosse prorogato al 31 marzo, termine entro il quale dovrebbe entrare in vigore il Decreto: dopo di che, si procederà alla firma dei nuovi contratti e, se necessario, verrà effettuata un’ulteriore proroga.
C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale