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In merito alla sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 3 febbraio sul servizio di trasporto dei non vedenti e la riforma del servizio dei buoni taxi, l’assessore alla viabilità Claudio Lubatti ha risposto alla richiesta di comunicazioni in Aula del consigliere Marco Marrone, durante l’odierna seduta del Consiglio comunale.
“Il Consiglio di Stato – ha spiegato Lubatti – ha dato piena legittimità alla scelta del Comune di applicare le fasce Isee nel servizio dei buoni taxi per l’erogazione del servizio”.
“Ha dunque riconosciuto la legittimità di previsione di una compartecipazione al servizio da parte dell’utente, vista la limitatezza delle risorse disponibili.
“Il Consiglio di Stato ritiene invece discriminatoria le diversa disciplina prevista per i disabili motori (servizio gratuito) e non motori (per i quali è prevista una compartecipazione al servizio).
“Pertanto, in dipendenza della sentenza, la Città intende adeguare il proprio Regolamento per rendere omogenea la disciplina e propone al Consiglio comunale una relativa delibera.”
Al dibattito in Sala Rossa sono intervenuti i seguenti consiglieri, dei quali riepiloghiamo l’intervento.
Marco Marrone (FdI): Il servizio proposto da Uber per non vedenti si inserisce in questa fase di vuoto, considerata la mancanza di alternative economiche che sta vivendo questa categoria di persone.
Ed è bene che la Città applichi al più presto la sentenza del Consiglio di Stato per ripristinare il diritto alla viabilità dei non vedenti. Anche perché ha delle responsabilità molto forti di fronte alle discriminazioni oggi in atto.
Giuseppe Sbriglio (Con Sbriglio Insieme): Intendo fare una riflessione sul concetto di illegalità. Molte attività che un tempo erano considerate illegali, sono diventate legali grazie all’azione della giustizia. A tal proposito gli scioperi, inizialmente additati come illegali, sono stati riconosciuti come autentici diritti.
È necessario quindi pensare un mondo in cui Uber sia considerato legale, perché, se si aprisse alla concorrenza, non avremmo problemi di alcun genere.
Vittorio Bertola (M5S): Il problema centrale di questa discussione non è il fenomeno Uber, bensì la carenza delle tutele ai disabili. La mobilità dei portatori di handicap deve essere garantita e deve portare a un miglioramento delle condizioni di vita del disabile stesso.
È quindi necessaria una discussione in commissione sul tema, che permetta di trovare delle risorse per ripristinare il servizio di trasporto dei disabili, che con il passare del tempo sono sempre meno tutelati.
Fabrizio Ricca (Lega Nord): È gravissimo che l’Amministrazione costringa i non vedenti a rivolgersi a chi svolge un’attività che è stata definita “illegale” anche dall’assessore Tedesco. Vorrei poi chiarimenti dall’assessore Passoni sui possibili ulteriori tagli ai buoni taxi per i disabili. La Giunta comunale non può continuare a trattare con superficialità la questione della mobilità dei disabili, costringendoli a utilizzare uno strumento abusivo come Uber.
Paola Ambrogio (Fratelli d’Italia): Mi sarei aspettata in aula la presenza anche degli assessori Tedesco e Mangone e del sindaco Fassino. Mi auguro comunque che l’assessore Lubatti prenda a cuore la questione e dia risposte serie finalmente. La polemica sui buoni taxi per i disabili è causata dall’ennesima negligenza dell’Amministrazione, che non fa rispettare le leggi in vigore. È ora di dire basta a servizi pubblici gestiti da attività abusive, che fanno concorrenza sleale e non pagano neanche le tasse nel nostro Paese.
Lucia Centillo (PD): A seguito dell’esito del ricorso al Consiglio di Stato da parte dell’Unione Italiana Ciechi, bisognerà convocare quanto prima una Commissione – alla quale chiedo all’assessore Lubatti di intervenire – per esaminare la questione e valutare quali provvedimenti prendere nei prossimi giorni per adeguare il nostro Regolamento. Non possiamo tornare indietro sui diritti fondamentali.
Andrea Araldi (PD): Ci sono tre aspetti da considerare. Innanzitutto, non si può affermare che non ci sia attenzione da parte della nostra Amministrazione: i nostri Vigili fanno sempre rispettare le norme. C’è poi l’aspetto giudiziario da valutare. E, infine, c’è la questione del diritto: occorre una riflessione sugli indirizzi normativi per contemperare le esigenze di cittadini, tassisti, utenti e Istituzioni.
Michele Curto (Sel): Il centro di questa richiesta di comunicazioni è il diritto alla mobilità delle persone con disabilità. In questo caso un servizio di tipo lucrativo organizzato per community e diretto a una community trova spazio nella nostra città.
Penso che ci sia un immenso spazio per realizzare questo servizio in modo nuovo e non lucrativo. L’Amministrazione ci pensi. Mi ha sorpreso che un anno fa discutendo della mobilità per le persone con disabilità questa attenzione non ci sia stata, mentre oggi la loro condizione venga usata in modo contundente all’interno dello scontro tra Uber e taxisti.
Domani ci sarà lo sciopero dei taxisti e io non credo che la difesa corporativa dei loro interessi sia nell’interesse della collettività. Si faccia ordine per creare, nell’interesse pubblico, servizi all’altezza delle esigenze della comunità.
Ufficio stampa Consiglio comunale