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Il 5 novembre la sentenza del TAR
Per chiarimenti sull’opera del tunnel di corso Grosseto i Consiglieri comunali Michele Curto (SEL) ed Enzo Liardo (NCD) hanno chiesto le comunicazioni in Aula. Ha risposto l’assessore alla viabilità Claudio Lubatti che in premessa ha ricordato l’importanza dell’opera: “E’ un’opera fondamentale non soltanto per la città e il Piemonte, ma per l’intero territorio nazionale, sia negli aspetti dei trasporti quanto urbanistici. Ricordo che il tunnel consentirà l’interconnessione del passante ferroviario con l’aeroporto e i 91 Comuni collegati al sistema ferroviario metropolitano.
“Per quanto riguarda la relativa mozione approvata dal Consiglio comunale stiamo monitorando la situazione, considerando che la stazione appaltante è la SCR (ente della Regione Piemonte).
“Come già detto in precedenza si cercherà di evitare i disagi ai cittadini della zona nel periodo di costruzione dell’opera - specie per la parte in superficie - quando si avvierà l’esecuzione del progetto esecutivo con l’apertura del cantiere.
“In merito alla procedura, a oggi con c’è stato ancora l’affidamento dell’incarico per la definizione del progetto esecutivo. Il 5 novembre il TAR si esprimerà sul ricorso di partecipanti che non si sono aggiudicati la gara d’appalto. E preannuncio che se il ricorso venisse respinto chiederemo a SCR di considerare l’opera come aggiuntiva che non necessita di una variante strutturale ad hoc presso il CIPE”.
Al dibattito sono intervenuti quattro Consiglieri:
Michele Curto: La data del 5 novembre (sentenza Tar) diventa comunque uno spartiacque. La Torino-Ceres ha un significato particolare e rappresenta uno degli ultimi investimenti degli enti pubblici locali. Non si capisce perché subappaltare alla società SCR e non, per esempio, a una società partecipata; InfraTo è nata proprio per questo.
Le gare sui servizi spesso colpiscono le persone perché si dice il mercato è il mercato. Si devono invece capire anche altre peculiarità.
Chiedo al sindaco e alla Giunta che un minuto dopo la sentenza del Tar, possano gettare luce e aprano un’interlocuzione con la Regione per porre su altri binari il progetto della Torino-Ceres.
Enzo Liardo: Sento parlare da 3 anni di quest’opera e non riesco a capire perché si debba escludere il tunnel per i veicoli.
L’opera è una follia e si poteva evitare (anche se il cavalcavia è brutto) calcolando bene la pendenza senza realizzare il tunnel sotto la Dora. Quest’opera terrà in scacco i cittadini della zona per 10 anni. E se non si realizzerà il tunnel veicolare, sarà realizzata una megarotonda impossibile (tra corso Potenza, via Stradella e strada Venaria) e la mobilità diverrà un inferno, peggio del tunnel di Porta Palazzo. Peggiorerà perché c’è l’uscita dalla tangenziale da Caselle, c’è lo Stadio, Auchan, in un’area dove circolano 10mila auto al giorno.
Noi non siamo contro le opere ma vorremmo che avessero ricadute positive sui cittadini.
Maurizio Marrone (FdI): La Città non ha un protagonismo diretto sulla vicenda ma sono però i torinesi di quel territorio i principali destinatari delle ricadute positive o negative del progetto. Ho preoccupazioni rispetto allo sviluppo futuro dell’opera. Nei confronti di SCR Piemonte, l’assessore deve avere un atteggiamento di grande vigilanza rispetto all’attuazione degli indirizzi espressi sull’opera dal Consiglio comunale. Occorre vigilanza perché vengano tutelate le esigenze urbanistiche, di viabilità e di commercio.
Vittorio Bertola (Movimento5Stelle): Parliamo di un’opera che non dovrebbe neanche esistere. In trent’anni per il collegamento tra il centro città all’aeroporto sono già stati spesi tra i 200 e i 300 milioni di euro per una serie di opere che poi vengono buttate via per realizzarne altre.
Questa è l’ennesimo spreco perché non si è saputo progettare correttamente il tracciato del passante ferroviario. Abbiamo contestato l’opera fin dall’inizio perché per quanto possa essere utile, il rapporto costo benefici non è tale da farla preferire ad altre più utili per la città. Le contestazioni dei vari partiti ci confermano la sensazione che quest’opera probabilmente serve più a far circolare una grande quantità di denaro che a rappresentare un vantaggio per i cittadini.
Ufficio stampa Consiglio comunale