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In apertura della seduta odierna, il Presidente del Consiglio Comunale di Torino Giovanni Porcino – a nome della Sala Rossa – ha commemorato l'iraniana Reyhaneh Jabbari, 26 anni, giustiziata nel carcere di Teheran per aver ucciso un uomo nel tentativo di difendersi da uno stupro e per non aver mai voluto negare l’episodio: circostanza che avrebbe potuto salvarle la vita. Il presidente Porcino ha quindi espresso ai familiari il cordoglio del Consiglio Comunale di Torino.
È poi intervenuto il Sindaco Piero Fassino, che ha ricordato Reyhaneh Jabbari, “una donna piena di straordinaria dignità, uccisa due volte, nel corpo e nello spirito”.
“Questo episodio – ha dichiarato Fassino – ci ricorda, in primo luogo, che la battaglia che da anni si conduce nei confronti della pena di morte deve essere continuata, per liberare il pianeta da questa forma di presunta giustizia che assomma barbarie a barbarie, sofferenza a sofferenza”.
“In secondo luogo – ha continuato il Sindaco – dobbiamo portare avanti la battaglia per il rispetto delle donne, della loro soggettività, della loro vita. Anche nelle nostra società democratica non mancano infatti episodi drammatici di offesa alle donne. E in luoghi più lontani permangono condizioni anche peggiori, di subalternità e di oppressione, che non possono essere accettati da un mondo che voglia essere civile e moderno”.
“La Città di Torino – ha concluso Fassino – è impegnata in tutte le sedi per affrontare queste due battaglie con determinazione e convinzione”.
(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio Comunale