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Sarà un fine settimana dedicato alla Francia, e in particolare alla Savoia, quello che si svolgerà a Torino. La centralissima piazza Palazzo di Città sarà il fulcro della festa francese sabato 13 e domenica 14 prossimi dove Chambéry presenterà il suo mercatino. Infatti, la piazza sarà invasa da bancarelle con prodotti enogastronomici savoiardi e si potranno così degustare formaggi, vini, oie gras, miele e birre e visionare le tante proposte turistiche proposte dall’Ufficio del Turismo e dal Comune di Chambéry. Sabato il mercatino sarà animato dalla Fanfara “Etcetera” della città francese.
L’Assessore alle Relazioni Internazionali Nathalie Colin-Cocchi verrà ricevuto a Palazzo civico, nella mattinata di sabato, dall’Assessore Domenico Mangone.
L'iniziativa del mercato, giunta alla terza edizione, rientra nel quadro del gemellaggio fra Torino e Chambéry. Nel 2015 un analogo mercato di prodotti piemontesi verrà proposto nella città d’oltralpe e sarà anche l'occasione per promuovere alcuni importanti eventi internazionali come l’Ostensione della Sindone ed EXPO.
Sono passati oltre 50 anni dal maggio del 1957 quando i sindaci Amedeo Peyron e Paul Chevalier si ritrovarono a Palazzo Madama per siglare il gemellaggio fra le due città.
Era un periodo storico in cui trasparivano ancora le testimonianze delle distruzioni e le divergenze legate alla guerra, nella quale per tutta una fase aveva visto contrapposte l’Italia e la Francia, con uno strascico di tensioni anche nel dopoguerra come le vicende di Briga e del Tenda. Ma era anche una periodo in cui le relazioni tra gli Stati europei tentavano di superare concretamente i gravi dissidi del secondo conflitto mondiale. E’ proprio in quegli anni si concretizzavano in Europa i primi passi che avrebbero portato alla realtà dell’Unione europea con il Trattato di Roma. Ed è in questo scenario che deve essere interpretato il gemellaggio, il primo della storia di Torino, con la città francese.
Molte le caratteristiche che legavano, e che legano tutt’ora, le due ex capitali della Savoia. Un passato radicato nella storia, come la custodia e il trasferimento nel 1578 della S. Sindone da Chambéry a Torino, nella cultura, nei rapporti economici e commerciali, anche grazie all'accordo siglato ultimamente fra le rispettive Camere di commercio, e un futuro che si propone con il miglioramento delle infrastrutture, a partire dalla nuova linea ferroviaria ad alta capacità Torino-Chambéry-Lione.
mc