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Inizia oggi nel tardo pomeriggio la 154^ riunione del Comitato delle Regioni (CDR). Con l’arrivo in città dei delegati europei si apre il programma degli eventi che si svolgeranno a Torino, fino a dicembre, per il Semestre Italiano di Presidenza dell’Unione Europea.
I lavori del Bureau del Comitato delle Regioni, a cui parteciperanno Sindaci e Presidenti di Regione dei 28 Paesi dell'UE, inizieranno alle 9.30 di venerdì 12 nel Foyer del Teatro Regio.
Dopo le introduzioni di Michel Lebrun, Presidente del Comitato delle Regioni, Piero Fassino, Sindaco di Torino e Presidente dell’ANCI e Sergio Chiamparino, Presidente della Regione Piemonte e della Conferenza delle regioni e delle province autonome italiane seguirà una tavola rotonda, moderata da Francesco Manacorda, su “L'occupazione in Europa – Investire nelle città e nelle regioni per una crescita sostenibile”.
A questo dibattito interverranno Wilhelm Molterer, Vicepresidente responsabile per la coesione BEI, Claire Charbit, Vicecapo della divisione Politica di sviluppo regionale OCSE, Piero Fassino, Teresa Bellanova sottosegretario al Lavoro, Albert Bore, Presidente del Consiglio comunale di Birmingham, Eurocities e Ulrich Maly, Sindaco di Norimberga, Presidente dell'Associazione delle città tedesche.
Le conclusioni del dibattito sono affidate a Catiuscia Marini, prima Vicepresidente del Comitato delle Regioni.
I lavori del Bureau CDR si concluderanno con l'adozione della 'Dichiarazione di Torino' che sarà sottoposta al vertice dei Primi Ministri di fine ottobre dedicato alla crescita economica e all’occupazione.
Alle ore 11.30 il Presidente del Comitato delle Regioni, Michel Lebrun e il Sindaco di Torino, Piero Fassino, saranno disponibili a incontrare i giornalisti.
Successivamente è in programma la relazione di Luciano Pizzetti, sottosegretario di Stato per le Riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento su “Il nuovo Senato della Repubblica italiana nel suo ruolo di rappresentante degli enti territoriali e di raccordo con l'Unione europea”
Il Comitato delle Regioni è un organo consultivo dell’Unione Europea che dà voce agli enti regionali e locali dell'Unione europea e ha sede a Bruxelles.
Il ruolo del Comitato delle regioni è quello di fare in modo che la legislazione dell'UE tenga conto della prospettiva locale e regionale. Per questo il Comitato pubblica relazioni (pareri) sulle proposte della Commissione.
La Commissione, il Consiglio e il Parlamento devono consultare il Comitato delle Regioni prima che l'UE prenda decisioni su temi di competenza delle amministrazioni locali e regionali (ad esempio, in materia di occupazione, ambiente, istruzione o salute pubblica).
Il Comitato delle regioni è costituito attualmente da 353 membri (e altrettanti supplenti) provenienti da tutti paesi dell'UE. Sono nominati dal Consiglio su proposta dei paesi dell'UE e il loro mandato dura cinque anni. Ogni paese sceglie i propri membri in maniera autonoma, ma le delegazioni riflettono l'equilibrio politico, geografico e regionale/locale del paese di origine.
Il Sindaco di Torino e Presidente ANCI, Piero Fassino, è stato nominato membro del Bureau del Comitato delle Regioni nello scorso giugno a Bruxelles.
I membri del Comitato sono rappresentanti politici eletti, oppure rappresentanti di rilievo, di enti locali o regionali del loro paese di origine.
Ogni anno si svolgono cinque sessioni plenarie, durante le quali il CDR definisce le sue politiche e adotta i pareri. (è anche per questo che a Torino si svolgerà la 154^ riunione)
Vi sono sei commissioni che si occupano di diversi settori politici e preparano i pareri da discutere nelle sessioni plenarie su politica di coesione territoriale, politica economica e sociale, Istruzione, gioventù e cultura, Ambiente, cambiamenti climatici ed energia, Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni e Risorse naturali.
Grazie al Trattato di Lisbona (2009) il ruolo del CDR è aumentato. Infatti, la Commissione europea deve consultarsi con gli enti locali e regionali e le loro associazioni già a partire dalla fase prelegislativa. Il CDR, in qualità di portavoce degli enti locali e regionali, è direttamente coinvolto in questa fase.
mc