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E’ stata accordata la richiesta di comunicazioni in Consiglio comunale su quanto riportato dai giornali, sulle dichiarazioni di un farmacista di San Salvario, nello scorso fine settimana. La richiesta è stata fatta da Fabrizio Ricca (Lega Nord) e ha risposto l’assessore alla Polizia municipale Giuliana Tedesco. L’assessore ha premesso che nei prossimi giorni incontrerà il farmacista e sarà chiesto un nuovo comitato di sicurezza per avere risposte diverse sullo spaccio di stupefacenti. Per il fine settimana (movida) si prevede una pattuglia di Vigili urbani e Forze dell’Ordine, in divisa. Ha infine comunicato che saranno prese decisioni quando la Magistratura avrà dato l’esito del suo lavoro.
Di seguito il dibattito in sala Rossa, dei consiglieri intervenuti.
Fabrizio Ricca - Lega Nord
Continuiamo a sentir dire “chiediamo”, “pianificheremo”. I problemi di questa città negli ultimi sei mesi arrivano da San Salvario, dai problemi legati alla movida agli omicidi di qualche mese fa fino all’ultimo episodio denunciato dal farmacista.
La maggioranza di questa città attribuisce anche al decreto “svuotacarceri” i problemi di San Salvario, ma è la stessa maggioranza che lo approva a livello nazionale.
Il comitato sulla sicurezza o non ascolta o non si è in grado di comunicare con questo soggetto visto che da tre anni i problemi non si sono risolti.
Siamo contenti del presidio che comincerà dal prossimo fine settima da parte delle forze dell’ordine.
Mi spiace che si sia parlato di movida e non di sicurezza. Vorrei che si intervenisse anche fuori del quadrato della movida dove c’è un mondo di delinquenza. Spero si intervenga in maniera forte per risolvere definitivamente il problema, anche con l’intervento dell’Esercito.
Maurizio Marrone – Fratelli d’Italia
L’episodio di San Salvario dimostra come nel quartiere sia presente una situazione non di microcriminalità ma di malavita organizzata. Bisogna intervenire come si interviene con le mafie e le malavita organizzate. Basta avere un punto di vista buonista per cui se si parla di stranieri è microcriminalità e non si parla, invece, di mafie che occorre combatterle con le strategie con le quali lo Stato combatte le strutture organizzate del crimine. Basta annunciare soluzioni che non vengono percepite.
Fosca Nomis - PD
E’ un tema che abbiamo già affrontato in sede di commissione Legalità. Il tema del narcotraffico è uno fra i più delicati e rilevanti che abbiamo individuato per questo abbiamo invitato il questore in commissione. Il controllo del territorio è una delle caratteristiche della criminalità organizzata ma nello stesso tempo ricerche che abbiamo approfondito dimostrano come le organizzazioni criminali radicate non siano quelle straniere ma quelle di ceppo autoctono, verso le quali deve andare principalmente la nostra attenzione. Trattandosi di criminalità organizzata non servono solo presidi ma interventi più specifici. Ascolteremo il farmacista in una riunione delle commissioni Legalità e Commercio.
Paola Ambrogio - Fratelli d’Italia
Non è più possibile aspettare, occorre intervenire. Servono risposte certe. Non è più sufficiente la risposta relativa alla riqualificazione dell’area. La riqualificazione a San Salvario è già intervenuta, non vale più come scusa. Attendiamo risposte serie. Ben vengano interventi in divisa delle Forze dell’ordine spero non solo il fine settimana.
Enzo Liardo - NCD
Per fortuna non ho più sentito parlare di percezione, termine quanto mai fuori luogo e fuori tempo vista la consistenza di un problema che non va sottovalutato, perché si sta radicando. E va esaminato il connubio con la movida, terreno ideale per fare proliferare certe situazioni, perché non si tratta più di piccolo spaccio. Vanno comunque tutelati i residenti di quella zona che vogliono risposte da parte dell’amministrazione. C’è stato un salto di qualità da parte di certi fenomeni ed allora l’amministrazione deve rispondere in modo coerente, anche in collaborazione con la Prefettura e le Forze dell’ordine, per evitare il dilagare del problema.
Silvio Viale – PD
Sono stupito dall’inutile ciclicità di queste discussioni. Per quanto riguarda le farmacie faccio solo notare che negli ultimi tempi le notizie di arresti di rapinatori di farmacie in Torino, sono state più d’una. Obiettivo fra i più facili, ma anche dove è più facile essere colti in flagranza di reato. L’unica nota rilevante è che stiamo parlando di via Belfiore angolo via Berthollet, una delle zone storiche dello spaccio cittadino. Se non si può pensare che in quella zona non ci sia controllo del territorio, il tema rimane: cosa fare? Finché lo Stato, la società, non affrontano in modo soddisfacente la questione delle droghe, avremo sempre il problema dello spaccio. Nei Paesi che hanno legalizzato, l’esperimento funziona bene, quindi o il nostro Paese ha il coraggio di affrontare il tema della regolamentazione o continueremo ogni due mesi a parlare di qualche episodio accaduto.
Michele Curto – SEL
Oggi la questione non è tanto fare un’analisi approfondita sul meccanismo di San Salvario, ma prendere una posizione come Consiglio comunale, come amministrazione, rispetto ad un fatto che, se confermato, sarebbe di notevole gravità. La rappresentazione di una forma di racket evoluto che intreccia capacità criminali organizzate ed evolute con una rete di presenza sul territorio. Quindi è un primo passo positivo che l’assessore e la commissione antimafia incontrino il farmacista per verificare l’accaduto. Credo poi che, dove ci si trovi di fronte ad organizzazioni criminali in forma avanzata, queste vadano combattute con gli strumenti approfonditi e sviluppati nel corso degli anni. Quindi centralizzazione prima di tutto e, poi, collaborazione con le forze dell’ordine che operano sul territorio. Infine: per anni Torino, città all’avanguardia nella lotta al crimine, si è impermeabilizzata rispetto alla criminalità straniera, riqualificando i quartieri, l’hardware della città. Una riqualificazione oggi complicata da vari fattori e quindi dobbiamo concentrarci sull’evoluzione del software della città, sui cittadini e le loro organizzazioni. Credo che questa sia la sfida che ci attende. E lancio una delle possibili sfide: convocare un tavolo degli amministratori di condominio che hanno lanciato l’allarme di una criminalità che tende a ritirarsi dalle strade per entrare nelle case approfittando della crisi delle locazioni.
(tdn-fda-ml) - Ufficio stampa del Consiglio comunale