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Torino, che un recente studio della Commissione Europea ha eletto come una delle città europee dove la cultura dell’accoglienza e dell’integrazione vengono maggiormente promosse, ospiterà sabato prossimo, 14 giugno presso il Centro Interculturale di corso Taranto 160, l’evento finale di presentazione dei risultati del progetto europeo School approaches for family empowerment (Safe, Avvicinare la famiglia attraverso la scuola per favorirne l’integrazione), al quale partecipano le città Reggio Emilia e Arezzo, la municipalità londinese di Lewisham e la Fondazione Mondinsieme.
L’obiettivo del progetto Safe era individuare modelli di esperienze locali in grado di coinvolgere le famiglie straniere per rafforzare il processo di integrazione e incontro con la società che ospita i migranti, facendo leva sulla scuola come spazio di incontro interculturale, con particolare attenzione alle famiglie di giovani immigrati di seconda generazione.
All’incontro conclusivo, aperto dall’assessore alle Politiche di Integrazione della Città di Torino, Ilda Curti, parteciperà l’onorevole Franca Biondelli, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega all’Immigrazione e Integrazione
IL PROGETTO ‘SAFE’
La situazione delle tre città partner del progetto Safe dimostra come i nati da genitori di origine straniera o arrivati attraverso ricongiungimenti familiari rappresentino il 35% del totale della popolazione straniera residente (dati 2010), testimoniando una crescita del fenomeno, come confermato anche dai quasi 800 studenti (tra scuola primaria e secondaria) provenienti da famiglie di immigrati in più nel solito ultimo anno a Torino (dati dei rapporti 2012 e 2011 dell’Osservatorio Interistituzionale sugli Stranieri in Provincia di Torino).
Gli immigrati di seconda generazione rappresentano un’importante capitale sociale per il futuro della città italiane, in termini di capacità produttiva, dirigente, portatrice di nuove modalità di relazione e competenze. Oggi la crescente presenza delle “seconde generazioni” produce nuove domande per la comunità, nuove richieste di servizi e dinamiche entro le stesse famiglie straniere, particolarmente rilevabili nel dialogo con la scuola, dove emerge la necessità di nuove risposte.
Al fine di prevenire tensioni con la società di residenza, mantenere l’armonia con le comunità di origine, valorizzare il potenziale di questi giovani, è strategico per gli enti locali promuovere politiche di dialogo con le famiglie per rafforzare il processo di integrazione. Il progetto Safe ha attivato un confronto a più livelli tra i territori delle tre città partner, diversi tra loro, al fine di individuare strategie e soggetti che, a fianco degli enti locali, possono supportare efficaci azioni inclusive delle giovani generazioni e delle loro famiglie. I Comuni di Torino, Arezzo e Reggio Emilia, hanno studiato insieme quale supporto e orientamento sia necessario rivolgere alle famiglie in cui vi sono giovani di seconda generazione, guardando in particolare al ruolo della scuola quale agenzia dedicata alla formazione, alla conoscenza del territorio, allo sviluppo di buone relazioni interpersonali tra pari.
Il progetto ha offerto alle città partner l’occasione di mettere a confronto esperienze e prospettive di interesse nazionale ed europeo. Un confronto sostenuto con il coinvolgimento di realtà all’avanguardia in Europa, quali il council di Lewisham (Londra), il Consiglio D’Europa e il Forum europeo per la sicurezza urbana (Fesu).
Sono state inoltre redatte delle raccomandazioni e linee guida per il miglioramento delle politiche e dei servizi oggi esistenti, e per una efficace progettazione di nuovi interventi.
Destinatari diretti principali delle attività sono il personale della Pubblica Amministrazione, mediatori interculturali, dirigenti scolastici e insegnati della scuola dell’obbligo, famiglie di origine straniera con figli sia ricongiunti che di seconda generazione, giovani di seconda generazione o ricongiunti.
Informazioni sul sito della Città di Torino all’indirizzo internet: http://www.comune.torino.it/toplurale/agenda/agenda14/scambi-pratiche-ed-esperienze-di-integrazione-dell.shtml