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Il Consiglio comunale ha accettato con una delibera (25 voti favorevoli, un contrario ed una astensione) il lascito del torinese Claudio Becchio, scomparso nell’ottobre scorso. I beni immobili lasciati sono tre appartamenti ed un box, mentre i beni mobili, su cui occorreranno ulteriori verifiche, ammonterebbero in totale a circa 350.000 euro.
Becchio aveva lasciato tutti i suoi beni alla moglie, scomparsa però a sua volta poco dopo il marito.
Il testamento olografo prevedeva in questo caso che gli eredi fossero per terze parti: la Città di Torino, la Croce Rossa Italiana e il Canile municipale della Città di Torino.
Il Comune è vincolato dal testamento ad investire la sua parte di eredità in residenze per anziani.
L’eredità è stata accolta “con beneficio d’inventario” dato che occorre accertare la consistenza definitiva del lascito, variata dopo la morte del Becchio, l’eventuale esistenza di debiti o altri impegni, ed anche perché la madre, signora Maria Rossetti, ha annunciato per i tramite del suo avvocato, di voler impugnare il testamento per “lesione della legittima”.
Sono intervenuti prima del voto i consiglieri Enzo Liardo (Ncd) e Chiara Appendino (M. 5 Stelle).
Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)