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Comunicazioni del Sindaco, Piero Fassino, sull’aggressione ad Andrea Previtali:
“Si tratta di un episodio di particolare gravità” ha detto il Sindaco ricostruendo le circostanze dell’aggressione sulla metropolitana avvenuta nella notte del 1 giugno ai danni di un giovane di 27 anni, Andrea Previstali, ad opera di 4 ragazzi e due ragazze successivamente fermati ed incriminati. Il Sindaco ha espresso la “vicinanza della Città alla vittima”, ed ha sottolineato come vada respinta ogni violenza intimidatoria, sopruso, aggressione fisica o morale mentre va difeso il diritto di tutti a manifestare le proprie opinioni, a vivere le proprie scelte in libertà e a vedere rispettato il proprio stile di vita.
Michele Curto – Sel: ringrazia il Sindaco per le comunicazioni concessegli “le ho richieste ieri dopo l’incontro all’ospedale Martini con la famiglia del giovane – ha detto- vedremo gli sviluppi delle indagini, anche se la dinamica dei fatti appare fin d’ora chiara, ma se venisse confermata l’accusa di tentato omicidio la Città, per l’interesse pubblico che rappresenta, dovrebbe valutare la costituzione come parte civile. Curto ha concluso l’intervento rinnovando alla vittima e alla sua famiglia la vicinanza della Città e del Consiglio comunale.
Maurizio Marrone – Fratelli d’Italia: sono contento di queste comunicazioni, ho cercato di portare la mia solidarietà al ragazzo che appartiene a quell’area, Askatasuna, cui solo pochi minuti fa ho dedicato espressioni molto chiare e severe, purtroppo non ho trovato la famiglia e sono stato costretto ad allontanarmi per la presenza dei militanti Askatasuna.
Su certi siti antagonisti purtroppo si cerca ora di soffiare sul fuoco con inviti alla violenza e richiami a pratiche di “antifascismo militante”. Tutto ciò non va nella direzione della stigmatizzazione della violenza, ma in quella, sbagliata, di una risposta alla violenza con uguale e contraria violenza.
Luca Cassiani – Pd: Ho avuto la fortuna di poter incontrare con il ragazzo per dieci minuti, sta meglio ma la gravità del fatto è evidente.
Sui siti però rilevo che bisogna guardarli tutti: leggo espressioni di ogni genere, da quelle omofobe a quelle xenofobe. Bisogna dire no a tutto ciò e agli episodi di questo tipo che si verificano oggi in tutte le città italiane. No ad ogni tipo di violenza e di vendetta.
Gli antagonisti sono sia di destra che di sinistra, io non sono andato a trovare un “antagonista” ma un ragazzo di 27 anni accoltellato e rifletto con amarezza sul fatto che qualche volta anche noi con i nostri comportamenti abbiamo avallato il non rispetto degli avversari.
Silvio Viale – Pd: In generale non sono molto favorevole alla costituzione di parte civile della Città, ma quando lo si fa non lo si deve fare perché un gruppo di destra attacca un ragazzo di sinistra mentre se succede il contrario non lo facciamo. Il rigore c’è o non c’è, certi episodi non devono succedere mai. Gli stessi diritti avrebbe avuto il controllore di Gtt aggredito pochi giorni fa. Io che ho vissuto gli anni ’70 mi auguro che quel clima di aggressione non torni più. Dovremmo tutti evitare strumentalizzazioni.
Marco Grimaldi – Sel: siamo una forza pacifista e l’idea di far vincere la giustizia attraverso la violenza ha per noi lo stesso senso che potrebbe avere cercare la verità attraverso la tortura. Molti si sono giustamente allarmati per le frasi neonaziste e per le scritte sulle magliette ma i vero problema è la trasformazione di questo odio nella volontà di eliminare fisicamente chi viene percepito come diverso..
La condanna per questo fatto deve essere unanime ma evitiamo di collegare questi fatti con l’occupazione della Cavallerizza o delle case da parte degli sfrattati strumentalizzando l’episodio per dire che tutti i dissensi sono uguali. Il lato bello di quello che è successo ad Andrea è che la solidarietà dei cittadini ha consentito di fermare gli aggressori.
Enzo Liardo – Ncd: Caro Grimaldi non bisogna filosofeggiare ambiguamente sulla violenza. Non c’è violenza di seria A e violenza di serie B, la violenza va incanalata e basta, non c’è nessuna ragione per usarla.
Il collega Marrone è stato preciso nel fare i nomi degli autori di certe azioni che sono avvenute sia in sedi di partiti che in luoghi pubblici.
Paolo Greco Lucchina: Anche io, come Liardo, penso che l’atteggiamento che la città deve avere di fronte alla violenza debba essere sempre il medesimo. Sono passate solo due settimane da quando chiedevo al sindaco iniziative istituzionali per la sicurezza. La società sta cambiando e in cronaca si infittiscono le notizie di episodi di violenza. Ho portato dei dati ma il Sindaco ha risposto di non credere alle statistiche. Oggi torno a chiedere un Consiglio aperto sul tema della violenza e dell’ordine pubblico.
Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)