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In apertura del Consiglio comunale, l’assessore al Bilancio Guido Passoni ha risposto alla richiesta di comunicazioni (gruppo Lega Nord) sulla possibilità di rinviare il pagamento dell’acconto Tasi (Tributo per i servizi indivisibili, come l’illuminazione e la manutenzione delle strade) a settembre 2014.
Di seguito il resoconto del dibattito in aula dei consiglieri, concluso dal sindaco Piero Fassino.
Guido Passoni – assessore Bilancio
La scadenza del 16 giugno 2014 relativa all’acconto Tasi (saldo il 16 dicembre 2014) è stabilita per legge (L.147/2013 poi modificato D.lgs 16/2014) per quei comuni che hanno pubblicato le aliquote entro il 31 maggio 2014.
Il Comune ha provveduto a inviare lettere informative e una campagna di affissioni per i cittadini per i quali è stato prevista una modalità di calcolo semplificata del tributo.
Roberto Carbonero (Lega Nord) Perché (invece che con discorsi complessi) non dire semplicemente che non si ha la minima pietà per i cittadini? Costretti a pagare sempre come un rullo compressore. Perché non aiutare i torinesi, spostando il termine del pagamento al 16 settembre?
Alessandro Altamura (PD)
Ricordo che in 3 anni sono cambiati 3 governi e con essi le modalità fiscali nazionali. Anche se molti comuni non hanno ancora deliberato, sono molte le grandi città (di diverso orientamento politico) che hanno seguito il nostro iter. E’ necessario un ridisegno della fiscalità locale e questo potrebbe essere pensato in sede Anci. Abbiamo sostenuto la delibera in quanto associata a una campagna informativa verso i cittadini e frutto della normativa nazionale.
Piero Fassino – sindaco
Vorrei sottolineare un dato di fatto. La maggioranza dei Comuni che non ha deliberato le aliquote Tasi è costituita da Comuni che sono andati al voto il 25 maggio scorso. E quindi Comuni i cui Consigli comunali sono stati sciolti prima che il Palamento avesse completato l’iter legislativo delle modalità applicative della Tasi. Non si vede perché i Comuni che invece – come Torino – hanno deliberato le aliquote, non le debbano applicare alla scadenza del 16 giugno.
Sottolineo, peraltro, che i Comuni che, per vario motivo, beneficeranno della proroga, si espongono dal punto di vista finanziario a una crisi grave di liquidità. Non potendosi conoscere in anticipo quali aliquote verrano adottate, l’anticipazione dello Stato non potrà che essere parziale. E questo potrebbe comportare difficoltà e ostacoli a garantire l’erogazione dei servizi per i cittadini. Il Comune di Torino, applicando le aliquote non si espone a questo rischio, compiendo un atto di responsabilità nei confronti dei cittadini.
(tdn) - Ufficio stampa del Consiglio comunale