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Guida on line e calcolo “fai da te” per determinare l’importo della “mini Imu” da versare entro il 24 gennaio, utilizzando uno specifico software messo a disposizione dal sito web del Comune di Torino all’indirizzo www.comune.torino.it/tasse/imu (accessibile anche dalla homepage del portale civico attraverso il link “calcolatrice personalizzata per gli immobili di Torino”)
Invece, per chi ha meno dimestichezza con i prodotti della telematica, il saldo dell’Imu 2013 per le abitazioni principali e le relative pertinenze - la cosiddetta “mini Imu” per l’appunto - può anche essere definito con l’aiuto degli operatori del call center comunale, telefonando al numero 0114424857 (attivo dal lunedì al venerdì con orario 8 –18 e il sabato dalle 8 alle12.30), oppure rivolgendosi direttamente agli sportelli di corso Racconigi 49 (aperti al pubblico dal lunedì al venerdì con orario 8.30 – 12.30) o alle sedi delle circoscrizioni cittadine.
Così - attraverso internet, telefono e personale dei servizi tributari e delle circoscrizioni - Palazzo Civico integra l’attività di Caaf e consulenti fiscali, fornendo ai contribuenti informazioni e strumenti utili a calcolare l’importo del tributo sugli immobili in cui il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente.
Il tributo - il cui importo è pari al 40 per cento della differenza d'imposta calcolata tra l'aliquota deliberata dal Comune (0,575 per cento) e quella di base dello Stato (0,4 per cento) - deve essere pagato utilizzando il modello F24 (versamento presso banche e Poste Italiane) oppure tramite il bollettino di c/c postale n. 1008857615 intestato “Pagamenti IMU” (versamento solo presso Poste Italiane) indicando Codice Comune L219 e Codice tributo 3912 per l’abitazione principale.
Oltre alle abitazioni principali e le relative pertinenze, devono pagare la “mini Imu”: gli immobili posseduti a titolo di proprietà o usufrutto da anziani o disabili residenti in istituto di ricovero o sanitario a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata; quelli di cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locato; i terreni agricoli, nonché quelli non coltivati, posseduti e condotti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli professionali. (mge)