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L’intervento di abbattimento di alberi di alto fusto al Monte dei Cappuccini nasce dall’esigenza di gestire il contrasto creatosi tra due valori paesaggistico-ambientali, entrambi tutelati dalla Città: da un lato il verde pubblico, in questo frangente rappresentato dagli alberi del Monte dei Cappuccini (499 in totale), dall’altro il valore paesaggistico: la vista panoramica di Torino che si può osservare dal piazzale posto alla sommità dello stesso.
Un problema già emerso in passato e affrontato con diversi interventi di potatura, l’ultimo dei quali è del 2010. In questo modo non si è però mai riusciti a trovare una soluzione soddisfacente: le chiome delle piante su cui si interviene in questi giorni si trovano ad essere costrette in forme e dimensioni inappropriate rispetto alle caratteristiche proprie di ciascuna specie, con il risultato che, come già accaduto in passato, a distanza di pochi anni il problema si è riproposto.
“Gli interventi di manutenzione sul Monte dei cappuccini rivestono straordinaria importanza e sono da accogliere con grande soddisfazione – sottolinea l’assessore all’Innovazione e all’Ambiente, Enzo Lavolta - uno dei luoghi più suggestivi e più amati della nostra città viene restituito alla fruizione dei cittadini e dei turisti che sempre più scelgono Torino come loro meta. Il Monte dei Cappuccini dal mese di marzo sarà un ambiente protetto e tutelato, grazie all’attività delle Guardie ecologiche volontarie e dai volontari del Cai, offrendosi come terrazza naturale per ammirare e apprezzare da un lato la collina e dall’altro il centro e le sue straordinarie qualità architettoniche e storiche. Sono in corso incontri con il comando di Polizia Municipale della Circoscrizione 8 – conclude l’assessore - per favorire la partecipazione del volontariato al controllo delle aree verdi collinari, e quindi anche del Monte dei Cappuccini”.
Il servizio Verde Gestione della Città di Torino ha richiesto e ottenuto l’autorizzazione della Commissione Paesaggistica Comunale, come previsto dalla normativa per gli interventi nelle zone a vincolo paesaggistico come la Collina Torinese, il 17 gennaio 2014 e ha iniziato l’abbattimento di 22 alberi, 18 nell’area boscata chiusa al pubblico, due nell’area a parco aperta su Via Gioannetti e due posizionati nel parterre del ristorante situato al di sotto del Museo della Montagna.
Gli alberi da abbattere sono sette bagolari, otto frassini, tre aceri di monte, due aceri ricci e due ippocastani; l’età media è di 40-50 anni: non si tratta quindi di alberi secolari, come erroneamente riportato da alcuni articoli di stampa.
I controlli di stabilità, previsti a diverse scadenze per tutti gli alberi di proprietà pubblica della Città, hanno reso necessario l’intervento per altri 28 alberi, che saranno abbattuti al termine di un’opera di pulizia dalla vegetazione arbustiva del sottobosco. Si faciliteranno così le operazioni di taglio ed esbosco del legname e si permetterà una migliore fruibilità dell’area.
Terminata la pulizia del sottobosco, non si esclude di intervenire con altri tagli: ad esempio, per le piante che con le loro radici minacciassero la stabilità del muraglione che delimita l’area verso via Giardino.
Insieme all’opera di taglio degli alberi, si è proceduto allo sgombero dei rifiuti e degli insediamenti abusivi di fortuna presenti nell’area. A quest’operazione hanno collaborato i colleghi della divisione Ambiente e della Polizia Municipale, il personale di Amiat e le Gev (Guardie ecologiche volontarie della Provincia). Queste ultime saranno impegnate nella sorveglianza futura volta a impedire il nuovo insediamento di baracche e l’ulteriore abbandono di rifiuti.
(mm)