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A circa due mesi dalla scomparsa, la Sala Rossa ha commemorato, questo pomeriggio Luciana Jona Celesia Vitale, consigliera comunale dal 1980 al 1990 e assessore con delega alla Polizia municipale dal gennaio all’agosto del 1985.
Nata nel 1929, vice segretaria cittadina del Partito Liberale Italiano, nel 1977, figlia del professor Luciano Jona Celesia, per vent’anni presidente della Banca San Paolo e a sua volta consigliere comunale tra il 1960 e il 1975, è stata ricordata in apertura di cerimonia dal presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris.
Il presidente, davanti ad una Sala Rossa gremita di amici e di esponenti politici di ieri e di oggi, oltre naturalmente ai familiari tra i quali i figli Benedetta e Massimo, ne ha ripercorso l’impegno politico sottolineando la sua attività nelle commissioni Sanità e Commercio, evidenziando l’attenzione verso anziani e diversamente abili, nonché la profonda sensibilità al tema dei diritti delle donne.
“E’ stata un esempio di passione civile”, ha affermato, ricordando come la carriera politica di Luciana Jona Celesia fosse nata, come lei stessa ricordava, partendo dai gradini più bassi.
“Sapeva ascoltare chi aveva bisogno” ha invece ricordato Piero Aceto, vicepresidente dell’Associazione ex consiglieri comunali, ricordando la disponibilità di Jona Celesia mentre Marziano Marzano, del Consiglio direttivo dell’associazione stessa, ne ha descritto l’entusiasmo, la sobrietà e l’onestà.
“E’ stata una donna con la “D” maiuscola, una persona di grande umanità”, ha invece ricordato l’ex consigliere ed assessore Ermanno Tedeschi, nonché compagno di partito di Luciana Jona Celesia. “Ci ha insegnato, ha aggiunto, ad essere sempre noi stessi, ad avere rispetto degli altri e di camminare con la testa alta”.
Infine il ricordo del sindaco Piero Fassino: “Una donna cresciuta nel mito del padre da cui non si può dissociare il ricordo e dal quale aveva tratto rigore e sobrietà. Una donna appassionata, con grande capacità di ascolto, con un atteggiamento laico di fronte ai suoi interlocutori dei quali cercava sempre di comprenderne le ragioni” ha affermato il sindaco.
“Alla passione, ha aggiunto Fassino, sapeva unire la capacità di tradurre le opinioni e le idee in concretezza, dimostrando così la credibilità delle cose in cui si crede”.
In un periodo in cui si guarda alla politica con diffidenza, ha concluso Fassino, non è inutile ricordare una persona come Luciana Jona Celesia Vitale, donna simpatica, garbata e generosa che viveva l’impegno politico con sobrietà, come passione civile, come dedizione alle ragioni in cui si crede e come dedizione al bene pubblico”.
F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale