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Comunicato stampa

LUNGO STURA LAZIO: OTTO NUCLEI FAMILIARI HANNO GIA’ LASCIATO IL CAMPO

Sono otto i nuclei familiari che hanno già lasciato il campo Rom non autorizzato di lungo Stura Lazio.
Lo ha affermato il vice sindaco Elide Tisi, nel corso di un sopralluogo delle commissioni Ambiente e Diritti e pari opportunità, presiedute rispettivamente da Marco Grimaldi e Luci Centillo.
Le famiglie sono state provvisoriamente alloggiate nella residenza di housing sociale di corso Vigevano e rientrano tra quelle che hanno accettato di aderire a progetti personalizzati di reinserimento sociale, previsti dal progetto «La città possibile» finanziato con fondi europei e gestito da un pool di associazioni.
Si tratta, ha spiegato il vice sindaco, di un percorso a tappe di “emersione” per famiglie che, con una piccola disponibilità economica, possono contribuire alla locazione da 70 euro al mese in su. L’obiettivo, ha spiegato, è il raggiungimento di una piena autonomia nel pagamento degli affitti.
Le famiglie che hanno lasciato il campo hanno demolito le proprie baracche (12 in totale). I materiali sono stati da loro sistemati in modo differenziato in un’area apposita, dalla quale sono stati prelevati dai mezzi dell’Amiat.
L’area è stata ripulita, recintata e posta sotto sequestro.
Un presidio costante della Croce Rossa controlla che le aree non vengano rioccupate.
Entro maggio dovrebbero lasciare il campo altre trenta famiglie. In totale saranno 600 i beneficiari del progetto di reinserimento, mentre per circa 200 persone si prevedono allontanamenti non volontari.
In futuro, sulla sponda orografica sinistra del fiume Stura, dovrebbe essere realizzata una pista ciclabile e dovrà essere approfondita la destinazione d’uso di alcune aree private.
Prossimamente, le commissioni effettueranno un nuovo sopralluogo, sempre lungo lo Stura, ma verso corso Giulio Cesare, per verificare la notizia di nuovi insediamenti abusivi.

F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 20 Febbraio 2014

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