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Claudio Lubatti, assessore alla viabilità, ha risposto in Consiglio comunale alla richiesta di comunicazioni sui lavori programmati per la messa in sicurezza di un tratto di Corso Moncalieri. Lubatti ha spiegato che i lavori non hanno alcuna relazione con il tratto del corso interessato dall’eventuale riattivazione dell’autovelox, ma concernono un tratto terminale dell’arteria con sei attraversamenti all’altezza dei civici 195, 215, 287, 318,337, 440. Qui, ai sensi di quanto previsto dal Codice della strada, si sta restringendo la carreggiata ( che comunque rimarrà con i suoi 4,20 metri più ampia della norma) per canalizzare il traffico su una sola corsia ( il corso in quel tratto ha già oggi una sola corsia). A tal fine saranno ampliati i marciapiedi e create isole salvagente al centro della strada, aumentando la sicurezza dei pedoni.
Per i lavori si attinge ad uno specifico capitolo creato per recepire un finanziamento regionale vincolato a questi scopi ed ammontante a 700.000 euro.
Risparmi di 160.000 euro realizzati, in accordo con la Regione, verranno utilizzati a beneficio della sicurezza stradale. Veloci e importanti le ricadute delle spese già fatte: gli incidenti sul corso Moncalieri sono stati 71 nel 2001, con due morti, mentre nel 2013 sono stati 29 con alcuni feriti, danni materiali, ma nessun decesso.
Lubatti ha ricordato in conclusione l’esistenza di un “Piano cittadino sulla sicurezza stradale”, che prevede, tra altro, il monitoraggio dei 100 passaggi pedonali più pericolosi della città.
“I dati del monitoraggio oltre che le planimetrie del progetto attuale sul corso Moncalieri, saranno messi a disposizione del Consiglio” ha detto l’assessore che ha precisato in una breve replica finale seguita al dibattito
“Sono totalmente disponibile a fare in commissione un ragionamento su questi lavori ed un approfondimento sui flussi di traffico. Oggi rispondo alle preoccupazioni di chi lamenta la riduzione di un tratto di corso da due ad una corsia, che stiamo lavorando su di un tratto che, da Codice della strada, è già ad una sola corsia. Questi sei interventi sugli attraversamenti pedonali incidono su una situazione ad alto rischio. Le preoccupazioni dei cittadini sono legittime ma fanno riferimento ad informazioni non corrette”.
Il dibattito seguito alle comunicazioni:
Andrea Tronzano (PdL): L’intervento dell’assessore Lubatti non ha fugato i nostri dubbi. Vorrei far riflettere questa Amministrazione sui problemi legati all’ipotesi di restringimento di corso Moncalieri. A fronte di una modesta messa in sicurezza del traffico pedonale, ci sarà una rivoluzione che andrà ad incidere pesantemente sul traffico veicolare, già stressato nelle ore di punta (mattino e pomeriggio tardi), con conseguenze sulla salute dei cittadini. Il traffico verrà ulteriormente rallentato e causerà un maggiore inquinamento ambientale dovuto ai gas di scarico delle auto ferme in coda.
Chiediamo allora un ripensamento o, quanto meno, la possibilità di analizzare dei dati più precisi durante un approfondimento in commissione.
Ferdinando Berthier (Torino Libera): Il volume di traffico è alto, caotico. La spesa per il restringimento assolutamente inutile. Difficile mettere insieme auto parcheggiate, fermate di autobus e traffico. Per ridurre la velocità bastavano dei dissuasori.
Enzo Liardo (PdL): Tanti torinesi si lamentano del notevole intasamento di traffico in corso Moncalieri. Quel restringimento è inutile, tanto vale mettere un altro autovelox. E l’inquinamento aumenta per colpa delle code che si creano.
Fabrizio Ricca (Lega Nord): Credo che il metodo più efficace per togliere il traffico da quella zona di Torino e per garantire lo scorrimento veloce delle auto da nord a sud sia la tangenziale est, spostando il traffico fuori dalla città.
Se l’autovelox non verrà acceso, vorrei sapere dall’assessore se verrà installato in altra parte della città per spostare così le entrate previste.
Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)