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Oggi la leader politica birmana e premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi è stata ospite della Città di Torino, dove è iscritta tra i cittadini onorari dal giugno 2010. In un clima di grande emozione, nella Sala Rossa di Palazzo Civico nel corso una seduta solenne del Consiglio Comunale, la leader politica birmana ha ricevuto ufficialmente l’onorificenza dalle mani del sindaco, Piero Fassino, e del presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris.
Aung San Suu Kyi è giunta a Torino da Roma, dove nei giorni scorsi ha incontrato il Presidente Giorgio Napolitano, il premier Enrico Letta e Papa Francesco. A Palazzo civico è arrivata alle 12, accolta da Piero Fassino nel suo studio. Al saluto del sindaco è seguita una colazione, sempre all’interno di Palazzo civico.
Alle 14,30 è iniziata la seduta solenne del Consiglio comunale, presenti consiglieri e assessori. Sono intervenuti il presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris, la presidente della Commissione pari Opportunità del Consiglio, Domenica Genisio, il sindaco e la signora Aung San Suu Kyi.
Il sindaco,Piero Fassino, ha espresso la sua emozione nel porgere il benvenuto a una donna divenuta nel tempo “simbolo della lotta per i diritti, per la democrazia, per la libertà. La sua scelta di condurre questa battaglia con la non violenza ha accresciuto ancora di più l’ammirazione del mondo intero. Il conferimento del Premio Nobel per la pace ha assunto così il valore di un riconoscimento morale e politico”.
Nel ricordare il ruolo ricoperto tra il 2007 e il 2011 in qualità di inviato speciale della Comunità europea in Birmania, Fassino ha sottolineato come, proprio grazie “all’incalzare delle pressioni internazionali, finalmente il regime ha dovuto cedere e restituirle la libertà mettendo fine a vent’anni di duro isolamento, tutti noi abbiamo gioito per la sua liberazione, così come abbiamo gioito per lo straordinario successo plebiscitario ottenuto da Lei e dal suo partito nelle elezioni suppletive che l’hanno vista entrare in Parlamento e assumere un ruolo centrale nella vita politica della Birmania”.
Ma ancora molta strada deve essere percorsa per una compiuta democrazia, ha sottolineato il primo cittadino. “La battaglia per la democrazia in Birmania ha ancora molto cammino davanti a sé. La transizione democratica non è al riparo da rischi e dai colpi di coda. Il potere che ha dominato per decenni in modo ferreo il paese è ancora in grado di ostacolare il paese democratico. Continua a essere in vigore una Costituzione lontana dagli standard democratici. Per queste ragioni la Birmania ha ancora bisogno della nostra solidarietà e del nostro impegno”. E ha concluso: “Sappia che Torino è e sarà al suo fianco e ogni suo impegno sarà anche il nostro impegno. Sappia che può contare su di noi, sulla nostra amicizia, sulla nostra solidarietà”. Il sindaco ha poi annunciato la sua visita in Birmania nel prossimo mese di novembre.
Aung San Suu Kyi ha manifestato il “grande onore” che prova nel ricevere la cittadinanza torinese, da una città che manifesta uno spirito di grande generosità, con la quale condividiamo lo sforzo nella lotta contro l’ingiustizia. Sono ormai 30 anni che lottiamo, e non siamo ancora alla fine di questa lotta – ha continuato il premio Nobel per la Pace – dobbiamo lavorare insieme per il bene del mondo”.
“La nostra lotta si basa sulla non violenza – ha continuato – il successo si raggiunge lottando contro il sentimento di odio e di astio che pervade il mondo. Non è attraverso la condanna che si affermano i nostri valori, sono i diritti umani e la pacifica convivenza a creare le condizioni di una concreta uguaglianza, basata sulla dignità in termini di valore umano. Bisogna sempre essere combattivi: combattere i nostri istinti negativi ci permette di combattere quelli degli altri”.
Alle 16 la seduta è terminata con la consegna della targa e della pergamena attestante la cittadinanza onoraria. Dopo una breve sosta dedicata ai giornalisti, la leader birmana si è quindi recata alla stazione di Porta Susa per partire alla volta di Bologna, prossima tappa del suo viaggio in Italia.
(mm)